chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Front Torino chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena Parrocchia di Santa Maria Maddalena pianta; facciata ; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato liturgico; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1980-1989); presbiterio - aggiunta arredo (2016) 1190 - 1190(prima testimonianza carattere generale); 1329 - 1346(visite pastorali carattere generale); 1368 - 1370(giurisdizione carattere generale); XV - XV(ampliamento intero bene ); 1584 - 1584(visita pastorale interno); XVII - XVII(realizzazione altare della Madonna del Carmine); XVII - XVII(realizzazione altare di San Firmino e SS.Annunziata); metà XVII - metà XVII(realizzazione altare di San Pietro); 1669 - 1669(realizzazione altare Madonna del Rosario); 1693 - 1693(visita pastorale intero bene); 1698 - 1698(realizzazione statua cappella Madonna del Rosario); 1748 - 1748(dipinto Vergine dell'Assunzione cappella Madonna del Rosario); 1757 - 1757(realizzazione bussola e portone); 1778 - 1778(visita pastorale intero bene); 1799 - 1799(consacrazione altare maggiore); 1812 - 1812(restauro dipinto cappella Madonna del Rosario); 1817 - 1817(giurisdizione carattere generale); 1840 - 1840(restauro altare di San Firmino e SS.Annunziata); 1860 - 1880(restauro intero bene); 1889 - 1890(restauro lati presbiterio); 1895 - 1895(modifica altari cappelle San Giuseppe e Immacolata); 1900 - 1900(restauro interno); 1904 - 1904(dipinto altare di San Firmino e SS.Annunziata); 1914 - 1914(sostituzione altare di San Pietro); 1914 - 1914(sostituzione altare altare di San Firmino e SS.Annunziata); 1924 - 1925(nuova facciata facciata); 1928 - 1928(inserimento baldacchino altare maggiore); 1949 - 1949(restauro altare maggiore); 1956 - 1956(rifacimento altare cappella San Giuseppe); 1970 - 1979(restuaro intero bene); 2013 - 2013(riqualificazione intorno); 2014 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Maddalena <Front>
Ambito culturale (ruolo)
impianto medievale (costruzione)
barocco (decorazione)
eclettismo (riplasmazione e facciata)
Notizie Storiche
1190 (prima testimonianza carattere generale)
Il primo documento noto è del 1190, allorché l'abate di Fruttuaria Enrico I, dei San Martino di Front, ebbe la giurisdizione della chiesa di Santa Maria Maddalena di Front. E' probabile che la chiesa sorgesse già dov'è l'attuale
1329 - 1346 (visite pastorali carattere generale)
Dalle relazioni delle visite pastorali si evince che alla chiesa parrocchiale di Front era annessa anche la chiesa di Vauda S.Nicolao, entrambe sotto il rettorato di Don Michele, succeduto a Don Alberto.
1368 - 1370 (giurisdizione carattere generale)
La parrocchiale denominata S.te Marie de Fronte e la chiesa S.ti Nicholai de Vauda de Fronte risultano essere sotto la giurisdizione della plebes Riparoli (sotto la plebania di Rivarolo), sotto la Diocesi di Ivrea.
XV (ampliamento intero bene )
Nell'archivio parrocchiale si è ritrovato un documento, datato 1922, corrispondente al carteggio del Teol.Can.Martina Mercello Parroco, ove a matita e poi cancellata, è annotata la notizia che i castellani di Front, Ardizzone e figli, negli anni successivi al 1400 abbiano provveduto alla costruzione del campanile e all'ampliamento della chiesa. Il documento fa supporre che l'edificio fosse nato come una piccola chiesa a navata unica, sprovvisto di campanile, e che poi sia stato ampliato dopo il 1400, anno in cui è stata edificata la torre campanaria.
1584 (visita pastorale interno)
Viene relazionato "indecenti l'altare e le pareti e guasti i pavimenti", pertanto viene ordinato di far eseguire le riparazioni e la costruzione di un confessionale.
