Notizie Storiche |
XI (epoca di costruzione intero bene)
Le origini della chiesa vengono datate da mons. Michele Grosso all’anno 1000 (Beltrutti G., 1975, p. 378)
1104 (data scolpita su mensola in pietra preesistenza)
Nel restauro diretto dall’arch. Arnaudo sono state ritrovate due mensole in pietra calcarea alla base dell'arco trionfale, le quali, con buone probabilità, servivano come appoggio nel portale della chiesa originaria che occupava lo spazio dell'attuale presbiterio e coro. Le mensole contengono: l’una una decorazione a basso rilievo come un fregio fitomorfo, con motivo di ispirazione romanica o celtica, e l'altra contenente una data che secondo l'Arnaudo è il 1104 (Arnaudo A., 1980, p. 13)
XIV (ricostruzione intero bene)
“la chiesa attuale, ricostruita sul 1300, sorgerebbe sulle rovine di quella più antica, su cui poggerebbero i pilastri della navata centrale” (Beltrutti G., 1975, p. 378)
XIV (ampliamento intero bene)
Nel XIV sec. la chiesa venne ampliata di due campate, questo per rispondere alle esigenze dell'incremento demografico, mentre la facciata, ipotizzata spoglia, doveva avere una sola finestra posta in alto, in asse con il colmo del tetto, ed oggi ancora visibile, ma priva di ogni sua funzione vista la presenza delle volte che occultano la luce (Barra E., 1997, p. 43)
1351 - 1390 (prime notizie certe dell'edificio carattere generale)
“le notizie sui primi parroci risalgono solo al 1351, con don Girardo, a cui segue don Ugone Boveri nel 1390” (Beltrutti G., 1975, p. 378)
1386 (esistenza e dedicazione carattere generale)
La chiesa è citata nell’elenco del Cattedratico di Torino (1386); dipendeva dalla Pieve di Villafalletto (Perotti M., 1980, p. 248)
XV (lavori di rifacimento ed abbellimento facciata)
Solo nel XV sec., spostato il cimitero un po' più a valle, collocato probabilmente sull’attuale sagrato, si è cercato di abbellire la facciata della chiesa, con il fastoso portale con la particolarità dell’asimmetria rispetto il colmo del tetto (Barra E., 1997, p. 43)
XV - XVI (realizzazione affresco del Battesimo di Gesù interni)
Il 6 ottobre del 1976 è venuto alla luce un affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, un'opera appartenente al XV-XVI sec. e posta al fondo della chiesa, sulla sinistra dell'ingresso principale (Barra E., 1997, p. 43)
1450 - 1465 (datazione e attribuzione affreschi facciata)
Di notevole valore artistico sono gli affreschi di facciata, che Mario Perotti attribuisce ai fratelli Biasacci di Busca, e che data tra il 1450 ed il 1465 (Perotti M., 1980, p. 249)
1454 (data scolpita su mensola in pietra preesistenze)
Nel restauro diretto dall’arch. A. Arnaudo sono state ritrovate due mensole in pietra calcarea alla base dell'arco trionfale, le quali, con buone probabilità, servivano come appoggio nel portale della chiesa originaria che occupava lo spazio dell'attuale presbiterio e coro. Le mensole contengono: l’una una decorazione a basso rilievo come un fregio fitomorfo, con motivo di ispirazione romanica o celtica, e l'altra contenente una data che secondo l'Arnaudo è il 1104, mentre secondo il Perotti è il 1454 (Perotti M., 1980, p. 250)
1473 (datazione affresco e fonte battesimale facciata e fonte battesimale)
“nella fascia bianca di riquadratura ai piedi dello scomparto alla sinistra della porta sussiste in parte l’iscrizione dedicatoria, che in base all’iscrizione scolpita sul fonte battesimale (1473), può essere completata così: ‘M… Sebastianus de Mondellis f.f. MCCCCLXXIII’” (Perotti M., 1980, p. 249)
XVII (ampliamento intero bene)
Nel XVII sec. la navata venne ampliata, aprendo i muri laterali e creando nuovi ambienti per i quattro altari, sacrificando però le finestre romaniche a strombatura; erano presenti invece due finestre semicircolari alla sinistra dell'altare maggiore ed una circolare nel coro (Barra E., 1997, p. 43 e Perotti, 1980, p. 250)
