chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Polonghera Torino chiesa sussidiaria Beata Vergine del Pilone Parrocchia di San Pietro in Vincoli facciata ; pianta; struttura; esterni; copertura; campanile; pavimentazione; arredi; apparato pittorico; presbiterio presbiterio - aggiunta arredo (1969) XV - XV(preesistenza carattere generale); XVII - 1664(preesistenza carattere generale); 1713 - 1717(costruzione intero bene); 1741 - 1750(restauro cupola); 1758 - 1794(costruzione campanile e altare maggiore); 1863 - 1864(decorazione interno); 1899 - 1900(rifacimento organo e pavimentazione); 1934 - 1939(ristrutturazioni interno); 1947 - 1947(restauro facciata); 1995 - 1995(restauro e manutenzione tetto e campanile); 2004 - 2013(restauro decorazione interna)
Santuario della Beata Vergine del Pilone
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario della Beata Vergine del Pilone <Polonghera>
Ambito culturale (ruolo)
architettura rurale (preesistenza)
tardobarocco (costruzione)
Notizie Storiche
XV (preesistenza carattere generale)
Un pilone votivo con affrescata l'effigie della Beata Vergine, luogo di adunanza delle preghiere di contadini e viandanti, è documentato dall'inizio del XV secolo, sul sentiero fuori Polonghera oltre il torrente Varaita.
XVII - 1664 (preesistenza carattere generale)
A inizio Seicento la parte inferiore del pilone risulta danneggiata dall'umidità, il Comune decide di restaurarlo e costruirgli intorno una cappella per proteggerlo. Nel 1664 la cappella viene descritta nella visita pastorale di Mons. Michele Beyamo Arcivescovo di Torino. Sono documentati gli affreschi di San Rocco e Gesù Crocifisso sui lati del pilone e di San Severiano, patrono di Polonghera, nella parte posteriore.
1713 - 1717 (costruzione intero bene)
Nel 1713 una malattia epidemica del bestiame decima i capi bovini; gli abitanti di Polonghera fanno voto alla Madonna del pilone di erigere un Santuario se i loro capi fossero rimasti immuni. L'epidemia colpisce gli animali dei polongheresi in minima parte, così il 7 settembre 1714 il Consiglio Comunale decide di dar corpo al voto espresso e partecipare alle spese di costruzione insieme alle elemosine dei capifamiglia. Il progetto del nuovo Santuario viene redatto da un architetto torinese il cui nome non è citato nelle fonti documentarie. La costruzione risulta terminata nel 1717.
1741 - 1750 (restauro cupola)
Nel 1741 vengono eseguiti degli aggiustamenti strutturali alla cupola pericolante. Dal 1745 si inizia a tenere il libro degli Ordinati relativi all'amministrazione del Santuario, nel 1750 risultano ultimati i due altari laterali.
1758 - 1794 (costruzione campanile e altare maggiore)
Nel 1758 viene innalzato il campanile. Nel 1794 viene interamente ricostruito l'altare maggiore con una spesa complessiva di 1334 lire.
1863 - 1864 (decorazione interno)
La decorazione interna, consistente nei fregi architettonici e nei gruppi figurati di cupola e cupolino, viene eseguita dal 1863 al 1864 dal pittore Vittorio Fagnani di Torino.
1899 - 1900 (rifacimento organo e pavimentazione)
Nel 1899 a spese del Sig. Domenico Marengo, farmacista, vengono installati un nuovo organo, a sostituzione di quello più antico inservibile, e una nuova pavimentazione in tutto l'edificio.
1934 - 1939 (ristrutturazioni interno)
Tra 1934 e 1939 viene ingrandita la cantoria in controfacciata, vengono rimosse le cancellate che chiudevano gli altari laterali e sostituite da balaustre in legno e vengono rifatti l'altare di Sant'Anna, il pulpito e le vetrate.
1947 (restauro facciata)
Lavori di restauro e ritinteggiatura della facciata. Rimozione del pulpito dall'aula liturgica.
1995 (restauro e manutenzione tetto e campanile)
Lavori di restauro e manutenzione staordinaria della copertura del tetto e del campanile.
2004 - 2013 (restauro decorazione interna)
Lavori di restauro dell'apprato pittorico di tamburo, cupola e lanterna.
