chiese italiane
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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Tetti
Dronero
Saluzzo
chiesa
parrocchiale
San Michele
Parrocchia di S. Michele e S. Margherita
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; Facciata principale; Abside; Presbiterio; Altare principale; Altari secondari; Volte; Torre campanaria; Elementi decorativi; Portale
altare - aggiunta arredo (Fine anni ‘90 del 900)
1503 - 1503(atto abitanti per ottenere erezione in parrocchia carattere generale); 1505 - 1505(erezione in parrocchia carattere generale); 1600? - 1600?(possibili danneggiamenti intero bene); 1628 - 1628(descrizione preesistenze \ intero bene); 1628 - 1628(descrizione preesistenze \ finestre); 1628 - 1628(descrizione preesistenze \ altari); 1628 - 1628(descrizione preesistenze \ sacrestia); 1628 - 1628(descrizione preesistenze \ campanile); 1634 - 1634(costruzione preesistenze \ altare san rocco); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ altare); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ fonte battesimale); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ altare del rosario); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ intero bene); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ porte della chiesa); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ finestre); 1643 - 1643(descrizione condizioni dell’edificio preesistenze \ intero bene); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ campanile); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ sacrestia); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ cimitero); 1643 - 1643(descrizione preesistenze \ casa parrocchiale); 1696 - 1735(ricostruzione intero bene); 1797 - 1797(realizzazione altare del Rosario); 1835 - 1835(realizzazione altare ss. Rocco e Sebastiano); 1870 - 1870(realizzazione altare maggiore); 1890 - 1890(collocazione organo); 1905 - 1905(realizzazione dipinti decorazione interna); 1954 - 1954(decorazione facciata principale); 1955 - 1960(sostituzione pavimenti); 1978 - 1978(unione con la parrocchia di S. Margherita carattere generale); 1980 - 1990(restauro coperture); 1997 - 1997(restauro facciata); 1997 - 1999(restauro organo); 2001 - 2001(restauro cappelle laterali); 2004 - 2004(manutenzione copertura); 2004 - 2004(restauro decorazioni interne)
Chiesa di San Michele
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele <Tetti, Dronero>
Ambito culturale (ruolo)
barocco piemontese (costruzione)
Notizie Storiche

1503  (atto abitanti per ottenere erezione in parrocchia carattere generale)

Con atto del 3 febbraio 1503 gli abitanti della borgata dei Tetti, onde ottenere che questa fosse eretta in parrocchia separata da quella di S. Ponzio, si obbligavano a costituirle un patrimonio del valore di cinquecento fiorini in beni stabili. (Manuel di San Giovanni, 1868, p.238 vol. I)

1505  (erezione in parrocchia carattere generale)

Da una lapide al fondo della navata sinistra si evince che l’erezione a parrocchia risale al 26 aprile 1505. (n.d.c.)

1600?  (possibili danneggiamenti intero bene)

L’antica chiesa viene devastata e bruciata dagli ugonotti a neanche un secolo dall’erezione a parrocchia. (Bollettino Parrocchiale)

1628  (descrizione preesistenze \ intero bene)

Il vescovo Giacobino Marenco in visita (26 sett. 1628) trova la chiesa ad unica navata, con volta che nel mezzo minaccia rovinare, così l’ultima parte verso la porta. Le pareti sono imbiancate, il pavimento è coperto di laterizi. (Ansaldi, 1968, p. 117)

1628  (descrizione preesistenze \ finestre)

Dalla visita del Vescovo Marenco sappiamo che era illuminata da una rotonda finestra in fronte, da piccole quattro laterali, ed a metà si trovano due sepolcri chiusi da lastroni di pietra. (Ansaldi, 1968, p. 117)

1628  (descrizione preesistenze \ altari)

Dalla visita del Vescovo Marenco: ha tre altari, il maggiore con tre tovaglie, 6 candelabri in legno, contraltare in tela dipinta, la mensa in legno, in pietra il tabernacolo. (Ansaldi, 1968, p. 117)

1628  (descrizione preesistenze \ sacrestia)

Dalla visita del Vescovo Marenco: la sacrestia a destra dell’entrata è assai oscura, e le suppellettili miserabili. (Ansaldi, 1968, p. 117)

