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Villachiara
Brescia
chiesa
parrocchiale
S. Chiara
Parrocchia di Santa Chiara
Elementi decorativi; Presbiterio
presbiterio - aggiunta arredo (Anni '70)
XV - XV(preesistenze intero bene); XVI - XVI(preesistenze intero bene); XVI - XVII(completamento campanile); XVIII - XVIII(riedificazione intero bene); XIX - XIX(completamento intero bene); XIX - XIX(completamento nucleo centrale); XX - XX(completamento nucleo centrale); XX - XX(completamento intero bene); XX - XX(completamento nucleo centrale); XX - XX(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Chiara
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Chiara <Villachiara>
Altre denominazioni S. Chiara
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XV  (preesistenze intero bene)

La prima chiesa di Santa Chiara venne fondata nel 1425 per volontà di Bartolomeo I e diventa parrocchiale nel 1479.

XVI  (preesistenze intero bene)

Nel 1525 la chiesa ha cinque altari, sette nel 1580. Diminuiti per ordine di San Carlo, tornano cinque in seguito.

XVI - XVII (completamento campanile)

Il campanile era in costruzione nel 1580. Ne sollecitava ancora il completamento il vescovo Marino Giorgi nel 1610.

XVIII  (riedificazione intero bene)

La prima pietra fu posta il 5 maggio 1754, mentre i lavori di scavo delle fondamenta della navata commissionati dal conte Giovanni Martinengo Villagana iniziarono nel 1765. L'area interessata comprendeva il vecchio edificio e parte del cimitero circostante. Negli anni successivi venne ultimata l'erezione del presbiterio. Sospesi i lavori per mancanza di fondi, la chiesa continuò ad avere cinque altari.

XIX  (completamento intero bene)

I lavori ripresero tra il 1866 e il 1868 con l'erezione della navata e della facciata, grazie a un ricco legato dalla contessa Caterina Martinengo Villagana del 1833, su progetto dell'ingegnere Luigi Grassi di Milano. Finita nel 1868, la chiesa ebbe tre altari.

XIX  (completamento nucleo centrale)

Nuove cantorie vennero costruite nel 1893 dalla bottega Roccatagliata.

XX  (completamento nucleo centrale)

L'organo settecentesco venne sostituito con uno nuovo della ditta Giovanni Tamburini di Crema. Stipulato il contratto il 14 maggio 1914, l'organo venne inaugurato il 12 agosto 1915.

XX  (completamento intero bene)

Dal 1939, sotto la guida del parroco don Angelo Spinoni, sono stati avviati lavori che riguardarono: la pavimentazione delle chiesa in marmo bianco e bardiglio delle Apuane, nel 1940; gli affreschi del Coccoli, tra il 1945 e il 1946; il nuovo concerto di campane, nel 1947; l’indoratura delle cornici, nel 1956; l’acquasantiera e rivestimento delle pareti in marmo di Botticino, nel 1958; l’acquisto della scultura raffigurante il Cristo morto, nel 1959; l’acquisto di un dipinto raffigurante l’Ultima Cena e di quattro quadri sulla vita di Santa Chiara, nel 1962.

XX  (completamento nucleo centrale)

Don Umberto Poli, parroco di Villachiara tra il 1966 e il 1984, fece realizzare l’impianto di riscaldamento, l’impianto di amplificazione e l’elettrificazione delle campane.

XX  (restauro intero bene)

Don Giuseppe Tominelli, parroco di Villachiara tra il 1985 e il 1995, fece eseguire interventi restauro dell’edificio e degli arredi sacri: impianto luminoso, restauro dell’organo, rifacimento del tetto, restauro e tinteggiatura delle pareti esterne e del campanile, completo restauro dell’interno della chiesa, compresi i quadri e tutti gli arredi sacri.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Santa Chiara si trova nel comune di Villachiara, nella Bassa Occidentale bresciana. Il fabbricato, a pianta rettangolare, è orientato verso nord. La facciata, avente frontone triangolare, è composta da doppio registro scandito da quattro lesene composite che raccordano i due ordini: nel registro inferiore inquadrano in mezzeria il portale di accesso all'aula sormontato da architrave e coronamento mistilineo; quattro nell'ordine superiore fiancheggiano il finestrone, ad arco a tutto sesto, collocato in corrispondenza del portale sottostante. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano analoghe finestre che consentono l'illuminazione naturale dell'aula e del presbiterio. Il campanile a pianta quadrata, collocato sul lato sud dell'edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco e cuspide con base ottagonale. L'interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare. Lo spazio è scandito da lesene composite mentre un cornicione, leggermente aggettante, lo ripercorre lungo il perimetro e segna il punto di innesto delle strutture di copertura, a volte a botte ritmata nella navata, a volta a botte e a cupola nel presbiterio.
Elementi decorativi
Entrando in aula si incontra sulla destra la cappella ottocentesca del Santo Sepolcro. Segue la cappella novecentesca della Madonna del Rosario, sulle pareti sono riscontrabili affreschi di E. Coccoli (1926) raffiguranti Giuditta che mostra la testa di Oloferne a Ester e Assuero. Sul lato di sinistra della navata sorge l'altare settecentesco di reimpiego del Sacro. Cuore. Ai lati, affreschi di Eliodoro Coccoli (1946) raffiguranti il Buon Samaritano e il Figliol Prodigo. Segue il Battistero affrescato da Giuseppe Mozzoni con fonte settecentesca in marmo di Botticino.
Presbiterio
Il presbiterio accoglie una pala ottocentesca raffigurante le Sante Chiara e Agnese che adorano l'Eucaristia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (Anni '70)
Il presbiterio presenta l'altare maggiore nella sua posizione originaria. E' stata aggiunta, negli anni '70 del XX secolo, una mensa eucaristica lignea rivolta al popolo.
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