chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Valperga
Torino
cappella
sussidiaria
Santa Maria Maddalena
Parrocchia di San Giorgio Martire
pianta; facciata ; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico; campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
XI - XII(carattere generale antica costruzione); 1518 - 1518(patronato antica costruzione); XVII metà - XVII metà(costruzione intero bene); XVIII fine - XVIII fine(giurisdizione intero bene); 1881 - 1881(proprietà carattere generale); 1988 - 1988(proprietà carattere generale)
Cappella di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Santa Maria Maddalena <Valperga>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (carattere generale antica costruzione)

Rivarotta è la regione ove il torrente Gallenca confluisce nell'Orco, abitata sin dall'epoca romana, e importante per il passaggio di una delle più antiche strade attraverso il guado verso le valli e la Francia, sede nell'alto Medioevo di un "castrum" citato in alcuni diplomi imperiali. Nel XI secolo la località venne scelta dai benedettini come base per una loro "cella", composta da dodici monaci, per l'assistenza religiosa e l'istruzione agricola alla popolazione. Stando al Chronicon Abatiae Fructuariensis l?antica costruzione della chiesa di Santa Maria Maddalena venne fatta costruire da re Arduino nel 1014. Per un breve periodo Rivarotta fu monastero femminile dipendente da quello di Busano, dal 1170 prepostura retta direttamente da Fruttuaria.

1518  (patronato antica costruzione)

Nel 1518 il papa concedeva PATRONATO ai Valperga di Masino su Rivarotta, i quali avevano provveduto al restauro della chiesa e degli stabili annessi.

XVII metà  (costruzione intero bene)

Dalle visite pastorali condotte nel corso del Seicento, il "benefizio"della chiesa dipendeva dalla diocesi di Ivrea, si apprende che una nuova costruzione aveva sostituito, ma in sito diverso, la precedente, distrutta da una piena del Gallenca. La nuova cappella mantenne l'intitolazione originaria a Santa Maria Maddalena.

XVIII fine  (giurisdizione intero bene)

Dalla fine del Settecento l'edificio funzionò solo più come cappella per gli abitanti della frazione, sotto la parrocchia di Valperga. Di questo periodo sono le insegne nobiliari di Carlo Francesco, Conte di Masino e marchese di Rondissone, accoppiate a quelle della famiglia Solaro a seguito del matrimonio contratto con Beatrice Eufrasia Solar di Villanova, poste all'interno del sacello.

1881  (proprietà carattere generale)

Nel 1881 i beni della cappella, tolti alla Chiesa a seguito delle leggi Ricasoli, furono svincolati dai Valperga Masino e passarono al patrono, conte Cesare.

1988  (proprietà carattere generale)

La cappella fa parte dello stato patrimoniale della parrocchia di Valperga, come documentato nel decreto arcivescovile del 31 agosto del 1988.
Descrizione