XVII (realizzazione altare della Madonna del Carmine)
Secondo don Giò Rocco Molinari i fondatori dell'altare furono i Marchesi San Martino d'Agliè, Signori di Front; ciò è suffragato dal fatto che sugli archi che delimitano la cappella appare lo stemma del casato. La costruzione dell'altare è fatta risalire al 1600; sopra l'altare era incastonata la pala raffigurante la Madonna del Carmine e le Sante Apollonia e Lucia, datata 1670 e attribuita a Giovanni Bartolomeo Caravoglia, attualmente collocata in sacrestia.
XVII (realizzazione altare di San Firmino e SS.Annunziata)
La realizzazione dell'altare è fatta risalire al XVII secolo, ad opera delle famiglie Motto della frazione Grange.
metà XVII (realizzazione altare di San Pietro)
L'altare viene fatto costruire da Francesco Pietro Perino, committente anche del quadro sovrastante, attribuito a Giovanni Bartolomeo Caravoglia, firmato e datato 1670, raffigurante i Santi Filippo Neri, Pietro e Gertrude.
Nel 1675 Perino redige testamento, lasciando la moglie erede universale e disponendo "di pagare subito dopo la sua morte £ 50 ducati alla Compagnia del Corpus Domini, alla Compagnia del S.S. Rosario e di Santa Marta. Se la moglie passa a seconde nozze o muore senza figli legittimi o naturali del titolare tutto quanto, eccetto i legati, vanno in beneficio alla cappella eretta dal testatore nella chiesa parrocchiale di Front sotto il titolo di San Filippo Neri, con l'obbligo perpetuo di due messe settimanali".
1669 (realizzazione altare Madonna del Rosario)
L'altare viene realizzato da Giò Nicola Fornero di Ciriè, su ordine di Cipriano Giacomo Priore della Compagnia del Rosario.
1693 (visita pastorale intero bene)
Durante la visita pastorale Monsignor Bertodano relaziona che la chiesa è dotata di campanile con due campane.
1698 (realizzazione statua cappella Madonna del Rosario)
Il Priore Cagna Domenico fu Francesco commissiona allo scultore Rampone la statua della Madonna, da collocarsi in apposita nicchia.
1748 (dipinto Vergine dell'Assunzione cappella Madonna del Rosario)
Sotto il priorato di Motto Giò Battista, il pittore Reynero dipinge l'icona con la Vergine dell'Assunzione, più volte rimaneggiata nel corso degli anni.
1757 (realizzazione bussola e portone)
La bussola e il portone in legno vengono realizzati da Cagna Stefano e dal figlio Carlo.
1778 (visita pastorale intero bene)
Dalla relazione della visita pastorale si evince che la chiesa è molto umida in quanto situata a ridosso di un terrapieno e del cortile della casa parrocchiale, rialzato rispetto al pavimento della chiesa stessa; ove ora si trova l'attuale piazza era collocato il cimitero (rimasto tale fino al 1810). Il pavimento è in mattoni, dissestato in due punti. Non c'è il coro ma solo un piccolo spazio dietro all'altare maggiore.
1799 (consacrazione altare maggiore)
L'altare maggiore viene consacrato da Monsignor Valperga Magnoni, Vescovo di Nizza Marittima.
1812 (restauro dipinto cappella Madonna del Rosario)
Il Priore Cipriano Antonio fu Giacomo commissiona al pittore Palladino il restauro della tela; all'originale vengono aggiunte le figure di Santa Maria Maddalena e Santa Marta.
1817 (giurisdizione carattere generale)
Il 7 luglio 1817 la chiesa viene aggregata alla diocesi di Torino.
