Notizie Storiche |
XII - 1461 (preesistenze intero bene)
Dell’antica chiesa rimane visibile la parte inferiore del campanile, le altre parti furono incorporate nella nuova costruzione. La chiesa serviva anche alle adunanze consigliari e della Valle. La chiesa costruita nel sec. XII durò fino al 1455, quando venne chiusa, riparata, e, assai probabilmente ampliata e riaperta al culto, il 13 ottobre 1461. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
XII - 1570 (preesistenze intero bene)
Fu eretta nella seconda metà del secolo XII, e servì alle due Parrocchie già esistenti di San Ponzio e Sant’Andrea. Fu officiata dai due Pievani contemporaneamente, ciascuno per la sua popolazione, fino al 1570, quando, distaccate da Dronero prima la parrocchia di Cartignano, poi quella di Tetti, di Pratavecchia e della bassa di Roccabruna, le due parrocchie furono unite in una sola, col titolo dei Ss. Andrea e Ponzio e con la qualifica di Parrocchia Maggiore. Di quell’antica chiesa non restano vestigia. Ne parla il Manuel (delle antiche terre di Ripoli e Sorzana, pag. 17) riferendo che l’Abate Ceaglio aveva ancora potuto riconoscere l’orientamento e le misure. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1455 - 1461 (ricostruzione intero bene)
Importanti lavori vennero realizzati tra il 1455 ed il 1461, probabilmente gran parte a spese della Comunità, di queste certamente il portale in pietra. Così come testimonia il contratto, redatto dal Notaio Giacomo Resplendino, in data 2 giugno 1455, tra gli scalpellini fratelli Stefano, Costanzo e Maurizio Zabreri e i Sindaci della Comunità, intervenendovi anche Ioaneto Caroli, Pievano di Sant’Andrea. La chiesa aperta nel 1455 aveva i pilastri e i costoloni a mattoni scoperti, il pavimento era in mattoni, costellato di tombe, quasi certamente era più basso, ed aveva molti altari; terminata nel 1461, sostanzialmente è l’attuale tranne alcune aggiunte che vengono di seguito illustrate. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1631 (restauro intero bene)
Dopo la peste del 1631 per disinfezione fu intonacata e imbiancata. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1643 (descrizione intero bene)
Nel 1643 in occasione della visita pastorale di Mons. Francesco Agostino Della Chiesa viene annotata la gran quantità di altari, una quindicina, e la presenza di ben 28 sepolcri. Il pavimento della chiesa risulta rovinato in più punti. Il fonte battesimale è situato all’ingresso della chiesa, sulla destra, vicino alla prima colonna. La sacrestia si trova sotto il campanile vicino alla porta della chiesa verso il cimitero, non adeguata alle esigenze dei celebranti; il visitatore ne ordina quindi la costruzione di una nuova in un altro luogo più comodo e in dimensioni maggiori. (Gisolo, Marchiò Rosso, 2012, pp. 174-184)
1694 (ricostruzione altare maggiore)
Nel 1694 fu eretto l’attuale Altar Maggiore. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1722 (costruzione copola )
La cupola ricavata all’interno del tiburio che sovrasta l’altar maggiore venne realizzata tra il 1722 su progetto dell’architetto Francesco Gallo con affreschi da parte di Carlo Innocenzo Pozzo. (Raviolo, 1947, pp. 3-4).
