chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Casabianca Asti Asti cappella sussidiaria Beata Vergine del Carmine Parrocchia di S. Giovanni Battista Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (1970 (?)) XVII - XVII(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(notizia intero bene); XIX - XIX(passaggio di proprietà intero bene); 1881 - 1881(ampliamento intero bene); 1970(?) - 1970(?)(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene )
Cappella della Beata Vergine del Carmine
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella della Beata Vergine del Carmine <Casabianca, Asti>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XVII (costruzione intero bene)
Primitiva costruzione risalente alla metà del Seicento eretta da un certo Giovanni Maria Fasolis, in esecuzione di disposizioni testamentarie del padre. La chiesetta intitolata alla Madonna del Carmine è molto piccola edificata su suolo privato della famiglia Fasolis facente parte della cascina della Nera, aperta al culto e provvista dalla famiglia degli arredi e di quanto necessario per il funzionamento.
XVIII (notizia intero bene)
Don Ferrante Fasolis con suo testamento nel 1700 obbliga gli eredi alla celebrazione ogni anno di sei messe nella cappella.
XIX (passaggio di proprietà intero bene)
Descrizione in stato di abbandono dal 1846 al 1881 quando il proprietario della cappella, il Sig. Giuseppe Vercelli, in data 27 gennaio vende la cappella al Sig. Manina Giuseppe fu Giuseppe che nello stesso giorno rivende la cappella allo stesso prezzo alla parrocchia, pagata dalla tre compagnie religiose parrocchiali.
1881 (ampliamento intero bene)
Ampliamento e restauro a spese dei borghigiani sotto il parroco don Zerbini. L’edificio è diviso in due parti: la parte retrostante, chiusa, serve per il culto, mentre la parte anteriore, aperta, forma un porticato. Vi si celebra una messa settimanale per tutto l’anno.
1970(?) (modifiche intero bene)
Chiusura del porticato antistante; abbattimento della muratura a delimitazione dei due vani lasciando in rilievo le linee architettoniche esterne; rifacimento dell’intonaco; riparazione del cornicione; completamento del marciapiede; installazione di quattro finestre in legno di larice e di un finestrino con relative inferriate; restauro della porta; dotazione di riscaldamento mediante stufa a kerosene.
1986 (passaggio di proprietà intero bene )
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista a quello dell’ente Parrocchia di S. Giovanni Battista per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
Descrizione
La cappella della Beata Vergine del Carmine sorge in Valle Manina, Frazione Casabianca, non distante da Asti. Ricostruita nel 1881 al posto di una precedente cappella realizzata entro il 1658 da Giovanni Maria Fasolis. Sorge isolata, non vi sono altri volumi addossati. Impianto orientato lungo l’asse nord-sud, la pianta è rettangolare con unico volume organizzato in tre campiture: la prima due a nord appartenenti alla fase costruttiva originaria, l'ultima all'ampliamento degli anni 70 del novecento. Il presbiterio è quadrangolare e allo stesso piano dell’aula liturgica, con altare a semplice mensa addossato al muro di fondo. L'aula è coperta da volte a crociera separate da arco traverso e poggianti su cornice perimetrale di modesto spessore; la prima campata, corrispondente all'ampliamento, presenta arco piano e ampio varco architravato. La copertura è a due falde, con manto in tegole di laterizio. L’illuminazione naturale è garantita dalla una finestra semicircolare posta sopra l’ingresso e da quattro finestre ad ogiva con telaio in legno, poste nelle facciate laterali. La facciata odierna è l’esito delle recenti trasformazioni anni ’70 del secolo XX. Si presenta ad unico ordine, intonacata, con paraste angolari che sorreggono trabeazione e frontone con timpano triangolare; nello sfondato, due lesene accoppiate alle paraste reggono un'arcata cieca a tutto sesto, all'interno della quale troviamo il portale di accesso, semplice, privo di decorazioni, a doppio battente ligneo, con soprastante finestra semicircolare in vetro ed elementi decorativi a raggiera in ferro. E’ presente una piccola campana posta in facciata, sulla parte destra, al di sopra del frontone. La cappella è aperta il 16 luglio, in occasione della festa della Beata Vergine del Carmine.
Pianta
Pianta ad aula unica rettangolare, orientata lungo l’asse nord-sud e libera su tutti i lati, a tre campate, di cui le prime due a nord appartenenti alla fase costruttiva originaria, e l’ultima all’ampliamento degli anni 70 del novecento. Il presbiterio è quadrangolare e allo stesso piano dell’aula liturgica, con altare a semplice mensa addossato al muro di fondo. L’illuminazione naturale è garantita dalla una finestra semicircolare posta sopra l’ingresso e da quattro finestre ad ogiva con telaio in legno, poste nelle facciate laterali.
Facciata
Facciata ad unico ordine, intonacata, con paraste angolari che sorreggono trabeazione e frontone con timpano triangolare. Nello sfondato, due lesene accoppiate alle paraste reggono un’arcata cieca a tutto sesto. Il portale di accesso è semplice, privo di decorazioni, a doppio battente ligneo, con soprastante finestra semicircolare in vetro ed elementi decorativi a raggiera in ferro. La facciata odierna è l’esito delle recenti trasformazioni anni ’70 del secolo XX. E’ presente una piccola campana posta in facciata sulla parte destra, al di sopra del frontone.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste, lesene e pareti in muratura di mattoni su cui si impostano le volte interne a crociera, separate da arco traverso e poggianti su cornice perimetrale di modesto spessore. La prima campata, corrispondente all’ampliamento, presenta soffitto piano e ampio varco architravato. Il tetto è a due falde con manto di copertura in tegole di laterizio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970 (?))
Dotazione di un altare a tavolo volto a popolo in legno lavorato.