Descrizione
Il Santuario della Beata Vergine del Pilone si trova lungo la strada asfaltata che dall'abitato di Polonghera dirige nelle campagne a sud, oltre il torrente Varaita. L'edificio, libero su tutti i lati, sorge con orientamento est-ovest preceduto da un sagrato semicircolare lastricato in sampietrini e delimitato da una fila di gelsi. La chiesa è sorta a inizio Settecento intorno al pilone con l'effigie mariana ancora conservato sull'altare maggiore. L'esterno è caratterizzato dal tiburio e da un alto e snello campanile. La facciata in muratura intonacata e tinteggiata è a ordini sovrapposti e conclusa da un timpano triangolare. L'interno in muratura intonacata ha pianta ottagonale con due cappelle laterali e presbiterio quadrato con deambulatorio, l'aula liturgica è coperta dalla cupola affrescata su tamburo ottagonale. Vi sono conservati preziosi arredi marmorei e una collezione di ex voto. Il Santuario è aperto tutti i giorni, viene celebrato il Rosario tutte le domeniche e le messe nel mese di maggio. Il monitoraggio e i lavori di manutenzione ordinaria, a cura dell'Associazione Amici del Santuario, determinano il buono stato di conservazione.
facciata
Facciata in muratura intonacata con fronte a ordini sovrapposti, concluso da un timpano triangolare. Gli ordini sono divisi da una trabeazione modanata impostata su quattro paraste lisce. Al centro si apre il portale d'ingresso, con porta in legno a due battenti, definito da una cornice ad angoli curvi e sormontato dall'affresco di uno stemma. Nel registro superiore, in asse al portale, si apre una finestra rettangolare, riquadrata da una cornice con mensole, volute e un piccolo timpano curvilineo. Sopra al timpano sommitale si trovano due fiaccole in terracotta e una croce in ferro battuto. Le finiture sono ad intonaco liscio tinteggiato di tre tonalità: ocra chiaro, rosa e rosa antico, alternate nelle parti di fondo e nelle sporgenze.
pianta
La pianta si sviluppa longitudinalmente in un'aula unica ottagonale, preceduta da un vano di ingresso rettangolare e affiancata da una cappella rettangolare per lato. Il presbiterio ha pianta quadrata ed è circondato su tre lati da un deambulatorio.
struttura
Struttura in muratura intonacata. L'aula è coperta da un'alta cupola su tamburo ottagonale, impostato su un cornicione continuo ispezionabile; il presbiterio è coperto da una calotta circolare ribassata. Il deambulatorio, aperto sul presbiterio da arcate, è coperto da volte a vela. Nella parte alta della parete di fondo delle cappelle laterali si apre una finestra rettangolare per lato e nel tamburo quattro finestre curvilinee.
esterni
I prospetti laterali sono in muratura a vista. Il tiburio ottagonale, pure in muratura, è diviso orizzontalmente in due registri da una cornice su peducci. Nel registro inferiore si aprono quattro finestre curvilinee, in quello superiore otto oculi. La lanterna sommitale, circolare, è intonacata e tinteggiata in arancione.
copertura
Copertura a falde su struttura lignea con manto in coppi.
campanile
L'alto campanile a base quadrata si innalza a sinistra del tiburio. E' in muratura intonacata, tinteggiata con le stesse tonalità della facciata e diviso orizzontalmente in tre livelli da cornici marcapiano aggettanti. La cella campanaria è aperta su ogni lato da una bifora con orologio, definita agli angoli da colonne. La sommità è uno slanciato bulbo con copertura in lamiera.
pavimentazione
Pavimentazione di piastrelline in finto marmo bianco, grigio e nero a taglio regolare, disposte a formare intrecci geometrici.
arredi
Sono presenti quattro file di banchi disposti longitudinalmente, inginocchiatoi, l'organo nella cantoria sopra l'ingresso e altari in marmi policromi con tele e sculture.
apparato pittorico
L'apparato pittorico si dispiega su tutte le superfici voltate. Nei riquadri del tamburo sono affrescate quattro scene della vita di Maria e nella cupola l'Assunta in Gloria con Angeli e la Trinità, opera di Vittorio Fagnani del 1863. Nella calotta presbiteriale è raffigurata la cacciata dei progenitori con l'Immacolata che intercede presso Dio e nei sottostanti pennacchi i profeti Isaia, Geremia, Ezechiele, e Samuele. Le lesene e gli sguanci sono decorati a finti marmi.
presbiterio
Il presbiterio storico si trova nell'area quadrata al fondo dell'aula liturgica dalla quale è separato dal rialzo di un gradino e dalla balaustra. L'altare maggiore marmoreo si trova leggermente staccato dalle arcate del deambulatorio, ha il tabernacolo centrale sormontato dall'antico affresco del pilone entro una struttura semicircolare con sei colonne reggenti una trabeazione coronata da statue di angeli, fiaccole e corone.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1969)
Il presbiterio attuale si trova al fondo dell'aula liturgica, separato dal rialzo di un gradino e dalla balaustra. Sono stati aggiunti una mensa d'altare in marmo, isolata al centro dell'area e un leggio, sorretto da una testa di putto, sulla balaustra destra a fare da ambone.