XVII (datazione affresco del passaggio del Mar Rosso interni)
L’affresco del passaggio del Mar Rosso è opera seicentesca (Barra E., 1997, p. 43)
1636 (aggiunta della cella campanaria campanile)
Da quanto riportato nella relazione di visita del vescovo Torinese Provana nel 1636, è stata aggiunta la cella campanaria (Documenti dell'Archivio Arcivescovile di Torino, 7.1.11, visita pastorale arcivescovo Antonio Provana, 1636, foglio 313v)
XVIII (realizzazione monofore prospetto Nord)
Tra il 1998 e il 2000 vengono scoperte due monofore settecentesche sul lato nord, tamponate con la costruzione della grotta di Lourdes (Barra E., 1997, p. 43)
1752 (costruzione nuovi banchi arredo interno)
“Domenico Pagliassa fu parroco dal 1719 al 1764, ai tempi della ‘guerra selvaggia’, ed ebbe l’appoggio della popolazione, sì che poté fare diversi abbellimenti nella parrocchia, come la costruzione di banchi nuovi, secondo quanto stabilito dal vescovo di Torino, cardinale della Rovere nel 1752” (Beltrutti G., 1975, p. 378). L'anno 1752 è in realtà arcivescovo di Torino Giovanni Battista Roero dei Conti di Pralormo (n.d.c. Ufficio BCE Diocesi di Saluzzo)
1759 (costruzione tribuna)
“nel 1759 poi il Comune di Rossana faceva pure costruire la tribuna in legno” (Beltrutti G., 1975, p. 379)
1770 - 1782 (necessità di intervento ed abbandono della chiesa tetto)
“nella visita pastorale del luglio 1770 il vescovo di Torino aveva notato che il tetto della parrocchia abbisognava di restauri. Partito il vescovo, che fa il parroco? Trasporta il Santissimo nell’oratorio della Confraternita, e qui incomincia a celebrare le funzioni come se fosse la parrocchia, che così rimane deserta. Di qui discussioni a non finire, nomina di commissioni e controcommissioni di architetti … finché il vescovo di Torino nominò parroco don Claudio Spada il 15 agosto 1782” (Beltrutti G., 1975, p. 379)
XIX (realizzazione affreschi interni)
“ottocenteschi sono gli affreschi raffiguranti i quattro evangelisti, l'annunciazione e i quattro profeti maggiori ora riportati su medaglioni” (Barra E., 1997, p. 43)
1849 - 1875 (costruzione del coro, costruzione nuove finestre coro e facciata)
“don Filippo Torre da Ruffia sarà parroco dal 1849 al 1875: a lui si devono alcuni importanti restauri e migliorie alla parrocchia, come la costruzione dell’organo, le decorazioni, opera dei pittori fratelli Gauteri, ed il coro ligneo” (Beltrutti G., 1975, p. 380)
1850 (litografia del 1850 intero edificio)
La litografia di un disegno di Gonin datata 1850 ritrae la chiesa ed il castello sulla soprastante collina; sebbene la veduta sia interpretata secondo il gusto pittoresco e romantico del tempo, le linee dell’edificio e dell’annesso campanile sembrano ricalcare sostanzialmente quelle attuali. Si segnala solamente un edificio civile sul lato sinistro di chi osserva la facciata principale, che oggi esiste solamente più in parte (n.d.c.)
1859 (attribuzione apparato decorativo interno interni)
“Luigi Gauteri abbellì con affreschi e decorazioni la parrocchiale di Rossana (1859 ca), dove è probabile la collaborazione del fratello Francesco” (depliant “I Fratelli Gauteri, pittori”, ed. Pro Loco Rossana, Comune di Rossana e Regione Piemonte)
1867 (realizzazione organo arredo interno)
La fabbricazione dell'odierno organo è databile al 1867, costruito dalla ditta Brondino-Vegezzi-Bossi di Centallo (articolo in “Corriere di Saluzzo” del 21/2/1997)
1887 (incisione che ritrae la situazione attuale sagrato e facciata)
Un’incisione pubblicata nel 1887 in “Cento Città d’Italia” ritrae la facciata ed il sagrato sostanzialmente nelle forme che conosciamo oggi (n.d.c.)
