chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Oncino Saluzzo chiesa parrocchiale S. Stefano Parrocchia di S. Stefano Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; facciata principale; abside; presbiterio; altare principale; volte; campanile; Preesistenze; Elementi decorativi; portico presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo) XVII - XVII(preesistenze intero bene); 1655 - 1655(compravendita preesistenze intero bene); 1655 - 1655(consacrazione (?) intero bene); 1655 - 1655(consacrazione (?) intero bene); 1716 - 1716(realizzazione meridiana campanile); 1777 - 1777(sopraelevazione e sistemazione orologio campanile); 1780 - 1780(restauri (?) intero bene); XX - XX(ampliamento intero bene); XX - XX(chiusura con muratura vecchio ingresso principale); 1909 - 1909(realizzazione campana campanile); 1921 - 1921(lapide commemorativa parete laterale); 1931 - 1944(ristrutturazione preesistenze intero bene); 1932 - 1932(modifiche esterni); 1932 - 1944(nuovi serramenti apparato decorativo e arredo intero bene); 1944 - 1944(restauri ristrutturazioni intero bene); 1948 - 1948(lapide commemorativa parete laterale); 1954 - 1954(realizzazione campane campanile); 1956 - 1956(realizzazione pavimento interno); 1968 - 1968(posa monumento e rifacimento intonaco parete laterale); 2014 - 2014(restauri coperture e campanile)
Chiesa di Santo Stefano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santo Stefano <Oncino>
Altre denominazioni
S. Stefano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze franco-piemontesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XVII (preesistenze intero bene)
“testimone del passato storico di Oncino è la chiesa Parrocchiale di S. Stefano che sorge sull'attuale piazza Roma e ne rappresenta il fabbricato di maggior importanza. Fino al 1600 al posto della chiesa si ergeva il palazzo dei Conti Saluzzo di Paesana e di Oncino. Difficile stabilire la sua data di costruzione; le date di cui abbiamo conoscenza sono contraddittorie e testimoniano probabilmente una graduale evoluzione del castello adattato nel tempo ad esigenze di difesa. Il castello aveva il tetto coperto di lose sovrastato da una torre, ampi saloni interni e due orti o giardini attigui. Quando i Conti di Saluzzo trasferirono la loro dimora a Paesana il castello fu abbandonato; furono gli Oncinesi che decisero di costruirvi la nuova Chiesa, dal momento che l'antica Parrocchia del Camposanto vecchio, situata nel luogo ancora oggi denominato “Gèizetto”, era stata rasa al suolo da una valanga. ...” (Associazione “Voù Recordàu”, 2000, p. 5)
1655 (compravendita, preesistenze intero bene)
“...l'atto di compravendita tra il Conte Giacomo di Saluzzo e i rappresentanti della comunità oncinese fu stipulato a Paesana il 17.08.1655...” (Associazione “Voù Recordàu”, 2000, p. 5)
1655 (consacrazione (?) intero bene)
“D.O.M. Questa chiesa ricavata dal palazzo 'Saluzzo' a tal fine venduto il 17 ag. 1655 dal conte di Paesana e Oncino sostituì l'antica Parrocchia del camposanto vecchio fu consacrata il 27 ag. 1655 dal vescovo Carlo Piscina...” (dalla lapide collocata dietro l'altare maggiore – n.d.c.)
1655 (consacrazione (?) intero bene)
“...per trasformare il castello in chiesa vennero abbattuti i muri divisionari dei saloni interni con la conseguente costruzione delle navate. La parrocchia fu consacrata dal Vescovo Carlo Piscina il 27.08.1665...” (Associazione “Voù Recordàu”, 2000, p. 5)
1716 (realizzazione meridiana campanile)
i lavori di restauro della meridiana situata sul prospetto Sud del campanile ne hanno messo in luce la data di realizzazione (28/7/1716) e l'autore della stessa: padre Barreri P. (n.d.c.)
1777 (sopraelevazione e sistemazione orologio campanile)
“...nel 1777 fu terminata la sopraelevazione del campanile con sistemazione dell'orologio” (Associazione “Voù Recordàu”, 2000, p. 5)
1780 (restauri (?) intero bene)
“in archivio v'ha una memoria delle persecuzioni nel 1780 contro Don Rambaudi il quale s'era sacrificato per i restauri della Chiesa e Canonica” (Giordana, 1993, p. 20)
XX (ampliamento intero bene)
a giudicare dalla tecnica costruttiva in cemento armato, la canonica è stata costruita addossata alla chiesa intorno agli anni '60 del '900 (n.d.c.)
XX (chiusura con muratura vecchio ingresso principale)
sulla parete Nord-Ovest è chiaramente visibile all'interno della chiesa la vecchia porta di ingresso, poi tamponata quando è stato alzato il livello della strada che transita immediatamente al suo esterno, denominata "Via delle Alpi" (n.d.c.)
