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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Villar San Costanzo
Saluzzo
chiesa
parrocchiale
San Pietro in Vincoli
Parrocchia di S. Pietro in Vincoli
Pianta; Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Abside; Campanile; Facciata principale; Presbiterio; Altare principale; Altari secondari; Elementi decorativi; Tribuna
altare - aggiunta arredo (Anni '70 del '900); ambone - aggiunta arredo (Anni '70 del '900)
VII - VII(fondazione intero bene); X - X(ricostruzione intero bene); 1294 - 1294(restauro intero bene); 1467 - 1469(restauro cappella nella navata destra ); 1586 - 1599(restauro intero bene); 1678 - 1678(restauro intero bene); 1722 - 1859(rifacimento intero bene); 1904 - 1904(rifacimento facciata); 1978 - 1979(restauro intero bene); 1995 - 1995(restauro tetto); 2002 - 2002(restauro facciata); 2004 - 2005(restauro apparato decorativo); 2009 - 2011(restauro tetto)
Chiesa di San Pietro in Vincoli
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro in Vincoli <Villar San Costanzo>
Autore (ruolo)
Gallo, Francesco (progetto ricostruzione settecentesca)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romaniche piemontesi (costruzione della chiesa)
barocco piemontese (ricostruzione settecentesca)
Notizie Storiche

VII  (fondazione intero bene)

La fondazione della parrocchiale di Villar San Costanzo dedicata a San Pietro in Vincoli, che in origine rivestiva il ruolo di abbazia benedettina, risale al VII sec., quando il Piemonte si trovava sotto il dominio dei Longobardi, per volere di Ariperto II.

 (ricostruzione intero bene)

L'Abbazia, dopo esser stata distrutta dai Saraceni nei primi anni del X sec. che in quel periodo compirono molte scorrerie nelle valli del cuneese, fu ricostruita per volere della contessa Adelaide, figlia del marchese Olderico Manfredi di Busca, con l'aiuto dei monaci e della popolazione di Villar.

1294  (restauro intero bene)

Verso la fine del XIII sec. l'Abbazia aveva perso parte del suo prestigio e bisognava di alcuni restauri a cui vi pose mano l'abate Enrico Begiamino che provvide anche, nel 1294, all'inserimento, nella navata di sinistra, della torre campanaria di stile gotico che modificò lo schema basicale della chiesa primitiva.

1467 - 1469 (restauro cappella nella navata destra )

Nel 1467-1469 l'abate Giorgio Costanzia, benemerito poichè aveva già promosso svariate opere al fine del miglioramento dell'Abbazia, adattò per sè a sepolcreto una cappella nella navata destra della chiesa abbaziale facendovi dipingere la vita di San Giorgio dal pittore Pietro di Saluzzo e ponendovi al centro un sarcofago su cui sono scolpiti il suo stemma e la sua effige con un'iscrizione in caratteri gotici.

1586 - 1599 (restauro intero bene)

Nel 1599 l'Abate Giovanni Bandino provvede a nuovi restauri della chiesa, con particolare riguardo al coro, che aveva già subito un restauro nel 1586.

1678  (restauro intero bene)

L'abate Giuseppe Ferrero Lamarmora nell'anno 1678 procedette ad un nuovo restauro che si rivelò però insufficiente infatti dopo la sua morte due agenti, inviati dal duca di Savoia, proposero un ulteriore restauro.

1722 - 1859 (rifacimento intero bene)

Il 23 maggio 1722 venne incaricato del rifacimento della chiesa l’Architetto Francesco Gallo di Mondovì che inserì la nuova struttura barocca nella navata centrale della chiesa preesistente. Tale opera si svolse tra il 1722 e il 1724. Il Gallo con il suo intervento decisamente innovatore e non rispettoso di quanto già esisteva, aveva però risparmiato le absidi che furono oggetto di restauro nel 1859 quando venne edificata, sfruttando il vano che intercorreva fra queste e la nuova chiesa, la Confraternita della SS. Trinità di cui resta oggi quasi intatta la struttura esterna (portale neoclassico) e interna. E’ stata in gran parte risparmiata la Cripta dalle agili volte a crociera posate su colonne, capitelli e basamenti di varia foggia, di ottima fattura e di garbata modulazione.

1904  (rifacimento facciata)

Nel 1904 ebbero luogo dei lavori per il rifacimento della facciata voluti da Don Pietro Lerda.

1978 - 1979 (restauro intero bene)

Nel 1978-79 si eseguirono i lavori di restauro della cappella di San Giorgio diretti dall’architetto Albino Arnaudo e finanziati dal Rotary Club di Cuneo. Durante i lavori furono riportati alla luce gli affreschi che raffiguravano la leggenda di San Giorgio. Fu anche restaurata l'a’ca marmorea che l’abate Giorgio Costanzia Il restauro della cripta portò all’apertura di un passaggio che corrisponde a quello antico attraverso il quale transitavano i monaci. La cripta divisa in tre navate; il muro ricurvo di fondazione della chiesa del Gallo e quello simmetrico successivo della Confraternita la dividono in due parti a circa un terzo della sua lunghezza. Essa si estende in lunghezza per m 18,62 e in larghezza m 13,80.