1922 (lavori di restauro e costruzione cappella Lourdes intero bene)
“i lavori di restauro all’interno, grazie all’appoggio finanziario della famiglia Albonico, poterono essere iniziati nel 1922; fu pure costruita una cappella presso la sacrestia con la forma della grotta di Lourdes; si sostituirono gli antichi banchi” (Beltrutti G., 1975, p. 380)
1925 - 1950 (balaustra presbiterio)
Esisteva anche una balaustra in marmo bianco del secondo venticinquennio del Novecento, posta come divisorio dell'area presbiterale e la navata centrale (Barra E., 1997, p. 43)
1926 (lavori di restauro facciata)
Uno dei primi restauri della chiesa risale al 1926 e riguarda la facciata, in particolare la cornice del portale d'ingresso, il fregio della cimasa e l'affresco di S. Grato nella lunetta dipinto dal Fonti, il tutto curato e seguito dall'architetto Mesturino della Soprintendenza ai Monumenti di Torino (Beltrutti G., 1975, p. 380)
1929 (sostituzione vetrate facciata)
Nel 1929 don Aimar fece sostituire le finestre della facciata con le vetrate dipinte, visibili oggidì (Beltrutti G., 1975, pp. 380-81)
1933 (costruzione altare laterale)
Nel 1933 don Aimar fece costruire l'altare dedicato a S. Giuseppe (Barra, 1997, p. 43)
1957 (danni bellici intero bene)
L'8 novembre 1957 abbiamo una prima richiesta di riparazione per danni bellici, richiesti dal parroco, e poi acconsentita il 4 dicembre 1957 dalla Soprintendenza ai Monumenti di Torino (Barra E., 1997, p. 43)
1961 (richiesta autorizzazione per rifacimento pavimento)
Altra richiesta di autorizzazione alla Soprintendenza è del 10 ottobre 1961 concernente il pavimento della Chiesa, in quanto la popolazione si lamentava per il freddo e l'umidità che da esso proveniva; richiede pertanto di ricoprire l'attuale pavimento in pietra con uno in legno (Barra E., 1997, p. 43)
1962 (realizzazione cancellata e demolizione altare fonte battesimale)
“è del 1962 il cancello che chiude la nicchia del battistero eseguita da Domenico Valla su disegno dell'architetto Albino Arnaudo, su domanda del parroco e consenso della Soprintendenza. Sempre a tale anno corrisponde la demolizione della muratura dell'altare dell'area battesimale, perché giudicata priva di valore artistico da parte di un perito della Soprintendenza, questo per consentire il trasferimento del fonte battesimale dall'angolo a sinistra al centro di tale area” (Barra E., 1997, p. 43)
1964 (lavori interni e riparazione danni bellici interni e facciata)
Nel 1964 vengono eseguiti i lavori di pulitura dei muri interni della chiesa privi di affreschi, la riparazione da danni bellici e la salvaguardia degli affreschi di facciata (Barra E., 1997, p. 43)
1965 (rifacimento del pavimento e scavi archeologici pavimento)
"nel 1965 viene sostituita la pavimentazione interna con lastre di quarzite norvegese. Durante i lavori di rimozione del sottofondo del pavimento, di fronte all'altare "delle anime" è rinvenuta una vecchia tomba di sacerdoti, contenente cinque bare, quattro delle quali quasi distrutte e una discretamente conservata. Quest'ultima ospitava uno scheletro vestito di abiti talari ed umili scarpe aventi grossi chiodi e una corona del Rosario tra le mani giunte. Sul lato opposto, ovvero di fronte all'altare della Madonna del Rosario, era invece situata la tomba dei Conti Gazzelli; altro scheletro è stato rinvenuto tra il coro e l'altare maggiore, probabilmente resti di un sacerdote. Tutte le tombe sono state ermeticamente ricoperte" (Barra E., 1997, p. 43)
1967 (lavori di restauro degli affreschi facciata e coro)
Nel 1967 vennero eseguiti i lavori di restauro dell’apparato pittorico di facciata e dei lavori di pulitura ed integrazione degli affreschi absidali, diretti dal Prof. Fiume sotto la supervisione della Soprintendenza di Torino (Barra E., 1997, p. 43)
1968 (sistemazione gradinata e scavi archeologici sagrato)
Nel 1968 venne sistemata la gradinata dell'ingresso principale, e anche in tale occasione vennero rinvenuti teschi ed ossa in un ossario (Barra E., 1997, p. 43)
1969 - 1970 (lavori di adeguamento liturgico altare maggiore)
