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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pino Torinese
Torino
chiesa
parrocchiale
SS.Annunziata (Terrabianca)
Parrocchia di Santissima Annunziata
facciata ; interni; Struttura; presbiterio; sacrestia; cappella; cappella; cappella; cappella; cappella; cappella; cappella; cappella; Coperture; battistero
altare - aggiunta arredo (1976)
1141 - XII(preesistenza intero bene); 1440 - XV(inizio attività intero bene); 1521 - 1521(passaggio di proprietà carattere generale ); 1584 - 1584(visita pastorale carattere generale ); 1585 - 1585(variazione d'uso carattere generale); 1642 - 1642(rifacimento carattere generale); 1682 - XVII(documentazione d'archivio intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento intero bene); 1777 - 1777(consacrazione carattere generale); 1818 - XIX(restauro altare maggiore); 1858 - XIX(completamento organo); 1874 - 1874(restauro intero bene); 1878 - XIX(completamento ingresso); 1880 - XIX(decorazione volta ); 1881 - XIX(rifacimento presbiterio); 1906 - 1906(costruzione sacrestia); 1936 - XX(rifacimento pavimentazione); 1949 - XX(rifacimento vetrate); 1951 - XX(restauro organo); 1964 - 1965(restauri carattere generale); 1967 - XX(restauro copertura)
Chiesa della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Santissima Annunziata <Pino Torinese>
Altre denominazioni SS.Annunziata (Terrabianca)
Ambito culturale (ruolo)
barocco (rifacimento)
neobarocco (rifacimento )
Notizie Storiche

1141 - XII (preesistenza intero bene)

Bolla di papa Innocenzo II dove si menziona una Cappella di S.Giorgiodi Pinallo ( Pinariano)

1440 - XV (inizio attività intero bene)

Matteo Ferreri e Tommaso Opezzi decidono di aderire alle richieste di fra Giovanni nel costruire una chiesetta atta ad accogliere una piccola comunità cenobitica di monaci Carmelitani provenienti di Moncalieri.

1521  (passaggio di proprietà carattere generale )

Viene sancita la fondazione del convento e della comunità religiosa di Carmelitani presso Santa Maria del Pino con Bolla Papale di Leone X

1584  (visita pastorale carattere generale )

Dalla visita pastorale di Mons. Peruzzi si apprende che l’edificio era in buone condizioni, provvisto di un altare maggiore decoroso e di una sagrestia comoda all’utilizzo.

1585  (variazione d'uso carattere generale)

La chiesa viene eretta in parrocchia. Santa Maria continua ad essere gestita però dai padri Carmelitani.

1642  (rifacimento carattere generale)

Si decide di costruire un nuovo edificio più ampio rivolto verso Chieri.

1682 - XVII (documentazione d'archivio intero bene)

Cominciarono i lavori intorno alla nuova chiesa. Un disegno su rame mostra come avrebbe dovuto essere il complesso, ideato da Francesco Peghino e delineato da Salvatore Bianco. Questo progetto non fu mai realizzato: prevedeva la realizzazione di venti cappelle a far da corona alla chiesa, il campanile e il convento.

XVIII  (rifacimento intero bene)

Innalzamento del volume complessivo della chiesa con rifacimento della copertura, del portico a cinque arcate con creazione di volumi laterali, realizzazione della copertura del corridoio di collegamento tra la chiesa e il convento, innalzamento del campanile e sistemazione del piazzale antistante la chiesa.

1777  (consacrazione carattere generale)

Il vescovo di Torino Rorengo di Rorà consacra la chiesa

1818 - XIX (restauro altare maggiore)

A partire dal 1818 la chiesa fu oggetto di interventi di restauro quali il posizionamento di un nuovo altare maggiore e interventi generali alla struttura. Furono inoltre realizzati degli affreschi laterali del presbiterio

1858 - XIX (completamento organo)

Nel 1858 viene posizionato l'organo

1874  (restauro intero bene)

Hanno inizio i grandi lavori di restauro della chiesa: si sistemano le cappelle laterali e si provvede la sagrestia di nuovi arredi.

1878 - XIX (completamento ingresso)

Realizzazione di nuova bussola d'ingresso

1880 - XIX (decorazione volta )

L'interno della chiesa cambia completamente aspetto: la volta della navata centrale fino ad allora disadorna è decorata da Gabriele Ferrero di Chieri. Contemporaneamente si riducono a misura giusta le otto grandi finestre della navata

1881 - XIX (rifacimento presbiterio)

Demolizione del muro di divisione tra coro e presbiterio, apertura di due finestroni sul coro, nuova pavimentazione del presbiterio, demolizione del vecchio altare maggiore e costruzione del nuovo altare su progetto di Edoardo Arborio Mella.

