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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Savigliano
Torino
chiesa
sussidiaria
Maria Assunta
Parrocchia di San Pietro Apostolo
pianta; facciata ; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico; apparato pittorico; Campanile
nessuno
1445 - 1445(origini confraternita); 1482 - 1482(primo insediamento preesistenze); fine XV - fine XV(ampliamento preesistenze ); metà XVI - metà XVI(apertura al pubblico carattere generale); 1571 - 1571(apparato decorativo interno); metà XVII - metà XVII(cambio intitolazione carattere generale); 1708 - 1708(ricostruzione intero bene); 1709 - 1717(apparato decorativo interno); 1715 - 1715(trasloco immagine Madonna altare laterale); 1716 - 1719(realizzazione altari laterali); 1717 - 1717(completamento intero bene); 1721 - 1730(realizzazione sacrestia e coro); 1780 - 1780(realizzazione facciata); 1780 - 1780(restauro altare della Madonna); 1798 - 1798(realizzazione altare maggiore); 1850 - 1850(costruzione campanile); 1869 - 1869(sopraelevazione campanile); 1869 - 1869(collocazione organo); 1999 - 1999(restauro effige Madonna Santo Sepolcro); 2005 - 2005(restauro stendardo processionale); 2008 - 2009(restauro intero bene); 2010 - 2010(alienazione ex alloggio custode)
Chiesa di Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Maria Assunta <Savigliano>
Altre denominazioni Cappella di Maria Assunta
Autore (ruolo)
Plantery, Gian Giacomo (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1445  (origini confraternita)

La confraternita dell'Assunta ebbe origine nel 1445; originariamente occupava una sede della "Ruata Pieve" in Savigliano, detta di Malborgatto, da tempo distrutta.

1482  (primo insediamento preesistenze)

La casa di Malborgatto era troppo angusta per il numero crescente dei confratelli, pertanto il 4 febbraio 1474 acquistarono un'altra casa presso Sant'Andrea, ma il trasferimento non ebbe mai luogo. Entrarono poi in contatto con i Padri Cassinesi di San Pietro per una casa attigua al loro monastero, la quale sia per ampiezza che per suscettibilità di ampliamento, era loro idonea. Nel dicembre 1482, dopo aver ottenuto il consenso dal Vescovo di Torino, stipularono il contratto di enfiteusi con i monaci, trasferendosi presso la casa che sorgeva dove ora c'è la chiesa di Maria Assunta, erigendo una modesta cappelletta sotto il titolo di Santo Sepolcro. La cappella iniziale era semplice, con un solo altare dedicato alla Vergine del Santo Sepolcro.

fine XV  (ampliamento preesistenze )

Nei decenni successivi al trasferimento l'edificio venne ampliato ed integrato con la costruzione di due camere, la sacrestia e il coro al di sopra dell'entrata.

metà XVI  (apertura al pubblico carattere generale)

Verso la metà del XVI secolo la chiesa fu aperta al pubblico.

1571  (apparato decorativo interno)

I lavori di ammodernamento terminarono nel 1571, quando venne ornata dal pittore saviglianese Giovanangelo Dolce.

metà XVII  (cambio intitolazione carattere generale)

Verso la metà del XVII secolo la congregazione dei disciplinanti di Santa Maria del Sepolcro cambiò il titolo con quello di Santa Maria Assunta, ad oggi conservato.

1708  (ricostruzione intero bene)

Nel corso del Seicento la Confraternita, che assunse l'appellativo di Arciconfraternita, essendosi aggregata a quella primaria di Roma per opera del cardinale Barberini, programmava di edificare una chiesa più ampia. Dopo un primo progetto non eseguito di Giovenale Boetto, l'attuale chiesa dell'Assunta venne costruita a partire dal 1708, in luogo della precedente cappella, su disegno dell'architetto Gian Giacomo Plantery.

1709 - 1717 (apparato decorativo interno)

Tra il 1709 e il 1717 i quadraturisti Giovanni Battista Pozzo e il figlio Pietro Antonio si occuparono della decorazione a finte prospettive dell'aula della chiesa, conclusa poi negli anni trenta di inizio Settecento da Pietro Antonio e dal fratello Giovanni Pietro.

