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Davoli Superiore
Davoli
Catanzaro - Squillace
chiesa
sussidiaria
Maria SS. della Misericordia
Parrocchia di Santa Barbara
Facciata; esterno; Interno; campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
1534 - 1634(prime notizie fondazioni); XVII - XVII(notizie intero bene); 1794 - 1800(cassa sacra intero bene); 1806 - 1809(variazione d'uso intero bene); 1932 - 2001(ristrutturazione intero bene)
Santuario di Maria Santissima della Misericordia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario di Maria Santissima della Misericordia <Davoli Superiore, Davoli>
Altre denominazioni Chiesa di Maria Santissima della Misericordia
Maria SS. della Misericordia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1534 - 1634 (prime notizie fondazioni)

Le prime notizie relative all’esistenza della chiesa sono fornite da un manoscritto conservato presso l’archivio parrocchiale della Chiesa di Santa Barbara che fa riferimento al culto e alla festa del Patrono di Davoli, San Vittore. Da tale documento si evince che il sito si trova sin dalle sue origini nel comune di Davoli e altresì attesta la presenza di un dipinto “miracoloso”, attualmente scomparso, con datazione il 1534. Una Bolla del 1634, di Papa Urbano VIII, fa riferimento all’istituzione nel santuario dell’omonima confraternita, con fama diffusa anche nei paesi limitorfi.

XVII  (notizie intero bene)

Il Fiore, nel calendario delle feste in Calabria, facendo riferimento alla terza domenica di settembre, con riferimento alle feste in onore della Madonna della Misericordia scrive: “mi piglia maggiore accrescimento di splendore questo giorno, con la Festa e con la Fiera della Misericordia di Davoli”. Questa ricorrenza religiosa perdura fino ai giorni nostri.

1794 - 1800 (cassa sacra intero bene)

Negli inventari della Cassa Sacra del 1794, il complesso della Misericordia viene denominato Convento di S. Maria della Misericordia.

1806 - 1809 (variazione d'uso intero bene)

Tra il 1806-1809, durante il periodo napoleonico fu trasformato in ospedale.

1932 - 2001 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1932 ritornata alla sua funzione di chiesa, l’edificio fu ampliato allungandolo, fu invertito l’ingresso e rimossi i corpi annessi tranne un piccolo fabbricato con solaio ligneo comunicante tra la torre e il sagrato e un altro ambiente sul lato sud adibito oggi a bagno pubblico. Nel 1985 la struttura, pericolante, fu chiusa al pubblico. I lavori di ristrutturazione iniziati sul finire del 1900 si conclusero nel 2001. Il 17 settembre 2000 Mons. Antonio Cantisani emanò un decreto che la eresse a santuario parrocchiale.
Descrizione

In origine la piccola chiesa rurale si affacciava sulla strada di collegamento tra Davoli e San Sostene, la successiva Strada Provinciale "Sp128" ha tagliato e sagomato la motta sottostante la chiesa. L’attuale facciata, risalente agli anni '30, appare, dunque, realizzata in stile eclettico, con facciata a capanna, tripartita verticalmente da lesene in mattoni, con portale d’ingresso centrale con arco a tutto sesto, soprastante ampia bifora neogotica e, negli spartiti laterali, alto oculi simmetrici al primo livello e soprastanti monofore simmetriche in stile neogotico. La chiesa si presenta con ampia aula ad unica navata e andamento rettilineo, con nicchia nell’area absidale ospitante la statua a tutt’altezza rappresentante la Madonna con il Bambino. La navata è scandita da lesene e le capriate lignee che sorreggono la copertura in tegole di cotto sono a vista.
Facciata
La facciata è della tipologia a capanna, con andamento simmetrico, in stile eclettico, rivestita da intonaco colorato del tipo anticato che si armonizza con le modanature in mattoni. Al centro il portale architravato è circondato da tripla ghiera di mattoni e cinque lesene in mattoni terminanti con capitelli stilizzati scandiscono lo spazio. Sopra il portale (oggi murato), vi è un'ampia bifora in stile neogotico. Negli scomparti laterali si trovano al primo livello, in posizione sommitale, oculi simmetrici e, in alto, monofore in stile neogotico. Elementi scolpiti, probabilmente provenienti da spoglio della stessa struttura, vi sono nel timpano e tra gli oculi e le monofore.
esterno
Dominante sono i toni del mattone e della pietra, sia nella facciata che nelle parti laterali. Se la facciata risulta intonacata con colori nelle nuances del mattone e con modanature realizzate in mattoni, le parti restanti sono con la muratura listata a vista, interrotta dalle poche aperture. La facciata originaria, invece, il cui portale fu murato negli anni '30, e che oggi corrisponde all'area presbiteriale per effetto dell'inversione dell'ingresso, si presenta con facciata a capanna, quattro lesene a tutt'altezza e con timpano recante un oculo murato. L'antico portale trabeato era in granito, così come una piccola edicola rettangolare, confinante con il cornicione del timpano, in cui si vede l'icona della Madonna col Bambino a mezzobusto
Interno
L'aula si presenta molto semplice, con pareti intonacate e dipinte in bianco, con la navata scandita dal ritmo delle lesene che terminano con un cornicione comune su cui si impostano le capriate a vista. L'abside è rettilinea e al cento, in alto, un'edicola archivoltata porta la statua a tutt'altezza della Madonna col Bambino.
campanile
In corrispondenza del lato sinistro della facciata, in aderenza e complanare, con una torre campanaria a base quadrata e copertura a padiglione, la massiccia struttura presenta poche aperture, con superficie intonacata in continuità della facciata e muratura a vista laterale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990)
L'area presbiteriale, rialzata con un paio di gradini con struttura lignea, presenta la Mensa in legno con sostegni laterali e paliotto centrale col monogramma della Madonna, tabernacolo in legno a pianta poligonale.
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