chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Marzaglia Modena Modena - Nonantola chiesa parrocchiale Beata Vergine Assunta Parrocchia della Beata Vergine Assunta Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture presbiterio - aggiunta arredo (1985-1998) IX sec - XVIII sec(preesistenza carattere generale); 1949 - 1957(costruzione intero bene ); 1973 - 1977(completamento arredo)
Chiesa della Beata Vergine Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine Assunta <Marzaglia, Modena>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta
Autore (ruolo)
Corradini, Corrado (progettazione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
neoromanico (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
IX sec - XVIII sec (preesistenza carattere generale)
Marzaglia è località di confine del territorio modenese, variamente menzionata fin dal IX secolo. Nel 926 si trova per la prima volta citazione di una Chiesa di Santa Maria di Marzaglia; prova della sua importanza, un sinodo regionale dei vescovi, che vi si tenne nel 973. Fu dipendenza del monastero di Sant’Alessandro di Parma, poi del vescovo di quella città, fino a che nel 1194 non venne ceduta da quest’ultimo all’arciprete della vicina pieve di Cittanova. In un catalogo delle chiese modenesi della fine del XIII secolo è indicata come ‘Ecclesia Sancte Marie de Marzaleis”, filiale di Cittanova. La vecchia chiesa parrocchiale sorge nel quartiere di Marzaglia vecchia, ed è un edificio ora adibito a magazzino, in cattive condizioni di stabilità. Facciata e campanile, entrambi in laterizi a vista, mostrano caratteri di antichità. Le vicende di questa chiesa non state comunque indagate, e abbiamo soltanto notizia generica di restauri o ricostruzioni avvenuti nel 1605, nel 1715, nel 1750.
1949 - 1957 (costruzione intero bene )
L’attuale chiesa di Marzaglia fu costruita tra il 1949 e il 1953, su iniziativa del parroco d. Federico Vezzali (1946-1966). Questi profuse le sue energie a raccogliere fondi e a incitare la popolazione a collaborare nei lavori, ricevendo infine per la parrocchia, in segno di riconoscimento per l’opera compiuta, il titolo di arcipretura. Progettista dell’edificio fu l’architetto Corrado Corradini di Modena, che subito dopo diresse anche i lavori per la nuova canonica (1954) e campanile (1955-1957). La chiesa vecchia, ritenuta già da tempo troppo piccola, di scomodo accesso, indecorosa nella conservazione per i danni causati dalle frequenti piene del vicino fiume Secchia, fu abbandonata e adibita a magazzino. Diversi arredi significativi vennero spostati nel nuovo edificio, tra cui una grande pala dell’Assunta datata 1676, due paliotti settecenteschi in scagliola, il fonte battesimale databile tra XVI e XVII secolo, tre campane del 1854 e 1855 (altre due rimasero nel vecchio campanile).
1973 - 1977 (completamento arredo)
Interventi di completamento dell’arredo della chiesa vennero poi effettuati dal parroco don Walter Pincelli (1972- 1985): in particolare, l’altare maggiore in marmo di Romano Pelloni (1973), le vetrate sull’abside dello stesso Pelloni (1977), la tinteggiatura interna delle pareti (1977).
Descrizione
La chiesa, che sorge isolata circondata da vasto piazzale asfaltato, intende riprodurre in modo libero elementi dello stile costruttivo romanico. I parati esterni sono in mattoni a faccia a vista; la facciata ha forma a salienti, con i corpi laterali molto ristretti e di poco più bassi rispetto al grande corpo centrale. Al centro, il portale d’ingresso è inserito in elegante protiro in marmo bianco, appoggiato su tre gradini; in alto, la superficie è mossa da una serie di monofore cieche, sovrastate al centro da oculo esso pure chiuso. Alla chiesa sono addossati la canonica, sul fianco sinistro, e il campanile, collegato al fianco destro tramite un tratto di portico; entrambe le costruzioni riprendono la caratteristica del parato esterno in mattoni a faccia a vista e un ampio utilizzo di finestre centinate di gusto neo-romanico. L’interno della chiesa è a croce latina, con due cappelle alle estremità del transetto e presbiterio chiuso da abside poligonale. Lungo le pareti della navata sono addossati grandi semipilastri, che reggono arcate a tutto sesto formando nicchie simili a cappelle laterali poco profonde. Sulla parete absidale, al di sopra del coro ligneo, si aprono cinque finestre di forma allungata, con vetrate figurate. I semipilastri dell’aula, che si ripetono anche nell’area presbiterale e absidale, così come le arcate da essi sostenuti, sono in laterizio, mentre le rimanenti superfici si presentano intonacate e tinteggiate in tono di giallo ocra. La copertura è a volta a botte, il pavimento, a piccole mattonelle bicolori, riproduce semplici forme geometriche.
Struttura
Struttura portante in muratura continua in laterizio. Copertura con orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi tradizionali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in marmi policromi.
Impianto strutturale
L'interno è a croce latina, con due cappelle alle estremità del transetto e presbiterio chiuso da abside poligonale. Lungo le pareti della navata sono addossati grandi semipilastri, che reggono arcate a tutto sesto formando nicchie simili a cappelle laterali poco profonde.L'edificio di culto è concluso da abside poligonale.
Coperture
Copertura tradizionale in legno, a due spioventi. Manto in coppi laterizi.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1985-1998)
La zona presbiteriale, rialzata da un gradino rispetto all'aula, presenta centrale l'altare in marmi policromi. Alla destra del celebrante l'ambone e alla sinistra il tabernacolo. La sede in legno è alla sua sinistra, dietro al tabernacolo in marmi.