1909 (realizzazione campana campanile)
una delle tre campane, situata in posizione centrale e con ceppo metallico, riporta la data 1909 incisa con il testo “Comune e Parrocchia di Oncino restauraverunt 1909 - Mazzola Achile, Valduggia Novara – Dicatum Beatae Mariae V. sub titulo Bel Faggio Patrono Antonio Iacobo et Luciae” (n.d.c.)
1921 (lapide commemorativa parete laterale)
la lapide commemorativa dedicata ai caduti della prima guerra mondiale è stata posata, come scritto, il XXI Agosto 1921 (dalla lapide collocata all'esterno della parete Nord – n.d.c.)
“Don Luigi Bianco ebbe modo di descrivere nel suo Memoriale l'impostazione degli interni del castello quando, nel ristrutturare la Parrocchia 'tutte le pareti furono scrostate fino alla pietra e si constatò come prima vi dovevano essere quattro grandi saloni i cui muri divisori furono un tempo demoliti per formare la navata della chiesa'” (dal cartello informativo “Orizzonte Monviso” collocato in prossimità dell'ingresso alla chiesa – n.d.c.)
1932 (modifiche esterni)
“1932: durante i lavori di restauri alla Casa Parrocchiale fatti a totali mie spese i maligni sparsero la voce ch'io eseguivo tali lavori coi fondi della Chiesa. Confutai tali voci col dimostrare come non ce ne fossero di fondi (!) quindi... Mormorarono alquanto circa il trasporto oltre l'orto della servitù di passaggio ma poi si calmarono” (Giordana, 1993, p. 20)
“...divenuta squallida pericolante fu restaurata munita di ferree vetrate, banchi nuovi e decorata dal parroco Sac. Luigi Bianco che restaurò altresì la casa parrocchiale e nei giorni del terrore stette tra il vestibolo e l'altare a impetrare da Dio e dagli uomini la salvezza del paese. Trasferito a Villaretto di Bagnolo qui pose il ricordo – che donarono gli amici – perché in perpetuo siano rese grazie a Dio ai benefattori. 1944 (dalla lapide collocata dietro l'altare maggiore – n.d.c.)
1944 (restauri, ristrutturazioni intero bene)
“sono poche le consolazioni che il Sacerdote ha dal suo lavoro in questi posti da parte della popolazione. Ha quelle che riceve da Gesù, in abbondanza secondo la sua pietà. (….) I restauri della Canonica, della Chiesa Parr.le, della Cappella invernale, già Confraternita, della Sacrestia, del Campanile, condotti miracolosamente a termine e con buon risultato, che resero abitabile, sicuro e decente il sacro edifizio, questo m'è stato di grande conforto nel grande sacrifizio compiuto per la Casa di Dio” (Giordana, 1993, p. 14)
1948 (lapide commemorativa parete laterale)
la lapide commemorativa dedicata ai caduti della seconda guerra mondiale è stata posata, come scritto, il 4 novembre 1948 (dalle lapidi collocate sulla parete Nord – n.d.c.)
1954 (realizzazione campane campanile)
due delle tre campane riportano l'anno di realizzazione, il 1954, inciso nell'iscrizione. La prima campana, situata a Ovest e con ceppo metallico, riporta “Amministrazione com.le e Parrocchia di Oncino – Anno Mariano 1954 – Sit Nomen Domini Benedictum” e la seconda, più piccola, dotata di ceppo in legno e collocata a Est, riporta ““Mazzola Achille fu Luigi, Valduggia – Amministrazione comunale e Parrocchia di Oncino – Anno Mariano 1954” – n.d.c.)
1956 (realizzazione pavimento interno)
nel 1956 il Comune dona alla chiesa parrocchiale il pavimento in parquet di legno tutt'oggi presente (dalla lapide posta immediatamente a destra di chi entra nell'edificio – n.d.c.)
1968 (posa monumento e rifacimento intonaco parete laterale)
“sulla facciata laterale della Chiesa parrocchiale di Santo Stefano prospiciente la piazza sorge il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, solennemente inaugurato il 3 novembre 1968. Per l'occasione venne rifatto l'intonaco della suddetta parete della chiesa; l'Associazione Combattenti contribuì alle spese del materiale ed i lavori vennero eseguiti gratuitamente dai sigg. Barreri Carlo (Meniot), Blanchetti Enrico e Peiretti Onorato” (Associazione “Voù Recordàu”, 2000, p. 12)
2014 (restauri coperture e campanile)
vengono restaurate le coperture in lose e ripristinata la tinteggiatura del campanile, con restauro e ripristino della meridiana che sorge sul prospetto Sud (n.d.c.)
