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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Quinzano d'Oglio
Brescia
chiesa
parrocchiale
Santi Faustino e Giovita martiri
Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita
Elementi decorativi; Facciata
balaustre - intervento strutturale (1998); presbiterio - aggiunta arredo (1998)
XV - XV(rifacimento intero bene); XV - XV(restauri intero bene); XV - XV(completamento nucleo centrale); XV - XV(sopraelevazione intero bene); XVI - XVI(restauro intero bene); XVI - XVI(completamento nucleo centrale); XVI - XVI(completamento battistero); XVII - XVII(rifacimento campanile); XVII - XVII(completamento nucleo centrale); XVII - XVIII(ampliamento intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento campanile); XVIII - XIX(restauro esterno); XIX - XIX(restauro intero bene); XIX - XIX(completamento esterno); XIX - XIX(restauro nucleo cenrtrale); XIX - XIX(rifacimento campanile); XIX - XX(ampliamento intero bene); XX - XX(restauro intero bene); XX - XX(completamento nucleo cenrtrale); XX - XX(restauro copertura); XXI - XXI(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Faustino e Giovita Martiri
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Faustino e Giovita Martiri <Quinzano d'Oglio>
Autore (ruolo)
Donegani, Carlo (restauro)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
tardo barocco (restauro)
neoclassico (restauro)
Notizie Storiche

XV  (rifacimento intero bene)

Della chiesa si accenna nel catalogo dei benefici ecclesiastici del 1410. Fu ricostruita nel 1427 perché minacciante rovina.

XV  (restauri intero bene)

Restauri alla chiesa sono segnalati nel 1438 e alla torre nel 1464. Altri restauri vennero promossi nel 1483.

XV  (completamento nucleo centrale)

Nel 1485 venne eretto a spese degli scolari di Giovanni Conti l'altare dedicato a San Nicolò.

XV  (sopraelevazione intero bene)

Da notizie il Nassino che annota come nel 1496 o 1497 la chiesa a spese del Comune venne ingrandita e "alzata e posta sopra li arconi". Lo stesso Nassino sottolinea come, per ordine del duca di Calabria, venne rialzata nel 1483 la torre per offrire un punto di osservazione oltre le mura del castello.

XVI  (restauro intero bene)

La consacrazione della chiesa ebbe luogo il 2 gennaio 1502. Opere di restauro venivano decise il 10 ottobre 1518.

XVI  (completamento nucleo centrale)

Nel 1529 la chiesa venne arricchita di una cappella dedicata a San Pietro martire.

XVI  (completamento battistero)

Gli atti della visita apostolica di San Carlo Borromeo del 29 giugno del 1580 impongono la provvista di un conveniente battistero e lo spostamento dall'altare di San Nicolò del corpo del poeta G. F. Conti. I limitati provvedimenti del visitatore, tranne che per la torre campanaria trovata in rovina, fanno supporre che la chiesa fosse in buone condizioni.

XVII  (rifacimento campanile)

Dal 1604 al 1607 venne ricostruita la torre campanaria.

XVII  (completamento nucleo centrale)

Nel 1623 veniva eretto il nuovo battistero.

XVII - XVIII (ampliamento intero bene)

Nel 1669, sotto il parrocchiato di don Giovanni Cappello, fu costruita la navata meridionale della chiesa, alla quale venne aggiunta nel 1671 la navata settentrionale e nel 1682 la sagrestia nuova. Nel 1730 venne aggiunta una nuova campata.

XVIII  (rifacimento campanile)

Nel 1786 venne venne riparata la parte superiore della torre che era stata distrutta da un incendio, nel 1787 venne provvista di un nuovo concerto di campane.

XVIII - XIX (restauro esterno)

Nel 1752, 1774, 1820 venivano compiuti i lavori di conservazione della facciata.

XIX  (restauro intero bene)

Più massicci gli interventi eseguiti tra il 1801 e il 1802 quando vennero rinnovati, con l'intervento oltretutto dell'arch. Carlo Donegani, dello scultore salterio, etc., la soasa dell'altare maggiore, l'altare di San Nicolò e restaurate e indorate cornici, ritinteggiata la chiesa.

XIX  (completamento esterno)

Opere alla facciata vennero compiute nel 1896. Luigi Gamba di Rezzato rifece in marmo di Botticino il basamento in pietra.