1840 (restauro altare di San Firmino e SS.Annunziata)
In occasione della visita pastorale, Giuseppe Motto, a nome delle famiglie Motto, chiede all'Arcivescovo di Torino di poter riprendere "l'usanza di far dare la benedizione col SS.Sacramento all'altare di San Firmino nelle feste della S.S.Nunziata (25 marzo) e San Firmino (11 ottobre) titolare, pratica da alcuni anni sospesa perchè l'altare non decentemente ornato". La richiesta viene accolta a condizione che "l'altare fosse decentemente ornato e mantenuto". La concessione fà sì che l'altare venga restaurato.
1860 - 1880 (restauro intero bene)
La chiesa viene interamente restaurata, viene ricostruito il coro in forma semicircolare, spostato in avanti l'altare maggiore, decorato tutto l'interno e la facciata.
1889 - 1890 (restauro lati presbiterio)
I muri che delimitano la sacrestia, a sinistra del presbiterio, vengono sostituiti con due archi, l'uno verso il presbiterio, l'altro verso la navata di sinistra, ricavando una cappella intitolata a San Giuseppe.
Vengono abbattute le pareti che delimitano l'area a destra del presbiterio (ex ripostiglio) e costruiti due archi simili a quelli dell'area opposta, ricavando una cappella intitolata all'Immacolata.
L'altare della Madonna del Rosario, precedentemente appoggiato sulla parete di fondo della navata destra, nonché alla parete del ripostiglio, viene spostato nella cappella di San Giuseppe, mentre l'icona della Vergine dell'Assunzione viene collocata nella Cappella dell'Immacolata. L'altare della Madonna del Carmine, precedentemente appoggiato sulla parete di fondo della navata sinistra, viene collocato nella Cappella dell'Immacolata, entro un'absidiola gotica.
Viene costruito un volume a lato della chiesa, vicino al campanile, ove viene collocata la nuova sacrestia.
1895 (modifica altari cappelle San Giuseppe e Immacolata)
Viene sostituito l'altare nella cappella di San Giuseppe con uno nuovo in marmo.
Nella cappella dell'Immacolata viene chiusa l'absidiola gotica e collocato contro la parete un nuovo altare in marmo, simile a quello di San Giuseppe.
1900 (restauro interno)
I lavori di restauro interessano il rifacimento della pavimentazione, delle vetrate policrome e le decorazioni, queste ultime ad opera dei fratelli Luigi e Domenico Ampalla.
Il decoratore Carlo Paglia si occupa della decorazione della cappella di San Giuseppe.
Viene acquistata la statua di San Giuseppe e collocata nella cappella a lui intitolata.
1904 (dipinto altare di San Firmino e SS.Annunziata)
Le famiglie Motto commissionano al pittore Angelo Negri un dipinto raffigurante la S.S. Annunziata, San Firmino, San Carlo Borromeo e San Benedetto, da collocarsi sopra l'altare.
1914 (sostituzione altare di San Pietro)
L'altare viene rifatto in marmo.
1914 (sostituzione altare altare di San Firmino e SS.Annunziata)
L'altare viene sostituito con uno in marmo.
1924 - 1925 (nuova facciata facciata)
Viene edificata la nuova facciata, ad opera del capomastro Gardetto Domenico di Front, su disegno dell'ing. Destefanis. Sulla precedente facciata compariva un grande affresco rappresentante la Madonna con altri Santi.
1928 (inserimento baldacchino altare maggiore)
I coniugi Perino Giuseppe e Teresa donano, per grazia ricevuta, un baldacchino che viene collocato in posizione sovrastante l'altare maggiore.
1949 (restauro altare maggiore)
Don Bernardo Ubaudi, con il concorso del Municipio, fà restaurare l'altare dalla ditta Enrietti Cesare; il 26 luglio dello stesso anno il Cardinale Maurilio Fossati, Arcivescovo di Torino, riconsacra l'altare inserendovi le reliquie dei Santi Martiri Sotero e Giordano.
1956 (rifacimento altare cappella San Giuseppe)
Don Bernardo Ubaudi fà rifare l'altare, inserendo una cornice in legno dorato attorno alla nicchia del santo, opera della ditta Chiolerio di Cuorgnè.
