chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Urbino Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado chiesa parrocchiale San Giovanni Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Struttura; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1970-79) XIII - 1240(costruzione intero bene); 1290 - 1589(passaggio di proprietà intero bene); XVIII - 1816(ricostruzione in altro luogo intero bene); 1850 - 1867(seconda ricostruzione intero bene); 1850 - 1867(allestimento degli interni intero bene)
Chiesa di San Giovanni in Pozzuolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni in Pozzuolo <Urbino>
Altre denominazioni
Chiesa di San Giovanni Battista in Pozzuolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione in altro luogo)
maestranze marchigiane (seconda ricostruzione)
maestranze marchigiane (allestimento degli interni)
Notizie Storiche
XIII - 1240 (costruzione intero bene)
San Giovanni Battista in Pozzuolo, così nominata per il Castrum Pezoli, era una cappella esterna alle mura di questo borgo fortificato. La prima menzione è attestata intorno al 1240 quando Pietro, rettore di San Giovanni viene trasferito a San Cristoforo in Ghiaiolo. La costruzione potrebbe risalire al principio del XIII secolo.
1290 - 1589 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1290 viene ricordata nelle Rationes Decimarum come dipendente dalla pieve di San Cipriano cui pagava le decime. Questa cappella era modesta e aveva un solo altare. Soltanto dopo il 1589 secolo furono allestiti gli altari laterali per l'istituzione della Compagnia del Rosario.
XVIII - 1816 (ricostruzione in altro luogo intero bene)
Nel corso del XVIII secolo, dopo che il Concilio Tridentino aveva sancito l'obbligo di residenza per i parroci, venne costruita una nuova parrocchiale all'interno delle mura di Pozzuolo. Terminata nel 1801 la chiesa crollò nel 1816, insieme all'antico borgo che sorgeva su un terreno franoso.
1850 - 1867 (seconda ricostruzione intero bene)
A metà del XIX secolo si edifica l'attuale chiesa su iniziativa del vescovo Alessandro Angeloni, cui si attribuisce l'idea di aver proposto le linee della facciata. La chiesa viene ultimata e consacrata nel 1867.
1850 - 1867 (allestimento degli interni intero bene)
All'arciprete Francesco Gasperini si deve la ricostruzione definitiva e gli arredi di epoca barocca: la cantoria, la balaustra, le gelosie, i due confessionali provenienti dalla chiesa dei Carmelitani Scalzi. A lui si deve il trasporto della pala d'altare di scuola baroccesca risalente al XVII secolo.
Descrizione
La chiesa di San Giovanni sorge su una collina vicina alla strada interna che collega Urbino ad Urbania. L'edificio principale è inserito nella simmetria formata dai due corpi di fabbrica con portici al piano terra e rifinite in intonaco tinteggiato di azzurro. A destra è il campanile in mattoni con cella sormontata da cupola. I due corpi laterali ospitano al piano terreno i locali pastorali e la sacrestia. Agli archi corrispondono al piano primo due finestre con timpani curvi. Superiormente i corpi terminano con setti curvilinei ripartiti da lesene.
La facciata della chiesa è delimitata da alte lesene che originano da alti basamenti che avanzano sul filo della facciata. Al centro il portale è inserito in mostra di pietra con timpano triangolare. In asse col portale si trova una finestra, riquadrata da cornice in pietra con timpano curvo analogo ai timpani sulle finestre laterali. La facciata è conclusa dal timpano, con cornici dentellate e forte aggetto sul filo del muro sottostante.
L'interno è scandito da lesene con capitelli corinzi sulle quali corre il cornicione dentellato. In corrispondenza della campata centrale sono due archi a tutto sesto che individuano gli altari laterali. Una pregevole balaustra in legno delimita il presbiterio, sollevato sulla navata con un gradino in marmo. L'altare mobile è posizionato su una pedana di legno. L'altare originale divide il presbiterio dal coro, una bella esecuzione di falegnameria ottocentesca. Sulla parete curva dell'abside insistono due gelosie con griglie dorate. Al centro è la pala d'altare con cornice in stucco lavorato e con termine in una raggiera dorata. Sopra l'ingresso si trova la cantoria sostenuta da mensole e poggiante sulla bussola. La balaustra termina con la decorazione in legno traforato e dorato simile alle gelosie dell'abside.
Pianta
L'edificio di culto ha pianta rettangolare, ad unica navata ripartita in quattro campate con termine nell'abside curva.
Struttura
La chiesa, costruita con tecniche tradizionali, è in muratura portante realizzata con mattoni pieni e conci di pietra locale amalgamati con malta magra. Le superfici esterne sono rivestite in mattoni, mentre i parati interni sono intonacati e tinteggiati.
Coperture
La navata è coperta da volta a botte, con struttura in cannicciato. La sezione è ad arco a tutto sesto. L'abside è voltata con cupola semisferica decorata nella chiave di volta dalla colomba dello Spirito Santo inserita in raggiera dorata.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970-79)
Durante gli anni '70 del XX secolo l'altare originale è stato mantenuto ma la mensa è stata ridotta in profondità per consentire l'allestimento dell'altare mobile rivolto ai fedeli. Questo è formato con elementi riutilizzati dalla rimozione di altari provenienti da altra chiesa. Il palliotto è in legno decorato con intagli dorati e intarsi.