1906  (costruzione sacrestia)

Costruzione della nuova sacrestia

1936 - XX (rifacimento pavimentazione)

rifacimento della pavimentazione della chiesa

1949 - XX (rifacimento vetrate)

1949-1952 Rifacimento delle vetrate artistiche a cura della ditta Gianina di Torino

1951 - XX (restauro organo)

Intervento di restauro dell'organo a cura della Ditta Davico di Torino

1964 - 1965 (restauri carattere generale)

Restauro e reintonacatura di tutta la parte esterna dell’edificio, compreso il campanile; restauri interni con interventi di pulitura degli affreschi della volta della navata centrale e degli stucchi delle cappelle laterali

1967 - XX (restauro copertura)

rifacimento dell'orditura lignea e del manto di copertura
Descrizione

La chiesa della Santissima Annunziata fa parte di un complesso più ampio che contiene anche un convento dei carmelitani risalente al XV secolo ed è frutto, nella sua forma attuale, di una riplasmazione barocca della seconda meta del XVII secolo su progetto di F. Peghino. L'interno della chiesa è caratterizzato dalla pianta longitudinale a navata unica ritmata dai pilastri con lesene e capitelli, affiancata da quattro cappelle laterali per lato e un presbiterio sormontato da una volta ellittica. La copertura della navata è a botte lunettata con archi in corrispondenza dei pilastri, mentre le cappelle hanno voltini ellittici e rosoni che illuminano la parte bassa della Chiesa. Nella parte superiore della navata corre un ampio cornicione con camminamento e grandi finestroni posti nelle lunette e un rosone di facciata, tutti con vetrate dipinte. La chiesa è completamente e riccamente decorata con affreschi e stucchi sulle volte della navata, del presbiterio e in particolare delle cappelle. Nell'abside retrostante all'altare è presente un coro con sedute lignee e sopra all'ingresso una cantoria con organo realizzato nella seconda metà dell'ottocento. Collegata alla chiesa vi è anche una sacrestia la cui volta è decorata con affreschi a lacunare di epoca secentesca e la torre campanaria del XVIII secolo. Il complesso conventuale attiguo alla chiesa, a pianta quadrata, è costituito da tre maniche a due piani fuori terra che delimitano il chiostro centrale. Un porticato a cinque arcate per lato con la galleria soprastante originariamente correva tutto attorno al chiostro legando il blocco conventuale alla Chiesa, ma oggi tutte le arcate dei prospetti sud e ovest risultano tamponate e un basso fabbricato è stato addossato al portico della manica est.
facciata
La facciata è ritmata da un portico a cinque arcate, con un doppio ordine di lesene binate con locali soprastanti e copertura a falda unica in coppi, dietro alla quale si sviluppa il frontone curvilineo. Il rosone risulta parzialmente occultato dalla copertura della manica sopra il portico. La facciata è intonacata e gli elementi architettonici in rilievo presentano una differente cromia dal fondo. Sui due lati esterni al portico sono presenti una cappella e la segreteria della Parrocchia.
interni
l'edificio è a pianta longitudinale, a navata unica, coperta da volte a botte. Lateralmente si aprono 8 cappelle e il presbiterio è sormontato da una volta ellittica. La navata è ritmata da paraste e da una trabeazione continua che si apre in corrispondenza del grande arco del presbiterio. Nella parte superiore in corrispondenza delle unghie delle volte sono presenti dei finestroni con vetrate artistiche. La pavimentazione è in mattonelle di graniglia con motivi floreali nel camminamento centrale e bicolore posate a 45° nelle restanti zone.
Struttura
la navata centrale presenta quattro volte a botte con unghie, le cappelle laterali hanno volte ellittiche come anche il presbiterio; nella zona del coro è presente una volta a padiglione con retrostante catino absidale.
presbiterio
Intervento di modifica del 1881. Il coro ( parte più antica ) presenta una calotta con cornici in stucco e affreschi del XVII secolo raffiguranti al centro l'empireo con attorno angeli musicanti e profeti sui 4 pennacchi. Le pareti laterali presentano dipinti di G. Ferrero del 1881 raffiguranti visioni architettoniche. Sull'altare del Mella ci sono due statue in gesso raffiguranti i santi profeti probabilmente realizzate dalla bottega di L. Bistolfi. Sopra al coro è presente una pala settecentesca raffigurante Sant'Andrea probabilmente opera di B. Garavoglia. E' presente un altare storico con due passaggi per accedere alla zona retrostante dove è presente il coro. Davanti all'altare storico è presente un altare a mensa, un leggio e la sede.