XIX  (restauro nucleo cenrtrale)

Opere di abbellimento dei finestroni, finestre e vetrata della facciata vennero eseguite tra il 1889 e il 1891. Nel 1891 venne rinnovato il pavimento e costruita la bussola della porta maggiore.

XIX  (rifacimento campanile)

Nel 1898 venne rifatta la cuspide della torre campanaria, alzandola di due metri e facendola in muratura con la punta di legno e coperta di rame.

XIX - XX (ampliamento intero bene)

Nel 1829, su disegno dell'ing. Giuseppe Gandaglia, vennero aggiunti nuovi ambienti sul lato orientale della torre, completati solo nel 1928.

XX  (restauro intero bene)

Interventi di restauro sono stati eseguiti nel 1998.

XX  (completamento nucleo cenrtrale)

Sotto la guida del parroco don Giulio Donati furono eseguite, tra il 1929 e il 1930, le lavorazioni per la decorazione interna della parrocchiale.

XX  (restauro copertura)

Durante gli anni '50 si compirono lavori di sistemazione del tetto da parte della ditta geom. Battista Cherubini di Calcinato che presentava il consuntivo delle spese il 20 gennaio 1956.

XXI  (restauro intero bene)

Tra il 2000 e il 2012 sono stati eseguiti interventi di restauro al campanile e alla chiesa.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita si trova nel centro abitato di Quinzano d'Oglio, nella Bassa Occidentale bresciana. Si tratta di un edificio tardo rinascimentale costruito sul luogo dell'antica chiesa del Castello. L'edificio, a pianta rettangolare, è orientato a ovest. La facciata, della prima metà del Settecento, è scandita da lesene composite e divisa a due registri da un cornicione marcapiano ad andamento spezzato e sagomato. L'ordine inferiore chiude le tre navate, mentre quello superiore si innalza sopra il corpo della chiesa dando slancio verticale al fronte della stessa. Lo spazio così creato è compensato da modiglioni a rinfianco, da acroteri piramidali e da grandi vasi marmorei fioriti. Sul lato destro dell'abside si innalza la possente torre campanaria: gigantesco pilastro a pianta quadrata cimato da un padiglione con aperture a bifora. L'interno si presenta suddiviso in tre navate, separate da pilastri cruciformi che reggono gli archi a tutto sesto a sei campate. La copertura della grande navate centrale è a botte, ritmata da membrature. Le navate laterali hanno volte a crociera.
Elementi decorativi
Le opere decorative in stucco sono costituite da grandi lesene corinzie che abbellendo i pilastri della navata maggiore reggono una trabeazione a fregi ed un cornicione a mensole. I lesenotti dei sottarchi sono invece decorati da capitelli ionici a volute trasverse da cui appendono festoni fioriti.
Facciata
La chiesa è coronata da una facciata della prima metà del Settecento. Le superfici sono scandite su due registri da un cornicione marcapiano ad andamento spezzato e sagomato. Il registro inferiore chiude le tre navate, mentre quello superiore si innalza sopra il corpo della chiesa dando slancio verticale al fronte della stessa. Lo spazio così creato è compensato da modiglioni a rinfianco, da acroteri piramidali e da grandi vasi marmorei fioriti. Le superfici sono movimentate da paraste di ordine corinzio, tra le quali si aprono nicchie, privi di statue. Ulteriore movenza alla facciata è data dalla sagomatura dei fianchi e del corpo di mezzo, che sporgendo sembra essere un invito all'ingresso; questo è segnato da un artistico portale in marmo di Botticino dalla semplice struttura architravata coronata da un timpano ricurvo e ribassato. I portali laterali, anch'essi architravati sono invece conclusi da un timpano classico, triangolare. Una finestra trilobata si apre nell'ordine superiore coronato, ancora una volta, a un frontone ricurvo e ribassato sul quale si innestano le statue del Redentore e dei Patroni di fattura settecentesca.
Adeguamento liturgico

balaustre - intervento strutturale (1998)
Rimozione delle balaustre marmoree nel 1998.
presbiterio - aggiunta arredo (1998)
Il presbiterio presenta l'altare maggiore nella sua posizione originaria. E' stata aggiunta, nel 1998 reimpiegando le balaustre marmoree della parrocchiale, una mensa eucaristica rivolta al popolo.
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