1715  (trasloco immagine Madonna altare laterale)

L'antica immagine medioevale della Madonna della Neve, collocata dalla Confraternita sulla facciata del primitivo oratorio, nel settembre 1715 venne traslocata sull'altare laterale ad ovest e successivamente il pittore Giovan Francesco Gaggini consegnò otto quadri, a decoro delle pareti della chiesa, raffiguranti episodi della vita della Vergine.

1716 - 1719 (realizzazione altari laterali)

Tra il 1716 e il 1719 i luganesi Domenico e Pietro Antonio Beltramelli realizzarono i due altari laterali, l'uni intitolato al Cristo Risorto e l'altro alla Vergine delle Grazie, eseguendo anche la stuccatura delle lesene, dei capitelli e delle sculture di evangelisti, profeti e sante.

1717  (completamento intero bene)

I lavori di costruzione della nuova chiesa terminarono nel dicembre 1717, quando l'architetto monregalese Francesco Gallo collaudò i lavori.

1721 - 1730 (realizzazione sacrestia e coro)

Lo stesso Gallo realizzò un progetto per la sacrestia e il coro, realizzati poi nel 1730.

1780  (realizzazione facciata)

La facciata attuale risale al 1780 ed è opera di Bartolomeo Maffei da Graglia, in collaborazione con Giuseppe Chiantore, autore del medaglione centrale in chiaroscuro rappresentante l'Assunta.

1780  (restauro altare della Madonna)

Venne eseguita una "ristorazione" dell'altare della Madonna con l'apposizione della lapide del Malabaila a ricordo della prodigiosa guarigione della muta Giovanna Tenone.

1798  (realizzazione altare maggiore)

L'altare maggiore fu realizzato nel 1798 con i marmi donati da Carlo Emanuele IV, su progetto di Michelangelo Vay, e ospita il gruppo statuario dell'Assunta opera di Giovanni Battista Bernero. L'insieme fu dotato nel 1809 di un meccanismo per poter essere alzato ed abbassato durante le sacre funzioni.

1850  (costruzione campanile)

Il campanile, progettato da Maurizio Eula nel 1850, fu costruito intorno al 1869.

1869  (sopraelevazione campanile)

Il campanile venne innalzato su disegno dell'architetto Eula.

1869  (collocazione organo)

Venne collocato l'organo a canne sul soppalco soprastante il pronao di ingresso, proveniente dalla vicina San Filippo, donato dalla contessa Luigia Della Chiesa di Cervignasco e Prè.

1999  (restauro effige Madonna Santo Sepolcro)

Viene restaurata l'effige della Madonna del Santo Sepolcro.

2005  (restauro stendardo processionale)

Viene restaurato lo stendardo processuale, rappresentato da un dipinto ad olio su tela raffigurante il "Battesimo di Cristo" con la sua cornice lignea policroma.

2008 - 2009 (restauro intero bene)

La chiesa è oggetto di lavori di restauro. Ad integrazione del progetto vengono anche recuperate le facciate laterali e rivisto l'impianto di illuminazione con integrazione di quella esterna.

2010  (alienazione ex alloggio custode)

Viene concessa l'autorizzazione ad alienare l'ex alloggio del custode
Descrizione

