L'antica chiesa medievale, situata fuori dalla cinta muraria a sud della città, viene demolita in seguito alla "tagliata" voluta da Pier Luigi Farnese e alla comunità francescana viene offerta la sede nell'Oltretorrente presso la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, dove ottengono la licenza per costruire una nuova sede.
1566 - 1616 (costruzione intero bene)
Il cantiere per l’erezione del complesso conventuale francescano inizia nel 1566 su progetto dell’architetto ducale Gian Battista Fornovo ed è diretto dal capomastro Gian Domenico Campanini. I lavori condizionati dalla scarsa disponibilità economica dei francescani proseguono con numerose interruzioni, pur seguendo sempre le indicazioni progettuali iniziali del Fornovo. La chiesa, iniziata nel 1566, è eretta nell’aula centrale fino al primo cornicione entro il 1570, successivamente si realizzano le cappelle radiali entro il 1580, mentre l’aula è portata sino al secondo cornicione nel 1616.
1566 - 1788 (costruzione intorno)
Parallelamente alla chiesa, e sempre su progetto di Gian Battista Fornovo, viene realizzato in più fasi il convento.
1628 - 1629 (rifacimento coperture)
In seguito al crollo della volta provvisoria, l'architetto Gerolamo Rainaldi è incaricato di realizzare la volta di copertura.
XX (rifacimento fonte battesimale)
Camillo Uccelli progetta, nella prima metà del secolo, il nuovo fonte battesimale in marmi policromi, attualmente collocato nella decima cappella, partendo da destra.
1966 (restauro portale centrale)
Restauro del portale centrale, realizzato su progetto di Gian Battista Fornovo, in occasione del quarto centenario della costruzione della chiesa.
1983 - 1985 (restauro coperture)
Intervento di sistemazione generale delle coperture, con la messa in opera di una legatura per la cupola.
2003 - 2004 (restauro intero bene)
Restauro delle strutture architettoniche e delle coperture con recupero funzionale del sottotetto, dei fronti esterni ed interni, delle finiture dei locali interni su progetto degli architetti Bordi, Rossi e Zarotti.
2006 (completamento intorno)
Rifacimento dell'impianto d'illuminazione esterna di tutto il complesso e del sagrato su progetto dello studio d'architettura mc2.
Descrizione
Il prospetto principale è caratterizzato da un nartece, sporgente sui fronti laterali, che è derivato dal modello dell'arco di trionfo ed è caratterizzato dalla sovrapposizione dei tre ordini classici; inquadra il ricco portale principale con sovrastante gloria di angeli in stucco. I tre portali nel nartece consentono l'accesso ad un vestibolo e all'aula interna. I prospetti laterali della chiesa presentano un particolare disegno compositivo di matrice manierista articolato nella sovrapposizione di elementi concavi e convessi, corrispondenti alle cappelle laterali e al volume dell'aula interna con la sovrastante volta di copertura. I tre ordini sono ripetuti tutt'intorno all'edificio, legandolo in senso orizzontale. Le cappelle radiali, all'esterno, imprimono alla massa del tempio una ponderosa accelerazione centrifuga, cui fa da contrappunto la concavità delle pareti poste tra i contrafforti emergenti, che terminano con capitelli in stile ionico. L'interno della chiesa non corrisponde al movimento delle masse volumetriche dell'esterno e risulta articolato in senso manieristico. L'espansione in senso longitudinale è ritmata da colossali lesene corizie su cui si innestano i costoloni della volta. Fra le lesene si aprono dieci cappelle laterali, cinque per parte tra l'ingresso e l'altare maggiore. L'idea progettuale era nata dall'incontro e dalla fusione di due absidi gotiche contrapposte l'una all'altra, dotate di una serie di cappelle sviluppate a raggiera intorno ai due centri ideali, punti prospettici interni. In questo caso il deambulatorio, tipico delle absidi gotiche, è assorbito nello spazio unitario dell'emiciclo. La figura interna del tempio viene in questo modo definita da un'ellisse formata da due mezzi cerchi e da due rette.
Pianta
La chiesa, con orientamento nord-sud, è a pianta centrale con cappelle radiali disposte simmetricamente all'asse principale e definito dalla sequenza del nartece di ingresso a nord e dell'area presbiterale a sud.
Struttura
Tutti i prospetti della chiesa presentano il paramento murario parzialmente intonacato in corrispondenza delle cappelle radiali, mentre nei due ordini superiori il paramento in laterizio è a vista. I prospetti presentano una particolare ornamentazione architettonica con cornicioni, lesene, fasce marcapiano, cornici perimetrali delle finestre.
Coperture
L'aula della chiesa presenta un'ardita volta a botte costolonata centrale con addossati dei catini emisferici costolonati e lunettati. Il tetto è a falde sfalsate con manto di copertura in coppi.
Elementi decorativi
Le varie statue e le decorazioni a stucco che ornano la grande aula sono dei fratelli Luca e Giovan Battista Reti. L'apparato pittorico, ispirato alla tradizione devozionale francescana, è stata celebrata nella prima fase da artisti al servizio dei Farnese, come Ialrio Spolverini e Sebastiano Galeotti e, nel corso del XIX sec., da pittori legati all'Accademia e alla Corte Ducale, come Ignazio Affanni e Biagio Martini.