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Gardone Val Trompia
Brescia
chiesa
sussidiaria
Santa Maria degli Angeli
Parrocchia di San Marco
Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
XV - XV(realizzazione apparato decorativo); XV - XV(preesistenze intero bene); 1442 - 1442(costruzione carattere generale); 1496 - 1496(completamento intero bene); 1512 - 1512(consacrazione intero bene); 1797 - 1797(passaggio di proprietà intero bene); XIX - XIX(ristrutturazione intero bene); 1920 - 1920(restauro intero bene); 1985 - 1985(realizzazione arredo fisso
organo); XXI - XXI(restauro apparato decorativo)
Chiesa di Santa Maria degli Angeli
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria degli Angeli <Gardone Val Trompia>
Ambito culturale (ruolo)
rinascimento (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (realizzazione apparato decorativo)

Viene realizzato a partire dal XV secolo.

XV  (preesistenze intero bene)

L'antica chiesa viene costruita nella seconda metà del XV secolo; di questa cappella risale il presbiterio e le decorazioni annesse.

1442  (costruzione carattere generale)

La chiesa viene realizzata insieme al convento dedicato a S. Bernardino da Siena situato a fianco, a partire dal 1442, grazie ad una donazione della famiglia Avogadro.

1496  (completamento intero bene)

Viene completata una primitiva cappella.

1512  (consacrazione intero bene)

La chiesa viene consacrata.

1797  (passaggio di proprietà intero bene)

la chiesa viene espropriata ai frati francescani.

XIX  (ristrutturazione intero bene)

La chiesa viene ristrutturata verso la metà del XIX secolo.

1920  (restauro intero bene)

La chiesa è interessata da un restauro su iniziativa di privati.

1985  (realizzazione arredo fisso, organo)

Sul pavimento dell'abside è collocato un organo a canne costruito dalla ditta di Crema Inzoli-Bonizzi nel 1985.

XXI  (restauro apparato decorativo)

La chiesa viene interessata da un intervento di restauro dell'apparato decorativo nei primi anni del Duemila.
Descrizione

La facciata, originale del Quattrocento, è preceduta da un ampio portico costruito successivamente. Appena sotto la copertura, in legno e cotto, di questo atrio si possono osservare da sinistra a destra le figure affrescate di santa Chiara, san Bonaventura, san Luigi da Tolosa e santa Caterina, due a sinistra e due a destra del portale centrale. Notevole, nel registro inferiore, il frammento raffigurante cinque francescani, facente parte probabilmente dell'abside della cappella originaria. Sopra il portale in pietra scura è posta una lunetta recante il monogramma di Bernardino da Siena e sant'Antonio da Padova. L'interno si sviluppa su un'unica navata arricchita sul muro di sinistra da tre cappelle poligonali coperte da volte a ombrello. La copertura attuale della navata ripropone l'originale struttura a capanna con tetto a vista sostenuto da archi a tutto sesto. L'abside è decorato da una lunetta centrale con una Madonna col Bambino affiancata da tre coppie di angeli, datata 1502. L'immagine della Vergine, sovrastata da una vela nella quale compare il Padre Eterno, è affiancata da quelle di Bonaventura e Ludovico da Tolosa. Fra gli altri affreschi dell'abside è interessante un Ecce Homo attribuito a Paolo Caylina il Giovane. Sull'angolo destro fra il presbiterio e la navata è posta invece una Sacra conversazionecon la Vergine col Bambino, seduta in trono, affiancata dai Santi Lorenzo e Francesco D'Assisi, datata 1506. Nella prima cappella dall'ingresso è conservata la Stigmatizzazione di san Francesco, nella seconda una Natività datata 1514 e una Flagellazione, mentre nella terza è custodito un trittico con i Santi Antonio abate e Antonio da Padova. Nella basilica, prima della spoliazione napoleonica, esistevano due importanti opere del Moretto: il polittico dell'Assunta e una grande pala con la Madonna col Bambino in gloria con santi, opere eseguite tra il 1530 e il 1540 circa. Del polittico, oggi smembrato tra il Museo del Louvre e la Pinacoteca di Brera, rimane oggi solo la l'originale cornice lignea, riempita con fotografie che riproducono i dipinti trasferiti. Un altro polittico, raffigurante la vita di Gesù e di san Pietro, è ora ospitato in parte nella Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, forse altra opera di Paolo Caylina il Giovane. Fra le tele ancora presenti nel tempio si segnalano la pala di controfacciata, di scuola gandiniana e raffigurante la Madonna col Bambino e santi, e una Crocifissione di Bernardo Podavini del 1774. Notevole è anche il grande Crocifisso cinquecentesco esposto nell'omonima cappella
Impianto strutturale
La chiesa presenta impianto a capanna con aula unica e cappelle laterali sul lato sinistro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990-2000)
Viene aggiunto un altare antistante l'altare maggiore.
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