La chiesa settecentesca sorge a lato della Piazza Molineri, poco distante dalla chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. La facciata, volta a nord, fronteggia la piazza, il prospetto ovest si affaccia sulla Via Garibaldi, quello ad est sul cortile della scuola media, quello a sud è posto in aderenza all'ex alloggio del custode. La chiesa ha pianta ellittica, orientata lungo l'asse maggiore, ad aula unica, oltre all'abside. All'aula si accede mediante nartece porticato con soppalco. L'aula è sormontata da cupola ellittica; una seconda cupola ovale sovrasta l'abside. L'edificio ha struttura portante in muratura; il tetto è a due falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi. La facciata è impostata su ordine gigante, con una coppia di lesene binate che regge trabeazione e timpano triangolare. Il portone è incorniciato da un portale in pietra con soprastante lunetta. In asse al portone è collocato il medaglione affrescato in chiaroscuro dal Chiantore. Il campanile è collocato sulla Via Garibaldi, in aderenza all'abside; esso si eleva su base quadrata e presenta finitura in muratura a vista. L'edificio si presenta in buono stato manutentivo generale; sulle pareti interne sono presenti fenomeni di umidità parietale.
pianta
La chiesa ha pianta ellittica, orientata lungo l'asse maggiore, ad aula unica oltre all'abside. Ai lati dell'aula sono presenti due nicchie ospitanti gli altari laterali.
facciata
La facciata, rivolta a nord, è impostata su ordine gigante, con una coppia di lesene binate che regge trabeazione e timpano triangolare. Il portone, in legno a due battenti, riccamente lavorato, posto in asse con la navata, è incorniciato da un portale in pietra con soprastante lunetta. In asse al portone è collocato il medaglione affrescato in chiaroscuro dal Chiantore. La facciata presenta finitura ad intonaco, tinteggiata nelle tonalità del giallo e dell'arancio.
prospetti laterali
Il prospetto ovest, verso via Garibaldi, ospita l'ingresso della sacrestia, con portale ad arco in pietra e portone in legno di rovere finemente scolpito. L'ordine superiore ospita finestre tonde, rettangolari e ad arco. Il prospetto presenta finitura ad intonaco, tinteggiata nelle tonalità del giallo e dell'arancio.
Impianto strutturale
La chiesa ha struttura in muratura portante. L'aula è sormontata da una cupola ellittica, l'abside da una cupola ovale. Il tetto, a due falde, ha struttura lignea, con copertura in coppi.
interni
All'aula si accede percorrendo un nartece porticato con soppalco, sul quale è ospitato l'organo a canne. Le superfici interne si presentano riccamente decorate con pitture di tipo illusivo e a sfondamento e stucchi. Un cornicione modanato divide lo spazio volumetrico interno. Ai lati dell'aula sono ricavati in sfondato due altari, opera dei luganesi Domenico e Pietro Antonio Beltramelli, intitolati l'uno alla Vergine delle Grazie, l'altro al Cristo Risorto. Sul lato destro dell'aula è collocato un pulpito in legno decorato. La pavimentazione è in mattonelle esagonali colorate in pasta di cemento, nelle tonalità del beige e del blu.
presbiterio
Il presbiterio è collocato nell'abside; è sopraelevato rispetto l'aula di un gradino, e da essa diviso mediante balaustra in marmo su colonnine. Al centro del presbiterio è collocato l'altare maggiore, in marmi policromi. L'altare ospita il complesso scultoreo dell'Assunta, opera del Bernero, dotato di un meccanismo per poter essere alzato ed abbassato durante le sacre funzioni. Di fronte all'altare è collocata la statua lignea del "Cristo alla colonna", opera dello scultore Carlo Giuseppe Plura.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. Un confessionale in legno è posto sulla parete sinistra, in prossimità dell'ingresso.
apparato pittorico
Le pareti dell'aula, affrescate con la tecnica del bianco di calce, presentano finte architetture, capitelli e trabeazioni in stucco. La cupola sull'aula, opera di Giovanni Battista e Pietro Antonio Pozzo, sfondata da architetture prospettiche, raffigura l'Assunzione di Maria, ricca di elementi decorativi e arditi scorci architettonici. Nei quattro medaglioni sopra i pilastri che illusivamente sorreggono il lucernario della cupola, sono raffigurati l'Annunciazione, l'Immacolata, la Dormizione della Vergine e l'episodio della Vergine che con lo scudo protegge la città di Savigliano dai fulmini. La cupola dell'abside è dipinta con l'Ascensione di Cristo.
Campanile
Il campanile è collocato sul lato sinistro della chiesa, in aderenza all'abside. Si eleva su base quadrata e presenta finitura in muratura a vista. La cella campanaria, aperta sui quattro lati mediante monofore ad arco, termina con cuspide in rame.
Adeguamento liturgico

nessuno
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