1628  (descrizione preesistenze \ campanile)

Dalla visita del Vescovo Marenco: dal piccolo campanile a forma di finestra pendono due campane. (Ansaldi, 1968, p. 117)

1634  (costruzione preesistenze \ altare san rocco)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Vicino alla porta laterale è situato l’altare di San Rocco costruito nell’anno 1634 con le elemosine dei pii fedeli. […] Per icona ha dipinto sul muro un affresco con l’immagine della B. M. V. e dei Santi Sebastiano e Rocco. ” (Gisolo et al., 2012, p. 263)

1643  (descrizione preesistenze \ altare)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Il tabernacolo era in pietra, lo sportello in legno grezzo.[…] Per icona c’è un dipinto di San Michele Arcangelo affrescato sul muro […] Sopra l’altare è teso un baldacchino[…] All’altare si accede salendo due gradini, uno in pietra, l’altro in mattoni, rotto ad entrambi gli angoli. ”. (Gisolo et al., 2012, p. 260)

1643  (descrizione preesistenze \ fonte battesimale)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “A destra entrando dalla porta maggiore è situato il fonte battesimale, in pietra, senza alcun divisorio al centro, senza protezione di piramide di legno”. (Gisolo et al., 2012, p. 263)

1643  (descrizione preesistenze \ altare del rosario)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “A destra entrando in chiesa dalla porta maggiore si trova l’altare del Santissimo Rosario presso il quale è istituita la Compagnia del Santissimo Rosario dall’anno 1635. [...] L’altare è in laterizio con mensa in pietra. […] Sopra di esso ci sono la croce con il Crocefisso e quattro candelabri in legno.” (Gisolo et al., 2012, p. 264)

1643  (descrizione preesistenze \ intero bene)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “La chiesa è abbastanza capiente di fedeli; è costituita da una sola navata, articolata in tre crociere delle quali due sono affrescate. L’altare è addossato al muro. La chiesa ha tre porte.” (Gisolo et al., 2012, p. 265)

1643  (descrizione preesistenze \ porte della chiesa)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “La chiesa ha tre porte: la maggiore, a due battenti, con chiave e serratura, abbastanza sicura; delle due laterali una dà sulla casa parrocchiale ed è molto robusta; l’altra dà verso la strada e attualmente non viene aperta.” (Gisolo et al., 2012, p. 265)

1643  (descrizione preesistenze \ finestre)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “La chiesa ha cinque finestre: quattro con inferriate e telai in legno, mentre quella rotonda collocata sopra la porta maggiore ha soltanto un telaio in legno.” (Gisolo et al., 2012, p. 266)

1643  (descrizione condizioni dell’edificio preesistenze \ intero bene)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Nella chiesa ci sono tre sepolcri le cui lastre di copertura si adattano abbastanza bene al documento; le crociere affrescate della volta presentano molte crepe e il muro della finestra rotonda fino all’architrave della porta maggiore presenta anch’esso una crepa. Il pavimento vicino all’altare di S. Rocco, dal lato del vangelo, è rovinato, come anche in prossimità della porta laterale che dà sulla strada. Parimenti vicino all’altare del Rosario e in diversi altri punti è sconnesso.” (Gisolo et al., 2012, p. 266)

1643  (descrizione preesistenze \ campanile)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Sul tetto della chiesa sono collocate due campane appese a delle colonne tra loro collegate e coperte; le loro corde pendono fuori della chiesa. (Gisolo et al., 2012, p. 266)

1643  (descrizione preesistenze \ sacrestia)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Vicino alla porta maggiore a destra è ricavata una piccola sacrestia a volta con una finestra dotata di inferriata.” (Gisolo et al., 2012, p. 267)

1643  (descrizione preesistenze \ cimitero)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “Dalla citata porta laterale che dà sulla casa parrocchiale si entra nel cimitero che è cinto da ogni parte da muri, fatta eccezione per un settore dove le pietre hanno incominciato a staccarsi: lì si è incominciato a praticare anche un passaggio.” (Gisolo et al., 2012, p. 267)

1643  (descrizione preesistenze \ casa parrocchiale)

