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Parma
Parma
chiesa
sussidiaria
San Luca Evangelista
Parrocchia di Maria Immacolata
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2008)
2008 - 2008(costruzione intero bene)
Chiesa di San Luca Evangelista
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Luca Evangelista <Parma>
Autore (ruolo)
Quintelli, Carlo (architetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze parmensi (costruzione)
Notizie Storiche

2008  (costruzione intero bene)

Realizzazione della chiesa su progetto dell'architetto Carlo Quintelli.
Descrizione

La chiesa presenta tipologia a padiglione. L'aula liturgica si conferma quale elemento ordinatore del complesso ecclesiale. E' stato scelto lo sviluppo longitudinale per sottolineare il significato del cammino che conduce verso il diaframma absidale, simbolo trascendente della direzionalità verso cui deve indirizzarsi il cammino del fedele. L'ambito presbiteriale, leggermente rialzato, è compreso tra la concavità dell'emi-abside e il percorso che corre a lato. Il principale materiale utilizzato per la costruzione della chiesa è il cemento armato scabro, tanto all'interno, quanto all'esterno, con la differenza che all'interno è stato usato un intonaco grezzo, che restituisce una tonalità calda. In una rietranza indirettamente collegata, ospita l'altare del tabernacolo. In prossimità, sul lato sud, sul piano dell'aula, è, inoltre, ricavata una piccola cappella dedicata alla Madonna e destinata anche al coro per gli accompagnamenti liturgici. l'illuminazione naturale dell'aula ha cercato di salvaguardarne il favore dell'ombra, rispetto alla voluta solarità dell'esterno. Fin dall'esterno è ben visibile la preferenza riservata allo sviluppo orizzontale (orientato) rispetto alla verticalità: l'unico elemento che richiama il cielo è, infatti la parete monolitica a guglia della Croce dove, non a caso, è stato ricavata un'apertura, passaggio da e per il sagrato, non parte aggiunta, ma parte propria del corpo costituito dell'edificio. Il sagrato, interpretato come spazio di accoglienza contenuto nella facciata tripartita del complesso, coglie anche l'esigenza di diventare piazza pubblica del luogo, in assenza di altri spazi di socializzazione in questo nuovo quartiere. Osservando la chiesa da nord si percepisce la lunga ed alta parete che realizza l'asse est-ovest del percorso sviluppato all'interno dell'aula. Le finestre a taglio verticale sulla parete ne trasmettono ritmicamente il senso processionale. Verso est, invece, oltre l'intersezione con il muro della curva absidale, si trova una mensola che accoglie la campana bronzea. Questa è visibile anche dall'interno, nel ritaglio parietale a fianco del presbiterio, aumentandone la valenza simbolica. Al fine di ridurre al massimo gli elementi accessori di disturbo al segno monumentale, sono stati eliminati i pluviali grazie a due grandi caditoie, una per il tetto della chiesa e uno per quello della canonica, a guisa di veri e propri scivoli.
Pianta
La pianta coniuga l'impianto classico ad aula absidata e la creazione di un'eminavata e relativa emi-abside realizzate attraverso un percorso longitudinaleche parte dalla facciata di ingresso ad ovest per continuare ed uscire in direzione est, attraverso la sezione della parete absidale.
Coperture
Copertura monofalda. I solai sono a lastre di cemento tinteggiati in blu scuro.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento in battuto di cemento della navata contrasta con le beole di pietra della cava di Scanzo impiegata nel percorso assiale che porta all'apertura est ed utilizzate anche nel sagrato.
Elementi decorativi
Sulla parete nord sono stati realizzati dodici pannelli lignei che recano fotografie di Davide Grossi a commento di brani tolti dal Vangelo di San Luca. Si tratta di una interpretazione del cammino della salvezza, una contemporanea Via Crucis, con immagini familiari a chi abita nel quartiere.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2008)
Il presbiterio è stato progettato secondo le disposizioni post-conciliari. E' leggermente rialzato rispetto all'aula ed ospita le creazioni dell'altare, dell'ambone e del crocifisso realizzate dallo scultore Paolo Sacchi con pietra basamentale proveniente dal Parmense.
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