Nel 1969 il parroco chiede di risistemare l'altare maggiore rivolto verso il popolo. Tale richiesta venne aggiornata nel 1970, ma con l'estensione a tutta la zona presbiterale (Barra E., 1997, p. 43)
1971 (sopralluogo Soprintendenza per gli affreschi coro)
Il 29 aprile 1971 vi è stato un sopralluogo da parte di Rosalba Tardito della Soprintendenza di Torino, per valutare la situazione dell'altare maggiore con l'aggiunta richiesta di contributi per lo scoprimento degli affreschi dell'area absidale (Barra E., 1997, p. 43)
1975 (richiesta autorizzazione per restauro apparato decorativo)
Nel 1975 troviamo la domanda da parte del parroco di rimozione delle decorazioni neogotiche delle volte, della nuova tinteggiatura dei muri interni ed il restauro degli affreschi di facciata e del coro. Una risposta da parte della Soprintendenza necessitava una serie di saggi per verificare l'esistenza delle pitture cinquecentesche sotto tali decorazioni (Barra E., 1997, p. 43)
1976 (scoprimento affresco battesimo di Gesù interni)
Il 6 ottobre del 1976 è venuto alla luce un affresco raffigurante il Battesimo di Gesù, un'opera appartenente al XV-XVI sec. e posta al fondo della chiesa, sulla sinistra dell'ingresso principale (Barra E., 1997, p. 43)
1977 (lavori di restauro intero edificio)
Uno degli ultimi restauri che riguardano l’intero edificio sacro risale al 1977, con il rifacimento dell'intonaco ai muri perimetrali interni che era in fase di distacco dal muro. È per questo che è stato eseguito lo strappo dei tondi raffiguranti i quattro profeti; vennero scoperte le chiavi di volta, le mensole ai lati dell'arco trionfale e le semicolonne in cotto della navata centrale; puliti i cordoli delle volte, dei pilastri e degli altari settecenteschi intarsiati con polvere di marmo. I quattro evangelisti sopra gli archi laterali della navata centrale sono stati lasciati nella loro sede e ripuliti. Infine sono stati restaurati gli affreschi dell'interno, tra i quali quello raffigurante il passaggio del Mar Rosso, opera seicentesca collocata sull'arco centrale. È stato chiuso l'arco che collegava la navata centrale con la cappella di Lourdes per ridefinire la conformazione originaria a navata unica (Barra E., 1997, p. 43)
1977 (lavori di restauro intero edificio)
In seguito è stato ritinteggiato totalmente l'interno della chiesa. Sono state realizzate le due acquasantiere in onice di Busca da Giolitti Vincenzo, scalpellino locale e venne rifatto l'impianto di illuminazione (Barra, 1997, p. 43) (Barra E., 1997, p. 43)
1984 (lavori di sistemazione del piazzale intorno)
E' del 1984 la sistemazione del piazzale antistante la chiesa. Il progetto è dell'arch. Francesco Ballario e riguarda la demolizione dell'edificio che ospita il peso pubblico e l'eliminazione di due gradinate di collegamento delle due piazze con la costruzione di un'ampia scala posta assialmente all'ingresso (Barra E., 1997, p. 43)
1993 (lavori di manutenzione tetto)
Nel 1993 vengono eseguiti lavori di manutenzione del tetto, con la sostituzione dei listelli portanti tarlati e dei canali di gronda corrosi dalla ruggine (Barra E., 1997, p. 43)
1997 (restauro dell'organo interni)
Da quanto riportato in un articolo pubblicato su un settimanale locale, nel 1997 è stato restaurato l’organo ("Presto restaurato il vecchio organo" in “Corriere di Saluzzo” del 21/2/1997)
1998 - 2000 (lavori di restauro facciata)
Nel 1998 viene realizzato il restauro dei basamenti delle colonne binate di facciata, il restauro ed ancoraggio dei pinnacoli sovrastanti i pilastri laterali ed il colmo del tetto, la pulitura ed il fissaggio degli affreschi di facciata e poi tra 1999 e 2000 vengono restaurati gli affreschi e consolidati gli ornati in cotto della facciata. Nello stesso periodo vengono rimossi gli intonaci esistenti e ristilati i giunti delle murature esterne dei restanti prospetti, operazione che ha portato alla luce due monofore settecentesche sul lato nord, tamponate con la costruzione della grotta di Lourdes (Barra E., 1997, p. 43)
2009 - 2010 (rimozione coro ligneo e restauro affreschi coro)
Viene rimosso il coro ligneo, consolidati gli intonaci e restaurati gli affreschi dell’abside (n.d.c.) |
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