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Chiesa di San Filippo Neri
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Filippo Neri <Savigliano>
Altre denominazioni
S. Filippo Neri
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche
1691 - 1692 (progettazione carattere generale)
La congregazione dei Filippini è presente a Savigliano dagli anni Settanta del Seicento. Alla fine del secolo si rende necessaria per i Padri dell'Oratorio la costruzione di una nuova chiesa e di una casa ad essa collegata. Tra 1691 e 1692 vengono acquistati i terreni e redatto il progetto a opera di Domenico Perardi, Preposito dei Filippini di Torino.
1692 - 1697 (costruzione intero bene)
Nel luglio 1692 viene posta la prima pietra. I lavori sono immediatamente interrotti per riprendere alla fine del 1694. La chiesa, ultimata, è benedetta e aperta al culto nel 1697.
1709 - 1711 (completamento interno e arredi)
Nel 1709 viene costruita la prima sacrestia, nel 1710 è elevato il pulpito e nel 1711 le tribune e gli altari laterali.
1730 - 1775 (costruzione chiostro e pertinenze)
Il chiostro viene edificato a partire dal 1730 su progetto dell'arch. Francesco Gallo. I lavori vengono completati solo nel 1775 sotto la supervisione dell'avv. Filippo Amedeo Turletti che aveva ridotto e modificato il progetto originario.
1802 - 1825 (dismissione e riapertura intero bene)
Nel 1802 a causa delle leggi napoleoniche i Padri Filippini sono costretti a lasciare la chiesa che tuttavia rimane sotto la custodia di padre Ceppa di Montelupo ancora per quattordici anni, quindi dismessa. Successivamente la Compagnia del S. Rosario passa dalla soppressa chiesa di S. Domenico a S. Filippo, che nel 1825 torna ai Filippini ed è riaperta al culto.
1861 - 1901 (variazione d'uso intero bene)
Nel 1861 i Filippini devono nuovamente partire a causa della legge Rattazzi. La chiesa è ufficialmente chiusa nel 1866 dal consiglio comunale, tutti i beni, compreso l'altare maggiore, sono venduti all'asta e l'edificio adibito a magazzino e sala congressi. Il 22 settembre 1901 la chiesa viene riscattata dal canonico Giovanni Allasia e riaperta al culto, segue il restauro degli arredi fissi.
1907 (decorazione presbiterio)
Lavori di decorazione delle pareti del presbiterio a opera di Luigi Morgari.
2001 (restauro decorazione)
Restauro degli affreschi presbiterali e della facciata.
2012 - 2013 (restauro e manutenzione esterno e dipinti)
Manutenzione ordinaria del tetto e della copertura. Restauro delle tele della cappella del Rosario e dell'altare di S. Filippo.
Descrizione
La chiesa di S. Filippo Neri e Santuario della Madonna del Rosario si trova nel centro storico di Savigliano, presso Piazza Santarosa. L'edificio sorge con orientamento sud-nord affacciato su una stretta via, e confina a ponente con l'edificio della ex casa conventuale oggi istituto comprensivo. Edificata a fine Seicento la chiesa è stata per due volte dismessa, quindi riaperta al culto e restaurata a inizio XX secolo. La facciata in muratura a vista si sviluppa verticalmente in due ordini scanditi da coppie di lesene ed è coronata dal timpano triangolare. L'interno a navata unica con due cappelle laterali e quattro tribune è in muratura intonacata con volta a botte lunettata impostata su un cornicione continuo. Vi sono conservati preziosi arredi e opere d'arte. Dietro al presbiterio si trovano i due grandi ambienti della sacrestia e della sala polivalente S. Filippo. La chiesa è aperta tutti i giorni per l'Adorazione perpetua, non si riscontrano criticità conservative.
facciata
La facciata, in muratura a vista, si sviluppa verticalmente in due ordini. L'ordine inferiore è scandito verticalmente dalla sequenza di tre lesene con capitelli dorici intervallate da uno spazio liscio e due lesene successive. Al centro si apre il portone di ingresso in legno a due battenti incorniciato da un portale architravato in pietra. Sopra l'architrave si trova un affresco raffigurante S. Filippo Neri con la Madonna, il Bambino e gli Angeli. L'ordine superiore, raccordato al sottostante da ampie volute, è scandito da lesene con capitelli ionici, presenta un'apertura centrale rettangolare ed è coronato da un timpano triangolare.
pianta
Pianta longitudinale a navata unica con una cappella laterale rettangolare per lato e presbiterio rettangolare a terminazione piana. Le cappelle laterali sono affiancate ambo i lati da due cappelline quadrate, chiuse verso la navata da cancellate e sormontate da tribune.
struttura
Struttura in muratura intonacata. Aula e presbiterio sono coperti da una volta a botte lunettata impostata su un cornicione continuo poco aggettante. Sopra il cornicione si aprono tre finestre rettangolari per lato. Le cappelle laterali, definite da lesene a tutta altezza, hanno volta a botte. Le quattro cappelline piccole sono separate dalla navata da arcate a tutto sesto su colonne cilindriche.
prospetti laterali
I prospetti laterali, uguali ambo i lati, sono in muratura a vista. La parte inferiore è scandita da paraste lisce. La parte superiore è scandita dalle aperture rettangolari e da coppie di lesene con capitelli ionici, in corrispondenza del raccordo sporgente dalla copertura.
campanile
Il campanile si eleva al fondo del lato sinistro tra la chiesa e l'edificio retrostante; è a base quadrata, in muratura a vista e a due ordini. La cella campanaria ha una piccola monofora su tutti i lati e la copertura sommitale, a piramide ribassata con manto in coppi, è molto sporgente rispetto al fusto.
copertura
Copertura a doppia falda su struttura lignea con manto in coppi.
pavimentazione
Pavimentazione di piastrelle in cotto fiorentino a taglio regolare nella navata, in marmo bianco e nero nel presbiterio.
arredi
Sono presenti i banchi disposti longitudinalmente in due file, l'organo sulla cantoria in controfacciata, il pulpito, i confessionali, la via crucis, lampadari in cristallo, altari laterali in muratura e marmi, tele e sculture.
presbiterio
Il presbiterio storico si trova al fondo dell'aula liturgica, separato dal rialzo di due gradini e dalla balaustra con cancelletto a libro. L'altare maggiore in marmi policromi è addossato alla parete di fondo, ha al centro il tabernacolo sormontato da un grande crocifisso ligneo. Le pareti sono state affrescate da Luigi Morgari nel 1907 con scene raffiguranti Gesù tra i fanciulli, a sinistra, la doppia incoronazione della Madonna del Rosario, patrona della città, a destra.
sacrestia
La grande sala della sacrestia è a pianta rettangolare e si sviluppa perpendicolare alla navata, la volta a botte è affrescata. Vi sono conservati gli arredi lignei originali, il gonfalone della Compagnia del Rosario, tele, sculture e l'archivio della chiesa.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Il presbiterio attuale si trova al fondo dell'aula liturgica, separato dal rialzo dei gradini e dalla balaustra con cancelletto. Sono stati aggiunti una mensa in marmo bianco a forma di parallelepipedo vuoto, disegnata dall'arch. Oreste Garzino, in posizione isolata e rialzata davanti all'altare maggiore e un leggio ligneo, avanzato sulla sinistra a fare da ambone.