chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Nonantola Modena - Nonantola chiesa sussidiaria Santa Filomena Parrocchia di San Michele Arcangelo Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970) 1589 - 1589(notizie storiche carattere generale); 1597 - 1597(inaugurazione intero bene ); XVII sec - XVII sec(ricostruzione intero bene); 1659 - 1659(ampliamento coro); 1672 - 1672(ricostruzione soffitto); 1684 - 1684(realizzazione portico); 1745 - 1745(restauro torre campanaria); 1754 - 1754(manutenzione copertura ); 1756 - 1756(ricostruzione volta altare maggiore); 1759 - 1759(restauro intero bene ); 1779 - 1779(restauro facciata ); 1978 - 1978(progetto di restauro intero bene ); 1982 - 1982(restauro e consolidamento intero bene ); 2001 - 2004(restauro intero bene ); 2012 - 2022(restauro post sisma intero bene )
Oratorio di Santa Filomena
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Oratorio di Santa Filomena <Nonantola>
Altre denominazioni
Chiesa della Santissima Annunziata detta di Santa Filomena
Ambito culturale (ruolo)
classicismo (ricostruzione)
Notizie Storiche
1589 (notizie storiche carattere generale)
Fra aprile ed agosto l'assemblea della confraternita incarica il costruttore Menia di fare il disegno della nuova chiesa ed oratorio e di seguire la costruzione.
1597 (inaugurazione intero bene )
A marzo benedizione della chiesa:"Mons. Rev.mo Ercole Vaccari, arciprete della Pieve di Nonantola, alla presenza di gran quantità di uomini e donne...celebrò la messa nella chiesa a lode e gloria del SS. Nome di Dio e della Beatissima Vergine Annunziata".
XVII sec (ricostruzione intero bene)
La chiesetta viene ricostruita a partire dal XVII secolo, con successivi interventi tra i quali la facciata settecentesca.
1659 (ampliamento coro)
Ultimazione del coro della chiesa e installazione della campana.
1672 (ricostruzione soffitto)
Viene rifatto il soffitto della chiesa.
1684 (realizzazione portico)
Costruzione del portico sul lato sud, con la soprastante loggia rivolta all'interno della chiesa.
1745 (restauro torre campanaria)
Viene restaurata la piccola torre campanaria.
1754 (manutenzione copertura )
Viene eseguita la manutenzione della copertura della chiesa.
1756 (ricostruzione volta altare maggiore)
Rifacimento in mattoni della volta soprastante all'altare maggiore che prima era in cannicciato in gesso
1759 (restauro intero bene )
Risanamento generale della chiesa ad opera di Bernardino Severi e Lorenzo Parenti, maestri modenesi.
1779 (restauro facciata )
Restauro della facciata; parziale rifacimento dell'intonaco.
1978 (progetto di restauro intero bene )
La Soprintendenza realizza un progetto rivolto al restauro dell'edificio, al consolidamento strutturale, alla difesa dell'umidità saliente, al ripristino degli intonaci interni; con lo scavo per la formazione di un'intercapedine ventilata da ricavare sotto il pavimento della chiesa.
1982 (restauro e consolidamento intero bene )
I lavori di restauro iniziano nel 1978, e ripetutamente interrotti, cessano definitivamente nel 1982.
2001 - 2004 (restauro intero bene )
L'Arcivescovo di Modena Monsignore Benito Cocchi dà notizia al Soprintendente Architetto Elio Garzillo dell'intenzione di procedere al restauro della chiesa. La Soprintendenza nel 2002 approva il progetto ed i lavori vengono ultimati nel febbraio del 2004.
2012 - 2022 (restauro post sisma intero bene )
Dopo le scosse che colpirono la Bassa modenese nel Maggio 2012 la chiesa di Santa Filomena ha avuto interventi di consolidamento e restauro post sisma, ad oggi risulta accessibile.
Descrizione
L’Oratorio di Santa Filomena è presso la chiesa abbaziale, in passato era stato costruito fuori dalle mura del borgo come servizio per l’ospizio dei viandanti o ospedale di S. Maria di origine trecentesca, affidato ad una Congregazione sotto la sorveglianza dell’abate. La chiesetta viene ricostruita a partire dal XVII secolo, con successivi interventi tra i quali la facciata settecentesca di buone linee architettoniche, lasciate a vista, che si apre in un portico a tre arcate ed ha incorniciature in terracotta nel timpano della porta centrale e nei cornicioni. Sotto al portico l'ingresso principale con architrave poligonale affiancato da aperture quadrate con inferiate. Affiancate al portico due nicchie vuote archivoltate. Sopra al timpano del portico una finestra quadrilobata, sui due lati aperture bilobare. Manto di copertura in coppi laterizi antichi. L’interno è ad unico vano presente affacciate due cappelle con altari, introdotte da archi . La copertura è a vista, con capriate, terzere e travicelli lignei. la zona presbiteriale, coperta da volta a botte ribassata accompagna all'abside poligonale, con piccolo campaniletto, che richiama la struttura antica, forse quattrocentesca.L'interno si presenta bel illuminato dalla luce naturale e in buono stato.
Coperture
Il tetto della chiesa è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna; struttura portante in capriate, terzere e travicelli lignei, manto in coppi laterizi antichi.
Impianto strutturale
L’interno è ad unico vano presente affacciate due cappelle con altari, introdotte da archi . La copertura è a vista, con capriate, terzere e travicelli lignei. la zona presbiteriale, coperta da volta a botte ribassata accompagna all'abside poligonale, con piccolo campaniletto, che richiama la struttura antica, forse quattrocentesca. Copertura tradizionale a due falde, manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in cotto.
Struttura
Muratura portante continua in mattoni pieni di laterizio. Volte e archi in muratura di tavelle e mattoni in laterizio rinforzati con catene metalliche
Copertura della chiesa a falde con capriate, terzere, travicelli di legno, tavolato in tavelle di laterizio e manto in coppi a canale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
La zona presbiteriale, rialzata da un gradino rispetto alla sala, presenta due altari, quello in scagliola originario con tabernacolo e mensa e quello posticcio in legno davanti. Il celebrante alla sua destra trova la sede e alla sua sinistra il leggio delle sacre letture.