1722 - 1724 (costruzione cappelle laterali)
Negli anni seguenti alla realizzazione del tiburio vennero aggiunte le Cappelle del Suffragio e del Cristo. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1782 - 1784 (costruzione sacrestia)
La sacrestia fu realizzata tra il 1782 ed il 1784 su progetto dell’ingegnere Castelli. (Raviolo, 1959, pp. 4-8)
1876 (costruzione cappella )
Nel 1876 venne realizzata la Cappella del Sacro Cuore. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1882 (restauro facciata ed interni)
Nel 1882 fu sistemata la facciata com’è attualmente dandole aria e luce con la piazzetta verso il Maira. Negli stessi anni furono dorati i capitelli dei pilastri della navata centrale ed eretto l’altare di S. Giuseppe. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1886 - 1869 (restauro intero bene)
Negli anni 1886-87 furono eseguiti importanti lavori di restauro, come risulta da documenti contenuti presso l’archivio parrocchiale, che interessarono: il tetto, le fasce in cotto che coronano i prospetti esterni, la formazione di un nuovo pavimento in pietra di Luserna, la decorazione interna della chiesa; a questo intervento è da ascrivere “la formazione delle stelle di oro fino”, la formazione dei nuovi capitelli ai pilastri che scandiscono le navate, nuove finestre e nuova porta “dei morti” con relativi lavori di: ferramenta, in pietra lavorata e vetri . Contemporaneamente vennero rimosse tutte le lapidi, aboliti parecchi altari. Inoltre vennero eseguiti lavori di indoratura degli stucchi e cornici della cupola dell’altar maggiore e lavori di manutenzione all’organo. (Dronero, Archivio Parrocchiale SS. Andrea e Ponzio, cartella non inventariata, 1869)
1946 (restauro altare maggiore)
Nel 1946 fu collocato il Tabernacolo aprendovi una piccola mensa verso il coro. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1947 (restauro tribuna)
Nel 1947 fu costruita la nuova orchestra, dono della famiglia Marchiò, in memoria del padre morto in Germania. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1955 - 1956 (restauro coperture e cappelle)
Negli anni 1955-56 furono tutti ripassati e in parte sostituiti i tetti della Chiesa e della Casa Canonica e ripulite le Cappelle del Cristo e del Sacro Cuore e la Sacrestia. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1957 (restauro campanile e pavimenti)
Nel 1957 fu riparato il campanile, particolarmente la cuspide, sostituendo tutti i mattoni guasti, turando le falle e le incrinature e riaprendo tutte le bifore. Nel medesimo anno fu sostituito il pavimento in cotto della Cappella del Suffragio con un pavimento in quarzite di Sanfront e fu sostituito il pavimento in cotto sotto i banchi col pavimento in legno. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1959 (restauro intero bene)
Nel 1959 fu rinnovato il pavimento in marmo alla Cappella del Sacro Cuore, venne riveduto e riparato in più punti tutto il pavimento in ardesia e venne pure restaurato il pilastro presso l’altare di S. Giuseppe, che presentava crepe preoccupanti; questa spesa fu rimborsata alla Chiesa dal Comune. Contemporaneamente vennero pure collocati tutti i nuovi banchi, dono del compianto Sig. Alessandro Savio, il cui stemma è stato perciò intarsiato sul pannello centrale del primo banco in testata. Per dar spazio ai banchi, vennero tolti gli altari di Sant’Antonio e San Giovanni e la Chiesa acquistò respiro e grandiosità. Ancora nello stesso anno furono pure procurati vari paramenti nuovi tra cui un paramentale completo di broccato, seta e oro, un ampio tappeto per l’Altare maggiore e vari oggetti per il culto. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1961 (restauro intero bene)
Nel 1961 vennero collocate le nuove vetrate. L’antico pavimento del coro, in mattoni, fu sostituito in quarzite di Barge, vennero collocati otto lampadari di cristallo di Boemia . Vennero forniti i banchi istoriati per completare la fornitura intorno all’Altare maggiore e un grosso armadio intarsiato per custodire i paramenti. (Raviolo, 1962, pp. 2-4)
1963 (restauro facciata)
Nel 1963 vennero sostituite le quattro cuspidi decorative che coronano la facciata realizzate, su disegno delle antiche, con pietra di Millesimo. (Raviolo, 1963, pp. 19-20)
1967 (restauro pavimenti, impianti)
Nel 1967 è stato rinnovato il pavimento della cappella del Cristo, risanate parte delle pareti perimetrali ed eseguita una revisione dell’impianto elettrico. (Raviolo, 1967, p. 2)
1994 (lavori di manutenzione impianti)
Nel 1994 si realizzarono lavori per il nuovo impianto di illuminazione della chiesa, con adeguamento parziale dell’impianto elettrico (n.d.c.)
1996 (lavori di manutenzione impianti)
Nel 1996 si realizzarono lavori per l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento della chiesa (n.d.c.)
1996 - 1997 (restauro facciata)
Tra gli anni 1996-1997 venne restaurata la facciata (n.d.c.)
2014 (nuovo impianto impianti)
Nel 2014 è stato installato un nuovo impianto antifurto (n.d.c.)
2015 - 2017 (restauro intero bene)
Tra il 2015 ed il 2017 sono stati eseguiti lavori alle coperture della chiesa e della casa canonica, in particolare il restauro/sostituzione della grande orditura, sostituzione della piccola orditura e della lattoneria, rifacimento del manto di copertura. Contestualmente sono state restaurate: la cupola del tiburio e le pareti perimetrali esterne della chiesa. (n.d.c.) |
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