Descrizione
Collocato tra i due nuclei che hanno originato il capoluogo comunale di Oncino (denominato borgo "Villa"), l'edificio è situato in posizione centrale rispetto agli altri agglomerati abitativi tradizionali della zona. L'edificio è stato costruito sulle murature di un rustico palazzo nobiliare a seguito di alcune demolizioni, ma al di sotto del pavimento della chiesa vi sono ancora diversi locali la cui architettura denuncia visibilmente diverse stratificazioni storiche (finestre tamponate, locali voltati, ecc.). Addossata al complesso della chiesa è stata costruita in tempi più recenti la casa canonica, che comunica direttamente con gli interni della chiesa tramite una porta situata appena dietro l'altare maggiore. Il campanile è collocato in prossimità dell'angolo Sud-Ovest. L'edificio come oggi si presenta consta di un piccolo portico voltato per l'accesso principale sul fronte Nord (il vecchio accesso principale, chiaramente distinguibile negli interni della chiesa, è stato murato verosimilmente quando hanno alzato la quota altimetrica della via pubblica che transita direttamente all'esterno), di un'aula principale con volta a botte che termina con il presbiterio (innalzato di uno scalino rispetto all'aula) avente abside rettangolare. Lateralmente all'aula principale, in direzione Nord, sono state collocate due vetrate, dalle quali si ha accesso alla cappella laterale avente anch'essa pianta rettangolare. Appena a sinistra , dietro l'altare maggiore c'è una portina che immette nella sacrestia. Tra la porta di ingresso originale e quella oggigiorno utilizzata è collocato il fonte battesimale.
Pianta
navata unica a pianta rettangolare, con cappella laterale alla sinistra di chi osserva l'altare
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell'aula è in listoni di legno e risale al 1956, mentre il pavimento del presbiterio è in piastrelle di cotto a forma esagonale, in mediocri condizioni di conservazione
Struttura
le strutture portanti verticali dell'edificio sono realizzate in murature di pietrame e calce, mentre quelle del campanile, nella porzione più alta si fanno miste con utilizzo anche di laterizio
Coperture
la facciata originale (oggi l'apertura è stata tamponata) evidenzia un tetto a capanna prolungato su cappella laterale e sacrestia da un lato e su casa canonica dall'altro lato; l'orditura è in legno e il manto di copertura in “lose” di pietra locale come da tradizione costruttiva locale.
facciata principale
la vecchia facciata originale (oggi l'apertura è stata tamponata), ha perso funzionalità e aspetto e non sembra presentare elementi di interesse storico-artistico
abside
la parete di fondo presenta pianta rettangolare con la volta della navata unica che si innesta alla sua sommità; addossato alla parete c'è un coro ligneo, di fattura semplice
presbiterio
al presbiterio si accede per mezzo di uno scalino, esso è delimitato da una balaustra (e di quale materiale è fatta la balaustra), a lato del presbiterio, appena dietro l'altare maggiore, c'è la porta per l'accesso alla sacrestia (a Nord) e alla casa canonica (a Sud); la copertura del presbiterio è garantita dalla stessa volta dell'aula della chiesa che prosegue fino alla parete di fondo della chiesa
altare principale
situato al centro del presbiterio, è un altare del tipo “alla romana”, realizzato in muratura e intonaco, decorato a finto marmo, presenta un paliotto di fronte, è dotato di tabernacolo
volte
la navata principale è coperta con volte a botte a sesto ribassato realizzata in pietrame e con lunette in laterizi forati; l'estradosso è decorato a finta architettura; la volta, fin dall'epoca della sua costruzione, è stata dotata di catene metalliche che assorbissero le spinte orizzontali
campanile
addossato in prossimità dello spigolo Sud-Ovest della chiesa, presenta struttura muraria in pietra (parte bassa, forse torre di difesa del palazzo nobiliare antecedente alla chiesa) e mista (parte alta, probabile ampliamento), con due marcate cornici marcapiano, mentre la copertura piramidale è realizzata in “lose” di pietra locale; sul lato Sud è riportata una meridiana
Preesistenze
sia nei piani al di sotto della chiesa, sia nel sottotetto sono visibili elementi architettonici che denunciano le stratificazioni storiche del complesso: arcate tamponate, finestre tamponate, volte in muratura, ecc.
Elementi decorativi
l'impianto decorativo dipinto all'interno della chiesa ricopre la totalità della volta e dei muri perimetrali dell'aula della chiesa; all'esterno le uniche decorazioni sono quelle del portico di ingresso e la già citata meridiana del campanile
portico
il portico di ingresso, situato in prossimità dell'angolo Nord-Est della chiesa, si regge su un pilastro ed è parzialmente addossato alla muratura portante della chiesa, è decorato con semplici decorazioni e ha copertura in “lose” di pietra locale
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
Trattasi di semplice aggiunta di una mensa eucaristica in legno lavorato, collocato sopra una predella lignea mobile quale prolungamento dello scalino più basso alla base dell'altare maggiore in muratura. A fianco dell'altare è stato collocato un semplice leggio metallico. Nessuna autorizzazione è stata richiesta per queste aggiunte