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Polinago
Modena - Nonantola
oratorio
sussidiario
S. Anna
Parrocchia della Beata Vergine Assunta
Pianta; Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Serramenti; Intonaci e tinteggi
nessuno
XVIII - XIX(preesistente Maestà ); 1870 - 1872(progettazione e realizzazione intero bene); 1884 - 1844(consolidamento strutturale intero bene); anni '50 - anni '50(consolidamento strutturale fondazioni); 2014 - 2015(restauro e consolidamento strutturale intero bene)
Oratorio di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Sant'Anna <Polinago>
Altre denominazioni S. Anna
Ambito culturale (ruolo)
neorinascimentale (costruzione )
Notizie Storiche

XVIII - XIX (preesistente Maestà )

A un centinaio di metri dal paese, all'incrocio di tre vecchie strade, sorgeva una Cappella o Maestà con l'Immagine di S.Anna. La devozione a S.Anna era molto sentita da chi stava per diventare madre e molte donne, anche dai paesi vicini, venivano a pregare davanti alla Maestà. Era assai piccola e chiusa da un cancello.

1870 - 1872 (progettazione e realizzazione intero bene)

Don Lorenzo Casolari decise di costruire un Oratorio ad onore di S.Anna ed in esso riporre la sua Immagine miracolosa, per salvaguardarla da atti vandalici oltre che per proteggere le pellegrine che dovevano pregare stando sulla strada. Motivo non trascurabile fu pure quello di dare lavoro ad una ventina di operai, in un momento di crisi e di miseria. Fece costruire l'Oratorio su proprio terreno ed a proprie spese. Per la progettazione don Casolari non si rivolse ad alcun architetto, scelse lui la forma di rotonda e come frontale un atrio a forma di cappella. Dietro l'altare, sotto il piccolo coro, fece costruire la sua tomba.

1884 - 1844 (consolidamento strutturale intero bene)

Purtroppo il terreno non è stabile e l'edificio tende ad aprirsi. Don Giovanni Beneventi fece eseguire una cerchiatura della rotonda, ancora oggi ben visibile. In quell'occasione modificò i colori interni ritenuti troppo intensi, adottando tinte più tenui nelle tonalità dell'ocra, del giallo e del rosso.

anni '50  (consolidamento strutturale fondazioni)

Analoghi interventi furono realizzati anche dall'arciprete Don Vecchi, che dovette intervenire nuovamente con lavori di rafforzamento. Inoltre sostituì il pavimento in pietra con uno in ceramica verde e ritenne coerente riprendere questo colore sulle cornici delle lesene ed alla base della cupola, imbiancando le pareti e facendo risaltare la cupola con un colore azzurro più intenso dell'esistente. In quell'occasione la pavimentazione della zona absidale venne rialzata di un gradino.

2014 - 2015 (restauro e consolidamento strutturale intero bene)

Restauro voluto dan Paolo Fratti, in ragione del grave stato di dissesto statico e di degrado che hanno da anni reso l'edificio inaccessibile ai fedeli. I lavori sono stati diretti dall'arch. Sorzia e ,per quanto riguarda gli elementi strutturali, dall'ing. Gualmini e si sono svolti regolarmente secondo il progetto approvato dalla Soprintendenza di Bologna. L'oratorio è stato riportato al suo stato originario con il consolidamento della copertura, posa delle pignatte recuperate ed intonaco esterno completamente restaurato. Internamente si sono effettuati il ripristino, recuperandolo dove possibile, del pavimento e della tinteggiatura precedenti. I lavori di consolidamento sono consistiti nella posa di cerchiature in ferro, nella realizzazione di un cordolo perimetrale di rinforzo delle fondazioni ed infine della costruzione di una parete in c.a. su pali interrata a valle dell'oratorio. I lavori si sono completati con la sistemazione del verde e della viabilità circostante.
Descrizione

