chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Monte dei Bianchi
Fivizzano
Massa Carrara - Pontremoli
chiesa
sussidiaria
Santo Nome di Maria
Parrocchia di Santa Maria della Neve
Facciata; Impianto strutturale; Interno; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Torre campanaria o campanile
nessuno
1443 - 1447(impianto primitivo intero edificio); 1620 - 1686(rifacimento o ampliamento intero edificio); XX - XX(rifacimento volta)
Oratorio del Santo Nome di Maria
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Oratorio del Santo Nome di Maria <Monte dei Bianchi, Fivizzano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche

1443 - 1447 (impianto primitivo intero edificio)

le date leggibili sull’iscrizione del portale suggeriscono la presenza di una primitiva cappella dedicata alla Vergine nel 1443 ad opera di Penucius di Giovanni di Folegnano forse restaurata o dotata di qualche arredo dal figlio nel 1447

1620 - 1686 (rifacimento o ampliamento intero edificio)

la stessa iscrizione reca le date del 1620 e del 1686 epoca in cui l’edificio, a giudicare dall’altare, unico arredo della costruzione rimasto integro, fu ristrutturato

XX  (rifacimento volta)

la pseudovolta a botte schiacciata che ricopre il vano suggerisce un rifacimento dell’edificio, probabilmente coperto da una volta a botte a tutto sesto impostata al livello delle finestre, dopo il sisma del 1920
Descrizione

l’oratorio del Santo Nome di Maria si trova a Folegnano, lungo l’antica mulattiera che da Mezzana scendeva in direzione di Pian di Molino località situata tra Gragnola e Monzone su un incrocio campestre posto in capo all’erto pendio che sostiene l’edilizia del nucleo abitato. Nel Catasto del 1826 l’oratorio è indicato dove ancora oggi sulla direttrice principale s’innesta un percorso diretto verso il crinale di Castel dell’Aquila e di Fazzano. La facciata molto allungata è intonacata come gli altri fronti e presenta soltanto il portale centrale, collocato in capo ad una scalinata a doppia rampa che media la pendenza del terreno, sormontato da un oculo circolare situato in corrispondenza della volta interna. L’interno, coperto in origine da una volta a botte lunettata, probabilmente crollata a seguito di un evento sismico, è stato trasformato con la messa in opera di una pseudovolta molto schiacciata. Unico arredo architettonico è il pregevole altare in stucco contenente la venerata immagine della Vergine all’interno di un medaglione ornato con protomi di cherubini
Facciata
la facciata dell’oratorio del Santo Nome di Maria in Folegnano è a capanna con oculo centrale e portale collocato sul pianerottolo di una scala a doppia rampa che media la sensibile pendenza del terreno. L’insolita altezza dell’edificio è dovuta sia a questo dislivello che all’innalzamento del frontone seguito ai rifacimenti della copertura. La parete è protetta da una soletta in cemento a doppia falda con un campanile a vela in ferro. Sopra il portale incorniciato da una mostra in arenaria liscia di spessore corrente è stata collocata l’iscrizione che attribuisce alla famiglia Pennucci di Folegnano la probabile costruzione dell’edificio
Impianto strutturale
l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare, con la profondità pari ad una volta e mezzo la larghezza della base minore; lo ricopre una volta a botte dal sesto molto ribassato, costruita dopo il sisma del 1920 in sostituzione di quella originaria probabilmente a tutto sesto. La muratura perimetrale è continua e priva di elementi decorativi le uniche finestre oltre all’oculo di facciata si dispongono nell’area del presbiterio. La completa intonacatura delle pareti non permette di capire se ne esistessero altre, poi tamponate per rendere più solida la struttura
Interno
l’interno è ad aula unica con il presbiterio rettilineo ornato dall’altare barocco penalizzato dalla mancanza della volta a tutto sesto che avrebbe dato maggio risalto alla pregevole trabeazione
Presbiterio
lo spazio dedicato al presbiterio è separato dall’aula da un gradino sul quale appoggia la predella dell’altare opera di buona fattura non riconducibile ai consueti modelli liguri diffusi nell’area limitrofa. La mensa a sarcofago con la gola rovescia allungata è contenuta tra due mensole che sostengono il piano d’imposta delle colonne corinzieggianti dall’andamento diagonale aperto. Al centro un medaglione ovale in stucco con protomi di cherubini disposte a gruppi di tre alternate a raggi, incorniciato da una fascia blu ornata con foglie d’acanto, sormontata da angeli reggenti una corona, contiene la venerata immagine della Vergine a cui è dedicata la cappella. Gli elementi della trabeazione, architrave, sottocornice, cimasa sono ornati con festoni di frutta mentre gli elementi latarali del frontone curvilineo aperto sono sormontati da coppie cherubini a figura piena secondo l’uso consueto. Il fastigio centrale riprende il tema delle protomi angeliche disposte in cerchio per la gloria dello Sprito Santo
Struttura
la struttura è in pietra intonacata su tutti i lati
Coperture
la copertura dell’edificio è a falde inclinate in tegole alla marsigliese
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell’aula è in marmo bianco con fascia centrale delimitata da bande laterali scure
Torre campanaria o campanile
il campanile a vela, collocato sul colmo, è una struttura in ferro sormontata dalla croce
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi