chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Martino Vallata Polinago Modena - Nonantola oratorio sussidiario Beata Vergine della Rondine Parrocchia di San Martino Vescovo Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Fronti; Elementi decorativi; Serramenti nessuno XVI sec. - XVI sec.(costruzione intero bene); 1746 - 1756(fini d’uso carattere generale); 1785 - 1785(abside abside)
Oratorio della Beata Vergine della Rondine
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Beata Vergine della Rondine <San Martino Vallata, Polinago>
Altre denominazioni
Oratorio della Madonna della rondine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
XVI sec. (costruzione intero bene)
Secondo la tradizione, nell’antica chiesa di S. Martino Vescovo si venerava un’immagine della Madonna col Bambino che teneva in mano una rondine, individuabile in quella conservata nell’oratorio. La sacra effige scomparve dalla sua collocazione tradizionale per apparire su un vecchio tronco di castagno. Riportata in chiesa, riapparve di nuovo sull’albero. Poiché l’episodio si ripeté più volte, i fedeli decisero di costruire un oratorio al posto del castagno.
L’edificio sacro, eretto con l’intervento della comunità, fu aperto al culto il 30 agosto del 1644.
1746 - 1756 (fini d’uso carattere generale)
Nel 1746, quando una frana interessò la chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo, l’oratorio la sostituì nell’esercizio di culto fino alla consacrazione della nuova chiesa nel 1756.
1785 (abside abside)
L’abside quadrata fu aggiunta probabilmente nel 1785, come testimonierebbe una targa in arenaria murata all’interno dell’edificio.
Descrizione
L’oratorio sorge in posizione isolata a nord di S. Martino, ai limiti di una zona boscata.
I caratteri sono tipicamente seicenteschi con facciata a capanna, limitata da conci angolari, ingresso architravato con finestre laterali riquadrate in pietra; superiormente il rosone dalla cornice monolitica di forma ovale e l’accentuato sporto della copertura a due falde. Sul tetto, tra il presbiterio e l’abside rettangolare, si imposta il campanile a vela.
All’interno si conserva un altare in scagliola di fattura tardo ottocentesca.
Impianto strutturale
L’interno, dall’impianto planimetrico rettangolare, è caratterizzato da una copertura lignea a capriata, che copre l’aula e da pareti intonacate. L’arco trionfale è retto da due semipilastri con capitelli dorici in arenaria.
La zona absidale, costruita alla fine del XVIII secolo, è coperta da una volta a botte con unghiature sotto le quali si aprono due finestrelle.
Un piccolo campanile a vela si erge sul fianco destro al limite tra la navata ed il presbiterio.
Struttura
La muratura portante è realizzata in muratura di sasso intonacata sia internamente che esternamente; la copertura è lignea a capriata.
Coperture
La copertura, a due falde, è in coppi.
Fronti
L’oratorio presenta una facciata a capanna, un unico portale centrale, con una cornice architravata, fiancheggiato da una finestrella a luce coricata per lato, e sormontato da un’apertura ad oculo in corrispondenza dell’asse di mezzeria. Sopra l’architrave si trova una lapide in arenaria con un’iscrizione dedicata alla Beata Vergine.
Il fronte è in muratura in pietra intonacata, ma gli spigoli dono evidenziati da conci in arenaria, così come le cornici di portale e finestrelle che spiccano cromaticamente.
Sul lato destro del tetto a due spioventi, è collocato il piccolo campanile a vela.
Elementi decorativi
L’altare, in scagliola, è stato realizzato nel 1853.