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Cappella di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di Sant'Anna <Castelplanio>
Altre denominazioni
Chiesa di Sant'Anna
Autore (ruolo)
Schiavoni, Luca (ipotesi progetto di restauro)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII - 1750 (costruzione intero bene)
Situata nella contrada "Biagio Marino", ora "Sant’Anna", la chiesa fu
edificata dopo la metà del 1700; apparteneva al Monastero di San Romualdo di Fabriano, ma con le soppressioni napoleoniche fu espropriata.
XIX - 1890 (chiusura al culto intero bene)
In seguito la cappella venne acquistata dalla famiglia Bonanni di Serra San Quirico. Alla fine del 1800 risultava però chiusa e non più officiata.
XX - 1930 (passaggio di proprietà intero bene)
Negli anni Trenta la cappella privata venne donata alla parrocchia dalla contessa Bonanni. Ancora oggi vi sono sepolti i nobili originari proprietari.
1997 - 1998 (progetto di ristrutturazione e restauro intero bene)
La chiesa versa in uno stato di degrado e abbandono. L'architetto Luca Schiavoni di Jesi ha redatto un progetto preliminare completo di computo nel giugno 1998 per un'eventuale ristrutturazione, ma i lavori, ad oggi, non sono stati eseguiti. Molti danni presenti sono dovuti al sisma del 26 Settembre 1997.
Descrizione
Ormai inutilizzata da alcuni decenni, è una piccola chiesa con annessa canonica dedicata a Sant'Anna, situata a metà strada tra le principali vie di comunicazione (S.S. 76 e Ferrovia) e la Frazione Piagge.
Il complesso è costituito dalla chiesa e da alcuni vani adibiti a sacrestia e locali accessori al piano terra e al primo piano. La chiesa fu realizzata in aderenza ad un complesso edilizio più ampio e donata alla parrocchia dalla famiglia dei Conti Bonanni.
I danni presenti sono imputabili al sisma del settembre 1997: la chiesa presenta un crollo di parte della volta decorata sopra l’area absidale, distacchi e crolli del cornicione, oltre al degrado generalizzato della volta dell’aula, realizzata in gesso e canne su di un’orditura in legno e finemente decorata a tempera. Sono presenti anche gravi danni dovuti a infiltrazioni d’acqua provenienti dalle coperture e dalla parete sinistra contro terra, sicuramente precedenti al sisma. Esternamente sono visibili crolli del cornicione in muratura intonacata sul lato sinistro della chiesa.
Impianto strutturale
La struttura è interamente in muratura. Il tetto è realizzato con strutture in legno, con legname vecchio piuttosto fatiscente delle orditure principali e secondarie. Le murature portanti perimetrali, nella sacrestia e negli altri ambienti, presentano gravi lesioni e fessurazioni con notevoli parti di intonaco distaccato.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa è in stato di abbandono e rovina da molti anni ed è pertanto priva di qualsiasi arredo.