chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Parma Parma chiesa parrocchiale San Vitale Parrocchia di San Vitale Pianta; Coperture altare - aggiunta arredo (2004 circa) 972 - 972(citazione intero bene); 1561 - 1561(costruzione intero bene); 1651 - 1658/11/17(rifacimento intero bene); 1676 - 1676(restauro cupola); 1759 - 1759(restauro intero bene); 1759 - 1759(completamento abside); 1840 - 1840(restauro intero bene); 1844 - 1844(restauro intero bene); 1888 - 1889(restauro intero bene); 1913 - 1913(passaggio di proprietà intero bene); 2000 - 2001(restauro facciata); 2001 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa di San Vitale
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Vitale <Parma>
Autore (ruolo)
Rangoni, Cristoforo, il Ficcarelli (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze parmensi (costruzione)
Notizie Storiche
972 (citazione intero bene)
Prima menzione in una pergamena dettata in Felegara che testimonia l'esistenza di un'antichissima chiesa di San Vitale. Gli storici non sono concordi nell'affermare che sorgesse esattamente in corrispondenza dell'attuale edificio.
1561 (costruzione intero bene)
Da una lapide posta nella controfacciata si rileva che la primitiva chiesa sorse in questo periodo. Aveva solo tre altari e l'ingresso era sul lato ovest
1651 - 1658/11/17 (rifacimento intero bene)
In seguito al riconoscimento della Compagnia del Suffragio nel 1644 con bolla di Innocenzo X, viene decisa la realizzazione di una nuova chiesa. Nel 1651 si procede alla demolizione del precedente edificio per avviare, l'anno successivo, la costruzione della nuova chiesa. Su progetto dell'architetto Cristoforo Rangoni, detto il Ficarelli, di Luca Reti e di un ingegnere di Modena, forse il Pasciuti. I lavori durarono sette anni poichè nel 1658 la chiesa fu consacrata dal vescovo Nembrini.
1676 (restauro cupola)
Rinforzo dela cupola da parte dell'architetto ducale Domenico Valmagini.
1759 (restauro intero bene)
Lavori di restauro.
1759 (completamento abside)
La Compagnia del Suggragio delibera il completamento dell'abside con gli affreschi realizzati dall'abate Giuseppe Peroni, da Gaspare Bazzani e da Antonio Betti, e gli stucchi di Leonardo e Domenico Reti. L'ancona e l'altare maggiore
marmorei furono realizzati dall'architetto Pietro Righini.
1840 (restauro intero bene)
Lavori di restauro.
1844 (restauro intero bene)
Lavori a cui partecipano Pietro Rasori e Giovanni Pavarani per la decorazione di alcune cappelle laterali.
1888 - 1889 (restauro intero bene)
Lavori di restauro sotto la direzione dell'architetto Pancrazio Soncini. Fu rifatto il pavimento; venne chiuso l'ingresso laterale ad ovest e, al suo posto, fu realizzata una cappella; furono restaurati gli affreschi dell'abside.
1913 (passaggio di proprietà intero bene)
La Compagnia del Suffragio si fonde nella Congregazione Municipale di Carità.
2000 - 2001 (restauro facciata)
Restauro della facciata ad opera della Soprintendenza di Parma.
2001 - 2004 (restauro intero bene)
In seguito ai danni dei sismi del 1983 e del 1996 la chiesa venne danneggiata e dichiarata, infine, inagibile. Fu restaurata su progetto dell'architetto Pietro Paolo Moretti e dell'ingegner Maurizio Ghillani. Il progetto ha riguardato il consolidamento murario della struttura e delle coperture, il miglioramento sismico e il restauro artistico.
Descrizione
La facciata, posta a nord, si compone di due ordini principali: nell'inferiore sono sei pilastri di ordine ionico che incorniciano le tre porte d'ingresso (quella centrale è decorata da due colonne d'ordine corinto di marmo, per tre quarti sporgenti dai pilastri incassati nel muro) con rispettiva trabeazione e affiancate nelle estremità da due nicchie affrascate; il tutto è sormontato da quattro nicchie con statue di stucco. Nell'ordine superiore si trovano quattro pilastri di ordine composito che incorniciano due nicchie con statue di Santi in stucco. Completano l'insieme cinque guglie. L'interno è a navata unica con quattordici grandiosi pilastri compositi, otto lisci e sei scanalati, con la rispettiva trabeazione, su cui poggia la volta. Fra i vani dei primi pilastri si aprono otto cappelle laterali, quattro per parte, e fra i secondi le due cantorie, sotto le quali stanno delle specie di tribune che immettono alla sagrestia da un lato e ad altri locali di servizio dall'altra. Il presbiterio culmina in una cupola conclusa da una lanterna ottagonale. Il transetto è concluso da due cappelle. Il campanile sorge sul fianco sud-ovest: è a pianta quadrata con cella campanaria aperta da quattro monofore.
Pianta
La chiesa ha pianta a croce latina, con una sola navata, la cupola di tipo vignolesco, presenta dieci profonde cappelle separate da pilastri di ordine composito.
Coperture
Tetto a doppio spioventte con manto di copertura in coppi su orditura lignea. All'interno la navata presenta volte a botte unghiate e cupola sull'abside.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (2004 circa)
Altare ligneo a carattere amovibile rivolto verso l'assemblea.