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adeguamento liturgico
Danna
Sampeyre
Saluzzo
cappella
sussidiaria
Maria Vergine Assunta
Parrocchia di Sant'Andrea
San Sisto e Madonna della Spina
Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Coperture; facciata principale; altare principale; presbiterio; volte; Elementi decorativi; torre campanaria; portico
ambone - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
1764 - 1764(anno di costruzione intero bene); 1775 - 1775(costruzione altare); 1782 - 1782(data costruzione (?) intero bene); 1796 - 1796(data costruzione (?) campanile); 1929 - 1929(lavori di restauro intero bene); 2000 - 2000(lavori di rifacimento tetto); 2009 - 2010(lavori di restauro campanile); 2012 - 2012(lavori di restauro degli intonaci facciata Nord Ovest); 2013 - 2013(lavori di restauro portico)
Cappella di Maria Vergine Assunta
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Maria Vergine Assunta <Danna, Sampeyre>
Altre denominazioni Cappella dell'Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione intero edificio)
Notizie Storiche

1764  (anno di costruzione intero bene)

Il libro dei conti della cappella conservato nell'archivio parrocchiale annota: "i massari della med.ma cappella dalla resa de conti dell'anno 1764 confessano di aver speso nella nuova fabrica lire quattro cento novantadue soldi quattordeci" (n.d.c.)

1775  (costruzione altare)

Il libro dei conti della cappella conservato nell'archivio parrocchiale annota: "più hano pagato al astro dom.co Cataneo per l'altare di nuovo fatto li 20 7bre 1775, lire venti" (n.d.c.)

1782  (data costruzione (?) intero bene)

L'edificazione della chiesa sembra risalire al XVIII secolo: le decorazioni interne ed esterne sono quelle tipiche del Settecento-Ottocento di altre chiese della zona. Sul prospetto principale, che si affaccia sotto il porticato (luogo di transito per chi era diretto in val Po), immediatamente al di sopra della porta di ingresso, è riportata la scritta: “ASSUMPTA EST MARIA IN CELUM / MDCCLXXXII / RISTORATA ANNO DOMINE 1929 / T.F. TESTA Pittore Sampeyre”. La prima è dunque la probabile data di costruzione dell'edificio (n.d.c.)

1796  (data costruzione (?) campanile)

Il libro dei conti della cappella conservato nell'archivio parrocchiale annota diverse spese tra cui "paga lire quattordeci nelle mani del mastro da pietra a conto del lavoro del campanile 1796" (n.d.c.)

1929  (lavori di restauro intero bene)

Sul prospetto principale, che si affaccia sotto il porticato (luogo di transito per chi era diretto in val Po), immediatamente al di sopra della porta di ingresso, è riportata la scritta: “ASSUMPTA EST MARIA IN CELUM / MDCCLXXXII / RISTORATA ANNO DOMINE 1929 / T.F. TESTA Pittore Sampeyre”. La prima è dunque la probabile data di costruzione dell'edificio, mentre la seconda la data dei lavori di restauro e abbellimento eseguiti dal pittore sampeyrese Testa, noto nella media valle (n.d.c.)

2000  (lavori di rifacimento tetto)

Una bacheca collocata sotto il portico riporta l’elenco dei lavori più recenti: nell’anno 2000 è stato rifatto integralmente il tetto in lose con orditura lignea (n.d.c.)

2009 - 2010 (lavori di restauro campanile)

Durante i lavori di restauro della decorazione esterna del campanile nel 2009-2010, oltre a una figura circolare (probabilmente una meridiana) è emersa in una nicchia una scritta, anche se di non certa lettura: “...ELLEANTO (?) / SEIMANDO”. Il cognome Seimandi è piuttosto diffuso nella zona e potrebbe trattarsi del committente o dell'esecutore della decorazione (n.d.c.)

2012  (lavori di restauro degli intonaci facciata Nord Ovest)

Una bacheca collocata sotto il portico riporta l’elenco dei lavori più recenti: nella primavera-estate 2012 sono stati restaurati gli intonaci raso-sasso della facciata Nord-Ovest (n.d.c.)

2013  (lavori di restauro portico)

Una bacheca collocata sotto il portico riporta l’elenco dei lavori più recenti: nel 2013 è stato restaurato il portico antistante l'ingresso (n.d.c.)
Descrizione

la cappella è situata nella parte alta di borgata Danna, una delle frazioni più alte del vallone di Gilba, che amministrativamente fanno parte del Comune di Sampeyre, anche se è di proprietà della parrocchia di Brossasco. La cappella consta semplicemente di una facciata preceduta da un portico sotto il quale transita la storica strada che collega la frazione con il non distante colle di Gilba, importante valico intervallivo; all'interno un unico vano di medie dimensioni ospita l'aula della chiesa, mentre il presbiterio ha forma di esagono irregolare su uno dei cui lati è affiancato il campanile
Pianta
pianta dell'aula rettangolare, con ingresso a Sud-Ovest e altare a Nord-Est
Pavimenti e pavimentazioni
il portico ha pavimentazione in lastre di pietra come da tradizione costruttiva locale, mentre l'interno (sia aula che presbiterio) è coperto da piastrelle di graniglia di cemento in parte bianco-grigie e in parte nere a formare un semplice disegno
Struttura
le strutture portanti sono in muratura di pietrame mista a calce, come da tradizione costruttiva locale
Coperture
tetto con orditura lignea e manto di copertura in lastre di pietra (lose) come da tradizione costruttiva locale
facciata principale
preceduta da un ampio portico sotto il quale transita un'importante strada storica intervalliva, la facciata consta di una porta lignea di ingresso con due finestre ai lati; al di sopra delle aperture sono dipinte delle immagini di santi
altare principale
è l'unico altare della cappella, in muratura, del tipo "alla romana"
presbiterio
è delimitato rispetto all'aula da uno scalino e da un arco che separa le volte dei due ambienti
volte
si tratta delle volte a crocera dell'aula e di quella -insolita- a vela su base esagonale con lunette del presbiterio
Elementi decorativi
oltre ai dipinti sopra le aperture della facciata principale, le decorazioni si sviluppano all'interno e in parte, semplici, sul campanile
torre campanaria
è un campanile addossato all'edificio, vi si entra dall'interno della cappella attraverso una porta nel presbiterio; consta di semplici cornici marcapiano che delimitano alcuni settori fino a giungere alla cella campanaria; il tetto è del tipo a padiglione, coperto in lose con utilizzo di coppi sugli angoli e sulla cima vi sono un globo in rame e una croce
portico
piuttosto ampio per garantire sia il passaggio della strada, sia forse per consentire il riparo alle persone in caso di maltempo, precede la facciata principale; ha tetto con orditura lignea e manto di copertura in lose
Adeguamento liturgico

ambone - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
trattasi di aggiunta di semplice ambone ligneo sull'angolo del vecchio altare in muratura, del tipo "alla romana"
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