Dalla relazione del vescovo Della Chiesa: “A questa chiesa è attigua la casa parrocchiale che nella parte superiore ha due camere alle quali si accede tramite una scala di pietra; la prima […] con tetto a vista coperto di ardesie. […] Nella parte inferiore di questa casa c’è un magazzino a volta. (Gisolo et al., 2012, p. 267)

1696 - 1735 (ricostruzione intero bene)

L’attuale costruzione può senza dubbio essere datata tra la fine del ‘600 ed inizio ‘700, al tempo del pievano don Giovanni Michele Nazari (1696 – 1735). (Bollettino Parrocchiale)

1797  (realizzazione altare del Rosario)

Nel 1797 il priore Antonio Gallian fa realizzare l’altare del S. Rosario: in legno dorato con la statua della Madonna con Bambino rivestita d’oro e argento e la policroma serie dei quindici misteri. (Bollettino Parrocchiale)

1835  (realizzazione altare ss. Rocco e Sebastiano)

Una scritta nel cartiglio al di sopra del primo altare verso il presbiterio della navata di sinistra recita:”Gli abitanti dei tetti con animo riconoscente per grazia ricevuta nell’imperversare del colera questo altare ai ss. Rocco e Sebastiano dedicarono nell’anno del Signore 1835”. (n.d.c.)

1870  (realizzazione altare maggiore)

La realizzazione dell’altare maggiore risale al 1870, ad opera del luganese F. Farretti. (Bollettino Parrocchiale)

1890  (collocazione organo)

Al 1890 risale la collocazione dell’organo, strumento della famiglia organara Vittino di Centallo. (Bollettino Parrocchiale)

1905  (realizzazione dipinti decorazione interna)

Il priore Giovanni Battista Conte fa eseguire le decorazioni ed i dipinti interni della chiesa, affidando i lavori al pittore F. Agnesotti. (Bollettino Parrocchiale)

1954  (decorazione facciata principale)

Il pittore Agnesotti realizza l’affresco centrale della facciata raffigurante l’Arcangelo S. Michele. (n.d.c.)

1955 - 1960 (sostituzione pavimenti)

Il priore Egidio Rinaudo fece realizzare la nuova pavimentazione del presbiterio e la corsia centrale della navata principale. (Bollettino Parrocchiale)

1978  (unione con la parrocchia di S. Margherita carattere generale)

La parrocchia di S. Margherita di Moschieres viene unita a quella di S. Michele.

1980 - 1990 (restauro coperture)

Si eseguono lavori di restauro delle coperture delle navate laterali e della sacrestia. (Bollettino Parrocchiale)

1997  (restauro facciata)

Da un’iscrizione in facciata si apprende che la facciata è stata restaurata dal pittore G. B. Barale nel 1997. (n.d.c.)

1997 - 1999 (restauro organo)

Alla fine degli anni ‘90 del XX secolo risale il restauro dell’organo a canne. (notizia appresa dalla massara)

2001  (restauro cappelle laterali)

Lavori di restauro alle quattro cappelle della chiesa. (Bollettino Parrocchiale)

2004  (manutenzione copertura)

Nel 2004 sono stati eseguiti lavori di manutenzione al tetto, con il ripasso della parte in lose e la realizzazione della copertura in tegole cementizie. (notizia appresa dalla massara)

2004  (restauro decorazioni interne)

Lavori di restauro pittorico ai dipinti dell’abside, del presbiterio e della navata centrale, pulitura degli stucchi dell’altare maggiore e dei capitelli dorati delle colonne. (Bollettino Parrocchiale)
Descrizione

