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Vallera
Cunico
Asti
cappella
sussidiaria
San Martino
Parrocchia di S. Maria della Valle
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
1345 - 1345(preesistenze intero bene); XVI - XVII(riedificazione intero bene); 1749 - 1749(descrizione intero bene); XIX - XIX(descrizione intero bene); 1900 - 1900(descrizione intero bene); 1927 - 1967(restauro intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 2004 - 2008(restauro intero bene)
Cappella di San Martino
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Martino <Vallera, Cunico>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1345  (preesistenze intero bene)

San Martino di Ponengo è citata come una delle due parrocchie in Cunico insieme a Santa Maria della Valle nell’elenco delle Parrocchie della Diocesi di Asti nel 1345. La prima chiesa, di origine romanica, viene edificata nel secolo XI. Un elemento che permette la collocazione in questo periodo è stato il rinvenimento in diverse epoche, nei pressi della chiesa, di rilevanti quantità di resti umani: ciò lascia presupporre l'esistenza di un cimitero accanto al tempio, ubicazione usuale per quel periodo.

XVI - XVII (riedificazione intero bene)

L'edificio viene riedificato tra il 1500 ed il 1600; nel 1630, a seguito della peste di Milano, la cappella riceve molti quadri votivi di ringraziamento da parte di coloro che sono stati risparmiati dal flagello.

1749  (descrizione intero bene)

Descrizione della cappella di Mons. Giuseppe Filippo Felissano come antica parrocchiale abbandonata da tutti e cadente in alcune parti dell’edificio, da non molti anni riportata a una forma decente.

XIX  (descrizione intero bene)

Descrizione di San Martino alla fine del 1800 come di forma quadrata, con pareti sane e ben riparate, non affrescate. Ha la copertura di legno e tegole restaurata dal parroco nel 1882. Vi sono quattro finestre; ha un unico altare in mattoni con calce, del quale si ignora l'erezione, rialzato con due gradini, sotto il titolo di San Martino. Vi si celebra la Santa Messa nel giorno della festa del santo titolare della chiesa, 11 novembre, rare volte per devozione ed alcune volte vi si recita il rosario. Nel 1896 l'altare in muratura viene sostituito con uno splendido altare in legno: la famiglia Zambelli, infatti, acquista dai Conti Radicati di Brozolo un cappella completa di altare in legno ornato e dorato e lo dona a San Martino.

1900  (descrizione intero bene)

Riparazione e dipintura delle pareti grazie alle offerte della popolazione e alle elargizioni della famiglia Zambelli. La cappella viene descritta con pavimento dell'aula in mattonelle di terra cotta e presbiterio in cemento, con volta con coperchio di tegole ed un solo altare in legno ornato e dorato.

1927 - 1967 (restauro intero bene)

Lavori di sistemazione ad opera della comunità consistenti in: sistemazione del tetto, del cornicione e della volta con inserimento di buone chiavi per la sicurezza degli archi; arricciatura interna ed esterna. Dopo il tetto si è passati alla decorazione fatta dal Sig. Paruzzo V. di Gallo d’Alba, al restauro dell'altare ad opera dell'indoratore Sala di Verolengo e a lavori di finimento della facciata ad opera del muratore Bauchiero A. e del falegname Stroppiana G.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio della cappella di San Martino dal patrimonio dell'ente Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Valle all'ente Parrocchia di S. Maria della Valle per D.M.I. in data 7/11/86 publicato sulla G.U. del 24/1186 n. 273, ai sensi e per gli effetti della L. 222/85.

2004 - 2008 (restauro intero bene)

Intervento generale di restauro comprensivo di: pulitura delle pareti esterne in mattoni a vista, stilatura dei giunti e posizionamento di frontalini in rame; realizzazione di marciapiede con pietre di Langa; manutenzione dell'impianto elettrico con installazione di due fari per l’illuminazione esterna; posizionamento di due tiranti per il consolidamento della struttura; rifacimento del tetto e consolidamento del cornicione; rimozione d'intonaco e ritinteggiatura; rifacimento della scala che porta alla cella campanaria; posa di nuova pavimentazione; sostituzione di tre finestre della chiesa; restauro dell'altare; ristrutturazione del campanile.
Descrizione

La cappella di San Martino, sorge sui resti dell'antica parrocchiale di Ponengo; riedificata tra il XVI e XVII sec. si presenta ad aula unica con presbiterio quadrangolare coperta da volte a crociera ribassate con catene. La facciata in muratura di mattoni a vista si presenta ad un ordine, con paraste d'angolo reggenti frontone senza trabeazione ad andamento sommitale curvilineo complesso; il portale di accesso definito da una cornice simile ad una edicola, risulta fiancheggiato da due piccoli e bassi oculi e sormontato da una finestra rettangolare.
Pianta
Pianta a navata unica che si sviluppa in due campate; la prima accoglie l’assemblea mentre la seconda ospita il presbiterio rialzato di uno scalino e separato dall’aula da balaustra. Dal presbiterio si accede alla sacrestia e a una stanza che, insieme ad una seconda camera con ripostiglio posta al piano superiore, si dice costituisse l’abitazione dell’eremita a custodia della piccola chiesa.
Facciata
Facciata in mattoni a vista, ad un ordine, con paraste d'angolo reggenti frontone senza trabeazione ad andamento sommitale curvilineo complesso. La campitura di facciata è movimentata da una cornice interna di mattoni che ne segue il perimetro circondando anche il semplice portale di accesso a formare quasi un'edicola; il portale risulta fiancheggiato da due piccoli e bassi oculi e sormontato da una finestra rettangolare.
Impianto strutturale
Struttura verticale in paraste e pareti di mattoni pieni con presenza di conci di pietra; gli orizzontamenti sono in muratura a volta a crociera ribassata con catene nell'aula e nel presbiterio, a botte con teste di padiglione in sacrestia; al piano superiore il soffitto è piano; la copertura a falde presenta struttura lignea e manto di copertura in coppi canali di laterizio. Il campanile, a base quadrata in muratura, emerge dal profilo della copertura con torre, cella campanaria e guglia terminale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
Formazione di altare a tavolo volto a popolo, ottenuto staccando la mensa e il relativo supporto dall'altare maggiore ligneo preesistente a parete; l'altare è stato posto su predella lignea in contiguità con quella preesistente.
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