La cappella di Santa Maria Maddalena è ubicata nella regione denominata Rivarotta, a est rispetto l'abitato storico di Valperga, verso il torrente Orco. Il sacello è inserito in un vasto cascinale privato, posto in continuità con il complesso abitativo in corrispondenza della parte superiore del fronte, sul lato rivolto a ponente. L'accesso avviene da un atrio coperto, con passaggio ad arco posto sul lato meridionale della struttura. La cappella ha pianta rettangolare, ad aula unica, e termina con abside a profilo poligonale. La struttura portante è in muratura mista in pietra e laterizio, intonacata sia sul lato interno che quello esterno. L'aula è coperta da una volta a botte con unghie, mentre l'abside è coperta da volta a crociera su impianto semiesagonale. La copertura, a falde inclinate presenta orditura in legno e manto in coppi. Sullo spigolo sud-est, in corrispondenza del pilastro che separa le due campate, si eleva il campanile in muratura, a pianta quadrata. Presenta cella campanaria alla sommità aperta sui quattro lati con monofore, e quadrante d'orologio sul fronte meridionale. La copertura, a quattro displuvi, è in coppi. Non si riscontrano dissesti nè fessurazioni di rilievo. Sono presenti fenomeni di degrado dell'apparato pittorico e delle superfici esterne, causato dalla presenza di umidità parietale. Nel complesso l'edificio presenta un discreto stato di conservazione. La cappella è officiata in occasione della festa dell'intitolazione, e nel mese di maggio per la recita del Rosario.
pianta
La cappella ha pianta rettangolare, ad aula unica, e termina con abside a profilo poligonale. Sul lato rivolto a notte è addossato il volume della sacrestia, a pianta rettangolare, alla quale si accede da porta posta a sinistra dell'abside.
facciata
La cappella non presenta una vera e propria facciata, in quanto sul fronte risulta essere addossata nella parte superiore del fronte ad un altro fabbricato. L'accesso avviene da un atrio coperto, con passaggio ad arco posto sul lato meridionale della struttura. L'ingresso vero e proprio alla cappella è posizionato nella parte inferiore del fronte, con portone ligneo a doppio battente e bussola retrostante.
prospetti laterali
I prospetti laterali sono trattati ad intonaco grezzo. Sul lato meridionale, in corrispondenza delle lunette, sono collocate delle finestre rettangolari, che consentono l'illuminazione naturale dell'aula dall'alto.
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura mista in pietra e laterizio, intonacata sia sul lato interno che quello esterno. L'aula è coperta da una volta a botte con unghie, mentre l'abside è coperta da volta a crociera su impianto semiesagonale. La copertura, a falde inclinate presenta orditura in legno e manto in coppi.
interni
L'interno è scandito dalla presenza di lesene, con cornice aggettante, su cui poggiano gli archi d'imposta delle volte. Le superfici sono rifinite ad intonaco liscio. Le pareti presentano riquadrature e cornici dipinte su fondi in tinta unita. Le volte sono decorate con monocromi raffiguranti bassorilievi e rosoni. I fusti delle lesene, e la zoccolatura perimetrale, presentano decorazione a finto marmo. Le lunette della parete laterale sinistra sono dipinte con finestre a trompe l'oeil. Sulla controfacciata sono collocati gli affacci dal matroneo, con aperture a graticcio. Sulla stessa è collocata la tela raffigurante un Vescovo orante ai piedi della Madonna di Belmonte; si tratta di un personaggio della famiglia Valperga,Guido vescovo di Asti, in quanto su una stola è riportato lo stemma del casato. La pavimentazione è realizzata in mattonelle di cotto di forma romboidale. Alle pareti sono affissi i quadretti rappresentanti le stazioni della Via Crucis.
presbiterio
Il presbiterio è allestito nell'abside, e risulta rialzato di un gradino rispetto alla restante parte dell'aula. L'altare maggiore storico è addossato alla parete di fondo, ed è costituito da struttura a gradini in legno con dorature, e predella anteriore, anch'essa in legno. Il paliotto frontale è dipinto con l'immagine di Santa Maria Maddalena. Sulla parete di fondo è collocata la pala d'altare, raffigurante della Sacra Famiglia. Quest'ultima è inserita all'interno di un'edicola dipinta, nel cui timpano di coronamento è affissa la lapide con incisa la scritta: " ALTARE PRIVILEGIATUM DOM FER IV VI ET SAB".
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. E' presente un confessionale, posto a sinistra dell'ingresso, entrando.
campanile
Sullo spigolo sud-est, in corrispondenza del pilastro che separa le due campate, si eleva il campanile in muratura, a pianta quadrata. Presenta cella campanaria alla sommità aperta sui quattro lati con monofore, e quadrante d'orologio sul fronte meridionale. La copertura, a quattro displuvi, è in coppi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Aggiunta di nuovi arredi, mensa e ambone, posizionati in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. La mensa è realizzata con piedistallo centrale di forma parallelepipeda e piano orizzontale in legno. L'ambone è costituito da struttura con montanti verticali e leggi in legno.
Contatta la diocesi