L’edificio sorge nell’abitato della frazione Tetti, direttamente affacciato sulla via principale che l’attraversa; non è presente alcun sagrato. La facciata principale, rivolta a nord, ha il classico aspetto a salienti denunciante le tre navate dell’interno; sono presenti oltre all’ingresso centrale, due porte disposte una per lato, che però risultano murate internamente. Il campanile sorge nell’angolo posteriore destro dell’edificio, elevandosi direttamente dal terreno. Si entra in chiesa superando i tre gradini del portale principale, in alternativa è possibile utilizzare una porta sul fianco sinistro, che prospetta su una via interna della frazione. L’interno presenta una navata principale terminante con abside semicircolare, e due absidi minori con absidi piatte.
Pianta
Schema longitudinale a tre navate con direzione nord (ingresso) sud (presbiterio).
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento risulta tutto in cementine quadrate (grige e nere) disposte a scacchiera, ad eccezione della parte centrale dove si forma una passatoia sempre con il medesimo materiale, ma con mattonelle esagonali, nei colori del giallo, rosso e bianco, o ancora nel presbiterio dove i colori sono nero, rosso e bianco.
Struttura
Muratura mista in laterizi e pietrame.
Coperture
Tetto a capanna, orditura in legno, manto di copertura in lose sulla navata centrale, in tegole di cemento sulle laterali. Copertura del campanile in lamiera di acciaio inox. Lattoneria in parte in lamiera di rame ed in parte in inox.
Facciata principale
La facciata principale, intonacata, è rivolta a nord. L’andamento a salienti denuncia la presenza delle tre navate, scandite da quattro lesene. Tutto il prospetto risulta decorato, in particolare la parte centrale nel registro basso presenta un bugnato, mentre le lesene sono decorate a finto marmo. Sono presenti tre porte, di cui solo quella centrale immette in chiesa, essendo le altre tamponate internamente. Il portale è costituito da lesene e timpano, ed è sormontato da un dipinto a firma Francesco Agnesotti 1954 oltre il quale si apre una finestra circolare posta in uno sfondato quadrilobato. Le porte laterali, incorniciate da lesene, sottostanno a finestre quadrilobate al di sopra delle quali sono presenti riquadri dipinti. Chiude la porzione centrale della facciata un timpano triangolare.
Abside
L’abside semicircolare ha volta a catino con due ampie lunette in corrispondenza delle finestre; è presente un coro ligneo che segue l’andamento della parete di fondo.
Presbiterio
Il presbiterio è sopraelevato di un gradino rispetto all’aula ed è separato da questa da una balaustra in marmi policromi. Ha pianta rettangolare ed è sormontato da una volta a botte.
Altare principale
L’altare maggiore, alla romana, divide il presbiterio dall’abside, è sopraelevato di tre gradini dal piano del presbiterio; realizzato in muratura è decorato con intarsi marmorei, è provvisto di tabernacolo sormontato da baldacchino.
Altari secondari
Gli altari secondari posizionati contro le pareti perimetrali delle navate laterali sono riccamente decorati con colonne e lesene che ornano le pale, secondo un andamento sinuoso, realizzati in muratura con finitura a stucco, dorature e marmi policromi.
Volte
La navata principale risulta coperta da una volta a botte con diverse lunette in corrispondenza delle finestre e si chiude con il catino absidale. Le navate laterali presentano una successione di volte a vela.
Torre campanaria
Si eleva, staccato dall’edificio principale, sul fianco destro dell’abside, a partire dal terreno. Si tratta di una torre a base quadrata, interamente intonacata. Oltre uno zoccolo di base, risulta divisa in quattro piani da fasce orizzontali: il primo piano è liscio, privo di decorazioni, il secondo presenta finestre (o sfondati) di forma ellittica verticale con cornici, il terzo ospita i quadranti dell’orologio, uno per lato oltre ad uno fondato rettangolare con piccole aperture. Il quarto è il piano della cella campanaria, con sfondati rettangolari e aperture a tutto sesto. Oltre questo è presente una lanterna a base ottagonale sormontata da una cupola a bulbo rivestita in acciaio inossidabile.
Elementi decorativi
L’impianto decorativo ricopre la totalità della volta principale con personaggi biblici e motivi geometrici arrivando ad interessare la parte alta delle pareti, mentre le volte delle navate laterali e le pareti rimanenti presentano principalmente decori geometrici e riquadrature.
Portale
Il portale è costituito da una semplice cornice intonacata leggermente aggettante, integrata con la decorazione pittorica della facciata e sormontato da una cimasa rettilinea.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (Fine anni ‘90 del 900)
Alla fine degli anni ‘90 del 900 venne sostituito il semplice altare post conciliare (tavolo in legno) con un altare ligneo dorato, posto su una predella in legno di fronte all’altare in muratura.
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