chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vauda Canavese Torino chiesa sussidiaria San Nicola Vescovo Parrocchia di Santi Bernardo e Nicola pianta; facciata ; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (anni '70-80) XIV - fine XVII(testimonianza primo nucleo); XVII - XVII(costruzione vecchia chiesa); 1761 - 1761(visita pastorale carattere generale); 1771 - 1771(relazione parrocchiale vecchia chiesa); fine XVIII - inizio XIX(ricostruzione intero bene ); 1840 - 1840(visita pastorale campanile); 1866 - 1866(testimonianza grafica campanile); 1894 - 1894(restauro intero bene ); 1898 - 1899(restauro canonica); 1904 - 1908(costruzione nuovo campanile); 1938 - 1938(ampliamento canonica); 1946 - 1946(rifacimento sacrestia); 1960 - 1960(restauro campanile e facciata); 2016 - 2016(restauro facciata)
Chiesa di San Nicola Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Nicola Vescovo <Vauda Canavese>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche
XIV - fine XVII (testimonianza primo nucleo)
Il manoscritto della visita fatta del vescovo eporediese, il 14 agosto 1329, testimonia l'esistenza di una chiesa nel territorio vaudese dedicata a "Sancti Nicolai de Gualda". L'edificio risulta essere "super uno bricho et stat in periculoruinandi", collocazione che risulta differente da quella attuale.
Nell'atto di costituzione delle parrocchie di San Bernardo e di San Lorenzo, entrambe sotto il titolo del patrono principale S.Nicola, datato 1665, si parla della prossima demolizione della vecchia San Nicola e dell'impegno a costruire, al posto di quella, una "pilla grande grande con l'effige del santo".
XVII (costruzione vecchia chiesa)
Non ci sono documenti relativi alla data di realizzazione dell'edificio. Essendo citata nell'atto di costituzione del 1665, si fà risalire la sua costruzione al XVII secolo.
1761 (visita pastorale carattere generale)
Nella relazione della visita pastorale il visitatore si limita ad indicare la presenza dell'altare maggiore, dov'era ubicato il tabernacolo, e del fonte battesimale.
1771 (relazione parrocchiale vecchia chiesa)
Il parroco Tommaso Chiariglione descrive la chiesa ad aula unica quadrangolare e poco capiente, con tetto a vista in legno, ad eccezione dello spazio sopra il presbiterio,coperto da volta; dietro l'altare maggiore si trovava un piccolo sito adibito a coro e sacrestia; il presbiterio risultava mediocre e senza balaustra.
Oltre l'altar maggiore erano presenti due "Capelloni a latere": in cornu Evangeli l'altare dei Santi Antonio Abate e di Padova, con l'effige della Beata Vergine; l'altro, "detto della Cintura", con l'effige della Beata Vergine, S.Agostino, S.Monica e S.Nicola Tolentino. Il campanile, oggetto di vari interventi in quanto pericolante, minacciava l'altare in cornu evangeli e quello maggiore.
La descrizione del prevosto non trova riscontro con la morfologia dell'attuale fabbricato, pertanto se ne deduce che sia relativa ad una prima edificazione della chiesa, e che il campanile si trovava in posizione isolata rispetto l'edificio sacro.
fine XVIII - inizio XIX (ricostruzione intero bene )
Nel 1776 i particolari del cantone di San Lorenzo ricorsero al Sindaco per ottenere un sostegno alla spesa di ampliamento e riparazioni della chiesa. Si suppone che l'intervento che ne conseguì si configurasse come una vera e propria ricostruzione, risparmiando soltanto il campanile.
Il parroco Don Remoglia, nel 1868, relaziona che "la chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola Vescovo è stata eretta nel 1842, ... non è consacrata, ... è di una sola navata in forma di croce, di sufficiente capacità con pareti sane e ben riparate, il tetto è di tegole e non abbisogna di riparazioni. Vi sono quattro finestre senza invetriate. Vi ha il coro in forma quadrata. Il presbiterio elevato di due gradini è separato con balaustra in legno...".
1840 (visita pastorale campanile)
La visita pastorale, parlando del campanile, riporta "retro ecclesiam parrocchialem separata ab eius edificis erecta est vetusturris campanaria".
1866 (testimonianza grafica campanile)
Nella mappa del Catasto Rabbini il campanile è raffigurato in posizione isolata, a nord dell'edificio.
1894 (restauro intero bene )
Don Gramoglia, trovando la chiesa in pessimo stato, la fà restaurare, su progetti dell'ing. Giuseppe Destefanis. Si eseguono lavori di riparazione, decorazione e pittura degli interni, ripristino degli esterni, si realizza la nuova balaustra e si dotano le finestre di vetri storiati e colorati.
I lavori cominciano nel maggio del 1894 e si concludono il 13 luglio dello stesso anno.
1898 - 1899 (restauro canonica)
Il parroco Don Gramaglia si fa promotore di ulteriori lavori alla canonica, definita in stato deplorevole, con rifacimenti degli esterni ed una nuova riconfigurazione interna, sempre sotto la progettazione dell'ing. Destefanis.
1904 - 1908 (costruzione nuovo campanile)
Il parroco Don Gramaglia e i principali capi famiglia di Vauda Inferiore deliberano di "costruire il nuovo campanile accanto alla chiesa e d'atterrare poi il vecchio, sito a metà della piazza dietro la chiesa stessa, alto solo quanto la chiesa, informe e pericolante".
I lavori vengono affidati all'ing. Destefanis che progetta di costruire il campanile in cemento armato. I lavori iniziano il 6 novembre 1904, eseguiti da parte della popolazione vaudese, con a capo il prevosto; nell'agosto 1906 si era giunti alla realizzazione del parapetto di coronamento e al collocamento della statua raffigurante San Nicola vescovo sulla sommità del campanile. L'opera viene inaugurata l'8 settembre 1908.