1970 - 1979 (restuaro intero bene)
La chiesa è oggetto di restauro. Viene eliminato il baldacchino che sormonta l'altare maggiore.
2013 (riqualificazione intorno)
Riqualificazione area antistante l'edificio e apertura nuovo accesso laterale con rampa per abbattimento barriere architettoniche.
2014 - 2017 (restauro intero bene)
Restauro conservativo del portone ligneo e degli stucchi in tre cappelle; tinteggiatura superfici interne; implementazione impianto termico; rifacimento tetto; restauro dei dipinti su tela raffiguranti "Santi Pietro, Filippo Neri e Gertrude", "Madonna del Carmine", "l'Assunta con le Sante Marta e Maria Maddalena".
Descrizione
La chiesa sorge lungo la strada provinciale che attraversa Front. L'edificio risulta inglobato nel tessuto urbanistico, in aderenza alle costruzioni circostanti sui lati ovest e sud, mentre la facciata è rivolta ad est.
La chiesa ha pianta rettangolare longitudinale, con navata centrale e due laterali, transetto e abside semicircolare. Internamente la navata centrale è coperta da volte a botte unghiate, mentre le navate laterali da volte a crociera; il transetto di sinistra è sormontato da due volte a botte unghiate accoppiate, mentre quello di destra da volta a botte; la crociera è coperta da volta a vela cupoliforme su pennacchi, mentre l'abside da semicupola. La struttura è in muratura portante, con pareti e volte intonacate; il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
La facciata è del tipo a vento, a ordini sovrapposti, scandita da paraste, e conclusa con timpano triangolare. Il portone è collocato in asse con la navata centrale, mentre sulle laterali si aprono finestre mistilinee. L'ordine superiore è limitato alla sola navata centrale, mentre le laterali sono sormontate da balaustre in cemento; centralmente si apre una finestra con colonnine e cornice ad arco. La facciata presenta finitura in mattoni a vista in corrispondenza delle specchiature centrali, su ambo gli ordini, mentre le laterali sono trattate a fasce orizzontali in finto bugnato, di tonalità ocra.
Il campanile, su base quadrata, è collocato sul retro dell'edificio, sul lato sinistro, adiacente al volume della sacrestia; la cella campanaria è aperta sui quattro lati, con copertura a falde in coppi.
L'edificio presenta discrete condizioni di conservazione; internamente si è proceduto al restauro di alcune volte, mentre sulle superfici verticali sono presenti fenomeni di umidità parietale.
pianta
La chiesa ha pianta rettangolare longitudinale, con navata centrale e due laterali, transetto e abside semicircolare. Le navate sono suddivise in tre campate; il braccio sinistro del transetto è occupato dalla cappella dedicata a San Giuseppe, quello di destra dalla cappella dedicata all'Immacolata.
facciata
La facciata, del tipo a vento, è rivolta ad est. Presenta ordini sovrapposti, scanditi da paraste, e conclusa con timpano triangolare. L'ordine inferiore presenta il portone d'ingresso in asse con la navata centrale, mentre due finestre mistilinee si aprono sulle laterali; il portone è in legno, a due battenti, riquadrato da cornice e sormontato da piattabanda. L'ordine superiore è limitato alla sola navata centrale, mentre lateralmente è concluso con balaustre in cemento; centralmente si apre una finestra con colonnine e cornice ad arco, corredata di vetrate artistiche raffiguranti Maria Maddalena.
La facciata presenta finitura in mattoni a vista nelle specchiature centrali, mentre le laterali sono trattate a fasce orizzontali in finto bugnato, di tonalità ocra. Le cornici e le paraste sono trattate ad intonaco e tinteggiate di tonalità giallo-beige. Alla base è presente una zoccolatura cementizia su cui si impostano le paraste.
prospetti laterali
I prospetti laterali presentano finitura ad intonaco, tinteggiata di tonalità giallina. Sui prospetti sono presenti aperture semicircolari corredate di vetrate artistiche.
