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Adrano
Catania
chiesa
parrocchiale
S. LUCIA V. e M.
Parrocchia di Santa Lucia Vergine e Martire
Planimetria; Interni; Prospetti; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
1451 - 1596(fondazione intero bene); XVIII - XVIII(lavori di ricostruzione intero bene); 1775 - 1775(completamento apparato decorativo); 1866 - 1866(soppressione del monastero carattere generale); 1986 - 1986(erezione canonica carattere generale)
Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Lucia Vergine e Martire <Adrano>
Altre denominazioni S. LUCIA V. e M.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (fondazione)
maestranze siciliane (ricostruzione)
Notizie Storiche

1451 - 1596 (fondazione intero bene)

La chiesa faceva parte di un monastero di Benedettine, fondato nel 1451 ed ultimato nel 1596.

XVIII  (lavori di ricostruzione intero bene)

Probabilmente danneggiato dal terremoto del 1693, il monastero e la chiesa furono ricostruiti nelle attuali forme barocche.

1775  (completamento apparato decorativo)

L'apparato decorativo dell'interno della chiesa è stato completato nel 1775.

1866  (soppressione del monastero carattere generale)

Il monastero è stato soppresso nel 1866.

1986  (erezione canonica carattere generale)

La chiesa è stata eretta in parrocchia il 29.06.1986.
Descrizione

Facciata tripartita a tre ordini, con celle campanarie sopra i due partiti laterali e loggia belvedere nella parte centrale. Spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, con endonartece quadrangolare, aula ellittica e presbiterio quadrangolare. Volumetria prismatica a pianta rettangolare.
Planimetria
L'edificio si sviluppa nella parte centrale secondo una pianta ellittica che definisce l'aula, alla quale sono aggiunti secondo il suo asse maggiore due corpi quadrangolari che costituiscono l'endonartece e il presbiterio. Il complesso quindi risulta come la sintesi di una pianta centrica con quella longitudinale. Ai lati dello spazio sacro si aprono quelli che un tempo furono i locali di clausura, con la particolare presenza di zone di affaccio lungo le pareti dell'aula, che avevano lo scopo di permettere alle monache di assistere alle funzioni pubbliche.
Interni
Gli interni sono impreziositi da un ricco apparato barocco che ha il suo culmine nella pregevole cortina in seta e ricami in oro che decora l'altare maggiore. Lo spazio è definito da un doppio ordine di paraste in stile composito che suddividono le pareti in 12 campate di differente ampiezza, che culminano al centro della volta. Lungo le pareti laterali si aprono gli affacci da cui le monache, nascoste dalle gelosie, potevono assistere alle funzioni religiose pubbliche.
Prospetti
La facciata è tripartita e si sviluppa in due ordini sovrapposti. Un terzo ordine dà vita ai due campanili simmetrici sopra i due partiti laterali e alla loggia belvedere nella parte centrale. L'intero prospetto è rivestito in pietra lavica e calcarenite secondo un gioco di alternanze che mette in evidenza il sistema degli ordini. Il portale di ingresso è definito da una coppia di colonne binate che sorreggono un timpano spezzato impreziosito da due statue marmoree raffiguranti due angeli. Ai lati del prospetto si sviluppano simmetricatimente le due ali dell'antico monastero.
Impianto strutturale
Muratura portante in pietra lavica e malta.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
L'altare è costituito da una console in legno di gusto barocco. L'ambone è una struttura mobile in metallo.
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