1938 (ampliamento canonica)
La canonica è oggetto di ulteriori ampliamenti.
1946 (rifacimento sacrestia)
La sacrestia è oggetto di rifacimento.
1960 (restauro campanile e facciata)
Le pareti esterne del campanile vengono riprese e parzialmente ridecorate in un intervento voluto da Don Giovanni Viola, ad opera dell'impresa Ampalla di Luigi di Front, che rifece anche la facciata della chiesa.
2016 (restauro facciata)
Restauro conservativo della facciata.
Descrizione
La chiesa è sita alla confluenza delle strade che attraversano Vauda Inferiore, al centro delle due piazze che si pongono di fronte e sul retro della stessa. L'edificio risulta libero su tutti i lati, ad esclusione del lato est, attiguo alla canonica e alle altre costruzioni; la facciata è rivolta a sud.
La chiesa ha impianto a croce latina, con transetto di ugual ampiezza dell'aula e abside diviso in due campate. La crociera è sovrastata da volta a vela, l'ingresso e l'abside da volte a botte unghiate, mentre i bracci del transetto da volte a botte. La struttura è in muratura portante; il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
La facciata presenta un unico ordine, delimitato da due paraste lisce a tutta altezza, concluse con trabeazione orizzontale e timpano triangolare. Centralmente si apre il portale d'ingresso, con cornice liscia, e con architrave e frontone triangolare; sotto la trabeazione si apre una finestra ovale. Pinnacoli a fiamma sormontano gli angoli del timpano, mentre quello centrale, a base quadrata, funge da sostegno alla croce in ferro battuto.
Il campanile si eleva a base quadrata, sul lato sinistro dell'edificio. Presenta struttura in cemento armato, intonacato. La cella campanaria è aperta su tutti i lati, mediante bifore; sulla sommità è posta la statua di San Nicola.
L'edificio presenta buono stato conservativo esterno, frutto del recente restauro; internamente lo stato conservativo è discreto, con fenomeni di infiltrazione alle volte e dilavamento delle pitture.
pianta
La chiesa ha impianto a croce latina, a navata unica, con transetto di ugual ampiezza dell'aula, e abside rettangolare diviso in due campate.
facciata
La facciata è rivolta a sud. Presenta un unico ordine, delimitato da due paraste lisce a tutta altezza, concluse con trabeazione orizzontale e timpano triangolare. Le paraste presentano, al posto dei capitelli, due elementi decorativi a goccia in rilievo. In posizione centrale si apre il portale d'ingresso, con porta in legno a due battenti, riquadrato da cornice liscia e sormontato da architrave e frontone triangolare. Dalla trabeazione si stacca un riquadro rettangolare, con cornice liscia, al cui centro si apre un ovale. Dal timpano si elevano tre pinnacoli: agli angoli assumono forma a fiamma, mentre il centrale, a base quadrata, funge da sostegno per la croce in ferro battuto.
prospetti laterali
I prospetti laterali presentano un sottile strato di intonaco che ne lascia intravedere la tessitura muraria portante.
Nella parte superiore, in corrispondenza del transetto e dell'abside, si aprono le finestre, chiuse da vetrate colorate.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura in muratura portante di tipo misto, in laterizio e pietrame.
Gli interni sono coperti da volte: a botte unghiate in corrispondenza dell'ingresso e dell'abside, a vela sulla crociera, a botte sui bracci del transetto.
Il tetto è a falde, con struttura lignea e copertura in coppi.
interni
Il volume interno è diviso da un cornicione modanato che corre lungo il perimetro, su cui si impostano le volte. Le pareti sono scandite da lesene con capitelli.
I bracci del transetto si concludono con altari laterali, in muratura dipinta, sormontati da nicchie in cui sono alloggiate statue: a sinistra quello dedicato a San Rocco, a destra quello dedicato alla Madonna del Rosario.
Sulla parete di controfacciata è collocata la cantoria in legno, dipinta con strumenti musicali.
Le superfici interne sono variamente decorate, con cornici a motivo geometrico. L'aula ha zoccolatura in pietra di Luserna, mentre l'abside presenta rivestimento policromo in marmo nella fascia basamentale, esteso alle paraste ed ai capitelli. Nella volta centrale è dipinto un tondo, entro cui è raffigurato San Lorenzo con puttini tra le nuvole.
La pavimentazione è in marmo, in lastre nell'abside, a scacchiera bianca e nera nell'aula.
presbiterio
Il presbiterio è collocato nell'abside ed è sopraelevato di due gradini rispetto l'aula. Non è conservato l'altare maggiore storico; sulla parete è collocato il crocefisso ligneo. Al centro del presbiterio, su un ulteriore rialzo in marmo, è collocata la mensa, esito di un intervento di adeguamento liturgico.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento.
Nei bracci del transetto sono collocati i confessionali.
Campanile
Il campanile è collocato a sinistra della chiesa. Si eleva su base quadrata e presenta struttura in cemento armato, intonacato. Il campanile è suddiviso in quattro partizioni: quella inferiore culmina con cornicione in continuità a quello della chiesa; quelli superiori sono segnati da lievi paraste d'angolo e da fasce orizzontali che riquadrano gli orologi. Sotto gli orologi si aprono monofore su tutti i lati, sovrastanti due feritoie. La cella campanaria si apre su tutti i lati con bifore. Al di sopra della copertura del campanile, con alto cornicione, è collocata la statua di San Nicola.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70-80)
Aggiunta di nuovi arredi, mensa e sedute dei celebranti, posizionati in corrispondenza del presbiterio storico. L'altare maggiore è stato rimosso. La mensa è in marmo, con piano orizzontale poggiante su due colonnine ai lati.