Sul lato sud è stato aperto un ingresso secondario, a collegamento dell'interno della chiesa con la piazza attigua mediante rampa.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura in muratura portante. Internamente la navata centrale è coperta da volte a botte unghiate, mentre le navate laterali da volte a crociera; il transetto di sinistra è sormontato da due volte a botte unghiate accoppiate, mentre quello di destra da volta a botte; la crociera è coperta da volta a vela cupoliforme su pennacchi, l'abside da semicupola.
Il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
interni
La navata centrale presenta altezza maggiore rispetto le laterali; lungo il perimetro corre un cornicione modanato su cui si impostano le volte. Le superfici verticali sono scandite da lesene con capitelli in stucco di tipo corinzio. Le volte della navata centrale sono decorate con motivi floreali stilizzati; nella campata centrale è raffigurata l'Assunta. La cupola dell'abside è dipinta con la colomba eucaristica con angioletti.
Le navate laterali si aprono sulla navata centrale mediante arcate. Sulla controfacciata è presente la cantoria, in muratura, con ringhiera in legno su intelaiatura metallica, raggiungibile con scaletta interna.
La prima campata della navata sinistra è intitolata a San Pietro e San Filippo Neri: sulla parete è collocata un'edicola con il dipinto, datato 1670, raffigurante i Santi Filippo Neri, Pietro e Gertrude, opera di Giovanni Bartolomeo Caravoglia. La terza campata è intitolata alla Madonna del Carmine: sulla parete si apre una nicchia contenente la statua di Maria Maddalena datata 1862, opera dello scultore Rampone.
La prima campata della navata destra è intitolata a San Firmino e alla S.S.Annunziata: sulla parete è collocato il dipinto raffigurante la S.S.Annunziata, San Firmino, San Carlo Borromeo e San Benedetto, opera del pittore Angelo Negri. Nella seconda campata è collocata la fonte battesimale. La terza campata è intitolata alla Madonna del Rosario: sulla parete si apre una nicchia con statua.
Le campate intitolate a San Pietro, alla Madonna del Carmine e alla Madonna del Rosario presentano volte con decorazioni a stucco, attribuite alle maestranze luganesi.
Le cappelle collocate nel transetto sono intitolate a San Giuseppe, a sinistra, e all'Immacolata Concezione, a destra; entrambe ospitano altari in marmo, di simile fattezza, sormontati da edicole contenenti le statue dei titolari. Nella cappella dell'Immacolata è conservata anche la tela del pittore Reynero, datata 1748, e più volte rimaneggiata, raffigurante l'Assunzione con le Sante Maria Maddalena e Marta.
La pavimentazione dell'aula è in cementine colorate, mentre in corrispondenza del presbiterio è in marmo.
presbiterio
Il presbiterio è collocato in corrispondenza della crociera, è rialzato di un gradino rispetto l'aula e da essa diviso mediante balaustra in marmi policromi. L'altare maggiore, in marmi policromi, è posizionato davanti all'abside; due passaggi laterali conducono nel coro retrostante.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. Nei bracci del transetto le panche sono collocate ortogonalmente all'orientamento dell'aula.
I confessionali sono collocati nelle navate laterali, adiacenti alla parete di controfacciata.
Campanile
Il campanile è collocato sul lato sinistro dell'edificio, adiacente al volume della sacrestia. Si presenta tozzo, su pianta quadrata, e presenta finitura ad intonaco tinteggiata. La cella campanaria è aperta sui quattro lati; sul lato est è presente il quadrante dell'orologio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1989)
Aggiunta di nuovo arredo, mensa, posizionato in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. La mensa è in legno dipinto; il piede centrale è ricavato dalla vecchia fonte battesimale rovesciata, in legno decorato.
presbiterio - aggiunta arredo (2016)
Aggiunta di nuovo ambone in legno; sul fronte è intagliato il volto del Cristo.