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Ono Degno
Pertica Bassa
Brescia
chiesa
parrocchiale
San Zenone Vescovo
Parrocchia di San Zenone
Impianto strutturale; Elementi decorativi; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1970-1976); ambone - intervento strutturale (1970-1976)
XIV - XV(preesistenze intero bene); XVI - XVII(progettazione intero bene); 1614 - 1620(costruzione intero bene); 1634 - 1634(ristrutturazione intero bene); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); 1952 - 1950(ristrutturazione intero bene); 1986 - 1986(ristrutturazione presbiterio); 2014 - 2014(restauro intero bene)
Chiesa di San Zenone Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Zenone Vescovo <Ono Degno, Pertica Bassa>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - XV (preesistenze intero bene)

E' nota l'esistenza di una chiesa precedente a quella esistente fin dal 1410, anno in cui vengono menzionate alcune rendite da corrispondere alla parrocchia di S. Zenone dovute dalle fucine presenti sul Degnone a Forno d'Ono.

XVI - XVII (progettazione intero bene)

In un antico registro, il “Libro de la scola de la Madona nel forno de Ho de la fraternita" redatto nel periodo tra il 1527 e il 1636, viene fissata la vita religiosa ed amministrativa di quella che oggi possiamo chiamare la “Confraternita della Madonna delle maestranze del forno fusorio di Ono”, e permette di ripercorrere il legame tra le maestranze del forno di Ono e le prime fasi della costruzione della chiesa attuale.

1614 - 1620 (costruzione intero bene)

L'assetto architettonico è definito dai capomastri, denominati “magistri comaschi” Giovanni Angelo e Giacomo Beltrami tra il 1614 e il 1620.

1634  (ristrutturazione intero bene)

I lavori di ristrutturazione inerenti l'intera struttura, iniziano dal rifacimento del presbiterio nel 1634 e continuarono fino alla fine del 1600;

XVIII  (ristrutturazione intero bene)

A metà del XVIII secolo,vengono realizzate le quattro cappelle laterali, avviene la sostituzione definitiva della navata, la costruzione della facciata e la decorazione completa. Questi lavori furono opera di altri “magistri comaschi” tra cui Stefano Bianchi e Domenico Zelbi.

1952 - 1950 (ristrutturazione intero bene)

Viene interamente rimosso il pavimento in cotto dell'aula, e posato uno a base di graniglie di pietre locali con disegni geometrici.

1986  (ristrutturazione presbiterio)

Viene allargato il presbiterio verso l'aula, con conseguente avanzamento delle balaustre. In questa occasione viene posato nel presbiterio un pavimento a lastre quadrangolari di marmo.

2014  (restauro intero bene)

Viene sottoposta ad un intervento di restauro e risanamento conservativo, per consolidare le murature portanti, in particolare per dare stabilità al corpo dell'aula dal punto di vista statico.
Descrizione

L'impianto della chiesa è ad aula unica con addossati il campanile sul lato nord,e un locale di servizio, sul lato nord-est, da cui si accede alla sagrestia sul lato est. L'esterno si presenta grezzo su tutti i fronti, privo dell'intonaco finale, e mette in evidenza i due registri, caratterizzati da coppie di lesene in pietra, su cui si basa il disegno del prospetto della facciata. Sono presenti due grandi aperture centrali, una relativa al portale d'accesso e l'altra in corrispondenza nel registro superiore, una grande vetrata che rappresenta S. Zenone. Entrambe queste aperture hanno ai lati delle nicchie rafforzandone la simmetria. Il prospetto si chiude con la ripresa del motivo caratterizzante il cornicione di suddivisione dei due registri e un timpano aggettante. L'aula, coperta con volte a vela riccamente decorate con stucchi e affreschi, è caratterizzata da un cornicione in stucco lungo tutto il perimetro dall'abside alle pareti. Ai lati dell'aula sono presenti il fonte battesimale, a sinistra, risalente a epoche precedenti rispetto all'impianto attuale della chiesa, e quattro altari coevi alla realizzazione della chiesa, caratterizzati da affrescature a parete che fanno da scenografia ai singoli altari. Le cantorie e l'organo si trovano rispettivamente a metà dell'aula, sopra gli accessi laterali. Il presbiterio di dimensione ridotta rispetto all'aula, delimitato da alcuni gradini accompagnati dalle balaustre, è caratterizzato da un coro ligneo, lungo tutto il perimetro ed interrotto solo dalle aperture laterali, e dall'altare maggiore riccamente decorato, dedicato appunto a S. Zenone; in posizione elevata nell'abside, spicca la soasa marmorea contenente la pala principale; Nell'insieme tutto l'apparato decorativo fonda in un unicum l'aula e il presbiterio stesso.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua composto da pietrame e laterizi, con volta a vela e copertura a due falde.
Elementi decorativi
La navata nelle sue movenze barocche è un esempio di equilibrio e di armonia tra l'alternanza degli affreschi e degli stucchi. La volta dell'aula, è opera di Paolo Corbellini (autore anche dell'affresco sulla volta della sagrestia), Domenico Quaglio e di Bartolomeo Scotti, raffiguranti episodi della vita di S. Zenone. Sulla volta del presbiterio è affrescata la “gloria di S. Zenone”, opera di Domenico Voltolini con gli Evangelisti. Le meravigliose prospettive architettoniche ad affresco degli altari laterali dovrebbero essere di Pietro Scalvini e sono da esempio di quelle macchine scenografiche tipicamente settecentesche.
Campanile
Struttura a pianta quadrata, posta sulla struttura muraria a nord, è addossato tra l'innesto del presbiterio e l'aula. E' composto da muratura mista, pietra e laterizio con apertura su ogni lato di monofore alla sommità, dove è presente il castello campanario.
Pavimenti e pavimentazioni
Nel 1952 vengono interamente rimossi gli elementi in cotto esistente dell'aula, e posato un pavimento composto da graniglie che rappresentano alcuni disegni geometrici elementari.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1976)
Ne viene posizionato uno mobile in legno antistante l'altare maggiore.
ambone - intervento strutturale (1970-1976)
Ne viene posizionato uno mobile sul lato sinistro, in metallo antistante le balaustre.
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