Il piccolo oratorio sorge ad un centinaio di metri dal capoluogo e poggia su un pendio, all'incrocio di tre vecchie strade. E' composto da una rotonda arricchita sul fronte da un atrio a forma di cappella a capanna, mentre sul retro è presente una piccola abside che presenta la stessa altezza dell'atrio.
Pianta
La pianta è circolare con un diametro di ml.6,70, preceduta da un piccolo atrio di ml.3,60 per 1,40. Tutto l'ambiente interno si trova alla stesso livello, compresa la zona absidale. E' presente un unico accesso che avviene attraverso il portoncino presente su fronte.
Impianto strutturale
L'oratorio presenta un impianto molto semplice e classico composto da un piccolo atrio d'ingresso che precede la piccola aula circolare con cupola ribassata, mentre l'altare è collocato nella piccola abside a semicerchio. Da dietro l'altare si accede, attraverso una botola, alla "cripta": un piccolo vano grezzo che costruisce i resti del parroco che fece costruire l'edificio; sono presenti due casse in legno. Dal vuoto sotto l'abside il vano di tumulazione si diparte verso il centro dell'aula, largo circa cm. 90, con altezza max. cm.110 e lunghezza di cm.450 con muri perimetrali al grezzo e volta in pietra.
Struttura
Le pareti dell'edificio sono in muratura portante in pietra, mentre la struttura della copertura è lignea. Dai rilievi ed indagini svolte in occasione dell'ultimo restauro, è emerso che l'oratorio sorge su roccia frantumata interessata da fenomeni di creep, e che non possedeva fondazioni. Sono quindi state eseguite varie opere per il suo consolidamento:realizzazione di un cordolo di fondazione esterno con collegamento ai muri perimetrali mediante barre chimiche; un massetto interno in c.a. sottopavimento di collegamento di tutti i tre corpi di fabbrica mediante tiranti innestati in una cerchiatura metallica perimetrale esterna; rifacimento della copertura con struttura metallica di sostegno a spinta eliminata; consolidamento delle due cupole e della volta con applicazione all'estradosso di tessuto in fibra aramidica; inserimento nella muratura di nuove cerchiature perimetrali; inserimento di barre metalliche di nei muri dei tre corpi di fabbrica per ancorarli tra loro. Inoltre, a valle del fabbricato si è costruito un muro di sostegno in c.a. su pali con tiranti e fosse drenanti esterne, per arrestare e il movimento dell'edificio e stabilizzarlo. La pavimentazione dell'abside appoggia su un solaio con travetti e tavolato in legno, rinforzato durante uno dei precedenti restauri con una trave in acciaio appoggiata su colonnina in mattoni.
Coperture
La copertura è in pignatte, che sono state rimosse, pulite e ricollocate in opera durante l'ultimo intervento.
Pavimenti e pavimentazioni
Durante l'ultimo restauro è stata riposizionata la pavimentazione originaria in pietra arenaria locale squadrata, ritrovata e recuperata sotto l'abside durante i lavori, allo stesso livello del pavimento dell'aula dell'oratorio, eliminando lo scalino tra l'aula e l'abside, ricostruendo così lo stato originario. E' stata conservata anche la pietra trapezoidale contenente la botola facilmente apribile per eventuali ispezioni al vano della tumulazione, precedentemente nascosta anch'essa sotto la pavimentazione in ceramica. Per quanto riguarda l'aula, è stata posata una nuova pavimentazione in pietra arenaria, con elementi di dimensioni simili a quelle recuperate nell'abside. Anche la soglia d'ingresso è stata sostituita con una analoga, perché spezzata da un movimento del sottostante terreno.
Serramenti
Il portoncino d'ingresso è stato restaurato in occasione dell'ultimo intervento di restauro. Gli altri infissi in legno e vetri sono stati sostituiti e realizzati con tipologia, colori e materiali analoghi agli originali.
Intonaci e tinteggi
Esternamente, l'oratorio presenta un'intonaco grezzo, ripreso durante l'ultimo restauro, in malta di calce e sabbia. Internamente, a seguito di sondaggi stratigrafici e con la supervisione della Soprintendenza, ritenendo i colori originali eccessivi sono state riproposte le coloriture più tenui utilizzate nell'intervento del 1884, con un'alternativa con assenza di colore rosso. Le coloriture sono state applicate a pennello per ottenere una stesura non uniforme ma variegata.
Adeguamento liturgico

nessuno
L'impianto liturgico risulta classico, con l'altare poggiato sulla parete absidale. Non sono presenti altri elementi nell'oratorio, oltre a qualche banco ed alle due acquasantiere presenti all'interno di due fori nella muratura tra l'atrio e l'aula.
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