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San Cesario sul Panaro
Modena - Nonantola
oratorio
sussidiario
S. Bernardino
Parrocchia di San Cesario Diacono Martire
Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
nessuno
885 - 885(preesistenze intorno); XVII - XVII(edificazione intero bene); 1950 - 1950(restauri intero bene)
Oratorio di San Bernardino
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Bernardino <San Cesario sul Panaro>
Altre denominazioni Oratorio di San Bernardino da Siena
S. Bernardino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

885  (preesistenze intorno)

nella località dove oggi sorge l’oratorio dedicato a S. Bernardino da Siena, esisteva un ospizio con chiesetta dedicati a S. Michele Arcangelo dove, si fermò e morì Papa Adriano III durante il viaggio che lo conduceva alla Dieta di Worms, come ricorda la lapide posta all'esterno sull’ingresso dell'oratorio nel 1980.

XVII  (edificazione intero bene)

nella prima metà del secolo si assiste alla costruzione dell’oratorio dedicato a S. Bernardino da Siena per opera di un piccolo gruppo di abitanti del luogo sopravvissuti alla peste del 1630. L’edificio è stato edificato sui resti di una precedente chiesetta della quale s’intravvede ancora la fondazione dell’abside al centro della porta d’ingresso.

1950  (restauri intero bene)

dopo la rottura della trave di colmo e il crollo improvviso, anche della volta interna, la copertura dell’oratorio viene ricostruita e l’intero edificio viene restaurato.
Descrizione

l’oratorio dedicato a San Bernardino da Siena, è a pianta rettangolare di dimensioni 6 m di larghezza e 11 m di lunghezza, ed è coperto a capanna con due spioventi. La facciata è coronata da un timpano triangolare con due spioventi e larga cornice a guscio, intonacata e tinteggiata col colore della pietra, ed è caratterizzata da un portale centrale rettangolare sormontato da una nicchia con lapide commemorativa e soprastante ovale con l’immagine dipinta del Santo. Lo spazio interno è ad aula unica ripartito in tre campate tramite lesene leggermente sporgenti dalle pareti laterali; una cornice di gesso a coronamento dei prospetti laterali, faceva probabilmente da appoggio a una volta a botte che copriva l’intera aula liturgica, oggi scomparsa. L’area presbiteriale sul fondo termina con una parete verticale senza coro e al centro presenta l’altare maggiore di scagliola in stile barocco, rialzato di due gradini sull’aula ecclesiastica, sormontato da un’ancona di stucco con nicchia centrale ad arco contenente la statua della Madonna col Bambino. Oggi il tetto di legno e laterizi, recentemente restaurato, è a vista nell’intradosso e due ampie finestre rettangolari, aperte al centro delle pareti laterali, illuminano l’intera chiesetta.
Impianto strutturale
l’oratorio si presenta esternamente di piccole dimensioni con forma semplice a capanna e un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a una sola navata di forma rettangolare. L’orientamento è opposto a quello classico dell’oratorio originario, con la facciata rivolta a est verso la Plebana di San Cesario Diacono Martire. All’interno l’altare si trova al centro della parete opposta all’ingresso e l’assemblea dei fedeli occupa due terzi della sala col percorso di distribuzione sull’asse longitudinale. La copertura è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna su tutta l’aula ecclesiastica.
Struttura
muratura portante continua nelle pareti perimetrali in mattoni e ciottoli di fiume, intonacate e tinteggiate sia verso l’esterno sia verso l’interno dell’edificio. Copertura a falde inclinate con capriata, terzere, travetti di legno, tavolato in tavelle di laterizio e manto in coppi a canale di laterizio.
Coperture
tetto a falde inclinate con due spioventi a capanna, costituito da una capriata, tre terzere e travetti di legno, tavolato in tavelle di laterizio e manto in coppi a canale di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
antiche mattonelle di cotto in tutta l’aula liturgica
Adeguamento liturgico

nessuno
l’impianto liturgico, precedente alla riforma del Concilio Vaticano II, risale all’epoca della costruzione dell’oratorio (1600): l’altare maggiore, col tabernacolo al centro, è posto alle spalle del celebrante, rialzato di due gradini contro la parete di fondo.
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