1995  (restauro tetto)

Nell’autunno del 1995 sono stati realizzati i lavori di restauro del tetto della chiesa barocca che presentava delle consistenti infiltrazioni di acqua.

2002  (restauro facciata)

Nell’estate dell’anno 2002 è stato realizzato il restauro della facciata recuperando l’intervento di inizio ‘900.

2004 - 2005 (restauro apparato decorativo)

Nel periodo intercorso tra il maggio 2004 e il marzo 2005 sono stati realizzati i lavori di restauro dell’apparato decorativo interno della chiesa settecentesca.

2009 - 2011 (restauro tetto)

Tra il 2009 ed il 2011 sono state restaurate le coperture della parte più antica della chiesa, ora chiesa della Confraternita. A completamento dei lavori è stata sistemata l’area di pertinenza posta ad est delle absidi.
Descrizione

La chiesa parrocchiale (ex-chiesa abbaziale) è posta a sud-est dell'abitato del capoluogo di Villar San Costanzo, la facciata è rivolta ad ovest. Sul lato nord è posto il campanile a base quadrata, edificato nel 1298, che possiamo suddividerlo in quattro parti: la parte basamentale, la parte centrale caratterizzata da quattro monofore sui vari lati, la parte immediatamente superiore ancora con due lati con monofore e due con i quadranti dell'orologio ed infine la cella campanaria caratterizzata dalle bifore sui quattro lati.
Pianta
La pianta della chiesa settecentesca è a croce greca. L'imposta della chiesa ex-abbaziale era classica basilicale ovvero con tre navate.
Coperture
Manto di copertura in lose poggiate su struttura lignea.
Struttura
Murature portanti in pietra a spacco. Il sistema voltato è molto complesso: per la parte più antica le absidi a semicatino, la volta della cappella di S. Giorgio a crociera costolonata, le volte della chiesa settecentesca a botte con la parte absidale a semicatino. La struttura del tetto è lignea.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della chiesa settecentesca è in bargioline bicolore giallo/grigio; il pavimento della chiesa della Confraternita è in piastrelle di cotto; il pavimento della cripta è in terra battuta.
Abside
Le absidi più antiche sono poste ad est e presentano all'esterno alcune tratte delle fornici in sommità (abside nord) tipiche dell'epoca romanica. L'abside della chiesa settecentesca è a semicatino.
Campanile
Sul lato nord è posto il campanile a base quadrata, edificato nel 1298, che possiamo suddividerlo in quattro parti:la parte basamentale, la parte centrale caratterizzata da quattro monofore sui vari lati, la parte immediatamente superiore ancora con due lati con monofore e due con i quadranti dell'orologio ed infine la cella campanaria caratterizzata dalle bifore sui quattro lati.
Facciata principale
La facciata principale posta ad ovest è a capanna per la parte corrispondente alla navata centrale, ed è ribassata per le due cappelle laterali. Al centro il portone di ingresso con ai lati due ordini di nicchie in cui sono decorate delle bifore. Al centro sopra l'ingresso una finestra ovale dove sia sopra che sotto sono presenti due affreschi. Nelle due cappelle laterali due finestre basse e due nicchie più alte.
Presbiterio
Lo sfondo del presbiterio è costituito dall'altare monumentale in muratura con finiture a stucco, davanti l'altare della celebrazione con a lato l'ambone e contro la parete nord la sede. Il presbiterio è rialzato di un gradino rispetto all'aula dei fedeli da cui è separato per mezzo di una delicata balaustra in marmo ed alabastro.
Altare principale
L'altare principale è addossato alla parete che divide il presbiterio dal coro, realizzato in muratura, con finitura a stucco; al centro il tabernacolo con soprastante tronetto e croce; ai lati due passaggi consentono l'accesso al coro.
Altari secondari
Nei due bracci trasversali della croce greca trovano ubicazione i due altari secondari.
Elementi decorativi
La chiesa settecentesca è finemente decorata con finti stucchi ed impreziosita dai capitelli dorati. Importante il ciclo pittorico conservato nella cappella di S. Giorgio voluta dall'ultimo abate Giorgio Costanza da Costigliole ed opera del pittore Pietro da Saluzzo a metà del XV secolo.
Tribuna
Sopra la bussola di ingresso una preziosa tribuna in muratura ospita l'organo a canne. Alla tribuna si accede tramite una scala posta nel locale attiguo al battistero posto alla sinistra per chi entra in chiesa.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (Anni '70 del '900)
Aggiunta di un tavolo in legno di fronte all'altare monumentale, posto sopra una pedana in legno .
ambone - aggiunta arredo (Anni '70 del '900)
Anche l'ambone è un elemento mobile in legno posto sulla sinistra per chi entra in chiesa, posto vicino alla balaustra in marmo.
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