sacrestia
Di origine del XVII secolo con volta composta da arconi intersecanti che formano otto lacunari di cui due ancora ricchi di stucchi e affreschi.
cappella
Cappella del SS. Crocifisso ( la prima a destra rispetto all'ingresso) Priva di decorazioni in stucco. Fino al 1969 era dedicata alla Madonna del Rosario, la cui statua è stata smontata e ora posizionata nella cappella del presbiterio. Al suo posto è stato montato un crocifisso in bronzo opera dello scultore A. Quaglino.
cappella
Cappella di San Rocco ( la seconda a destra a partire dall'ingresso) Realizzata intorno alla fine del XVII. Probabile autore degli stucchi è il luganese F. Gallo. Il gusto della teatralità barocca, volto a destare forti sentimenti e emozioni, è ben espresso con l'uso di teschi e ossa omane che sono integrate con gli stucchi stessi ad evocare il memento mori. Le pitture della volta a padiglione e del sottarco sono di autori anonimi non databili.
cappella
Cappella di San Grato ( la terza a destra rispetto all'ingresso) Realizzata tra il 1682 e il 1687 su progetto di Francesco Peghino. Il palietto dell'altare, realizzato in stucco con colonne dipinte a finto marmo, fa da cornice al dipinto settecentesco di autore anonimo. La volta presenta decori in stucco raffiguranti putti e ghirlande di fiori con riquadri affrescati.
cappella
Cappella della Madonne del Carmine ( la quarta a destra rispetto all'ingresso) Realizzata nel 1686 su progetto di Francesco Peghino. La volta a padiglione con lacunari e e l'arcone principale sono decorati con stucchi del luganese Scala e affreschi della famiglia di pittori luganesi Bianchi. Al centro del grande dossale ligneo e dorato è collocata in una nicchia una statua del 1400 in alabastro raffigurante la Madonna e opera di G. Gagini
cappella
Cappella del Battistero ( la prima a sinistra rispetto all'ingresso) Adibita a battistero nel 1756 è priva di ornamenti in stucco. Presenta al centro un medaglione in altorilievo ligneo dipinto in bianco,realizzato nella prima metà del settecento dalla bottega di C. G. Plura. Attorno a questo la parete è tutta decorata con un motivo a trompe l'oeil mentre il sottarco è opera del pittore G. Ferrero. Una conchiglia apribile in legno, realizzata nel 1878, fa da coperchio al catino per i battesimi.
cappella
Cappella della Madonna delle Grazie ( la seconda cappella a sinistra rispetto all'ingresso) Gli stucchi e affreschi risalgono alla prima metà del settecento e sono di autori anonimi. La cappella non è omogenea e presenta stili diversi in relazione ai diversi tempi di realizzazione. Al centro il palietto dell'altare, di impianto seicentesco con lesene dorate, fa da cornice alla tela dipinta del 1690 e attribuita alla scuola del Claret. In alto al palietto, in una finestra ottagonale, è posto un busto reliquiario ligneo del seicento, mentre le volte e il sottarco presentano dei lacunari decorati con stucchi e affreschi.
cappella
Cappella di Santa Maria Maddalena De' Pazzi ( la terza cappella a sinistra rispetto all'ingresso). Realizzata dagli stessi autori dell'attigua cappella di santa Teresa. Gli stucchi sono attribuiti alla bottega di B.Quadri e databili verso la fine del seicento. Al centro dell'altare domina una pala ad affresco opera di C.G. Aliberti mentre la volta è caratterizzata da stucchi ( attribuibili alla bottega di B. Quadri) e affreschi a lacunari,
cappella
Cappella di Santa Teresa D'Avila (la quarta cappella a sinistra rispetto all'ingresso) Come la precedente anche questa cappella presenta al centro una pala ad affresco opera di C.G. Aliberti mentre la volta è caratterizzata da stucchi e affreschi a lacunari ( attribuibili alla bottega dei pittori lombardi Recchi). A cornice della pala è collocato un altare in stucco dipinto a finto marmo.
Coperture
La copertura è lignea a due falde sulla navata principale; le cappelle sono coperte da un tetto a falda unica longitudinale. Il presbiterio è coperto da un tetto a due falde, più basso rispetto a quello della navata centrale.
battistero
nella cappella del Battistero è presente una conchiglia apribile in legno, realizzata nel 1878, che funge da coperchio al catino per i battesimi.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1976)
Nel 1976 vengono eseguite opere di adeguamento liturgico e probabilmente viene posizionata la nuova mensa dell'altare con colonnine dorate in legno. nella zona presbiteriale è presente un leggio e la sede. Il fonte battesimale è collocato nella prima cappella entrando a sinistra.
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