chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Formigine Modena - Nonantola chiesa parrocchiale S. Bartolomeo Apostolo Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Fronti; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (1981-1984) XIV sec - XVI sec(menzione preesistenze); 1676 - 1676(restauro chiesa preesistente); 1729 - 1729(rifacimento chiesa preesistente); 1740 - 1842(costruzione e modifiche campanile); 1911 - 1914(completamento facciata); 1945 - 1945(danneggiamento intero bene); 1981 - 1984(manutenzione straordinaria opere interne); 2001 - 2004(manutenzione straordinaria intonaci tinteggi e lattonerie); 2019 - 2020(consolidamento strutturale intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Formigine>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo S. Bartolomeo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (realizzazione facciata)
neoclassico (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
XIV sec - XVI sec (menzione preesistenze)
All’interno delle mura castellane sorgeva nel XIV secolo una piccola chiesetta dedicata a San Bartolomeo Apostolo che fungeva sia da cappella della Rocca che da parrocchia.
Con l’espandersi della comunità formiginese, il piccolo tempio venne gradualmente abbandonato mentre l’altra chiesetta antistante il Castello, dedicata a San Rocco ed edificata a spese della Comunità non oltre la fine del XV secolo, era divenuta col tempo la parrocchia della città, assumendo essa il titolo di San Bartolomeo (1575 ca).
1676 (restauro chiesa preesistente)
La chiesa fu oggetto di un primo restauro nel 1673, ma già nel 1688 la comunità cittadina avverte l’esigenza di restaurare in maniera radicale la chiesa.
1729 (rifacimento chiesa preesistente)
Nel 1729 si dà inizio ai lavori di radicale ristrutturazione, affidata due anni prima all’architetto ducale Gian Maria Ferraroni, detto il “Brigo”, che si ispira all’architettura toscana del Rinascimento, come rileva l’alternarsi di zone d’ombra e di luce e l’utilizzo di lesene.
L’architetto ingloba nel nuovo edificio l’abside della chiesa restaurata ne 1676 ed aggiunge due cappelle laterali (da cinque a sette). La facciata invece rimane incompiuta.
1740 - 1842 (costruzione e modifiche campanile)
Il campanile venne innalzato nel 1740 e restaurato nel 181, ma nel 1842 il parroco dell’epoca, per porre riparo ai segnali di cedimento del coronamento del campanile, decide di sostituire l’antica guglia accettando i suggerimenti dell’architetto Cesare Costa, il cui progetto prevede il consolidamento dell’intera torre campanaria sormontata da piramide su tamburo ottagono.
1911 - 1914 (completamento facciata)
La facciata della chiesa, che era rimasta incompiuta in occasione dell’intervento precedente, venne realizzata solo due secoli più tardi nel 1911.
1945 (danneggiamento intero bene)
Nel 1945 la chiesa è colpita dai bombardamenti e sono distrutti il coro, le volte e parte della sacrestia, restaurati nel dopogerra.
1981 - 1984 (manutenzione straordinaria opere interne)
Negli anni ’80, con don Verucchi, è stato eseguito un intervento di adeguamento liturgico che ha interessato l’intera zona presbiteriale. In tale occasione si è anche posata una nuova pavimentazione in marmo nell’aula, inserite vetrate artistiche nel presbiterio e nella finestra in facciata.
2001 - 2004 (manutenzione straordinaria intonaci, tinteggi e lattonerie)
Nel 2004 sono stati completati lavori di consolidamento e restauro, autorizzato dalla Soprintendenza competente l’anno precedente, che hanno riguardato in particolare gli intonaci e tinteggi esterni ed interni e che sono stati preceduti da una campagna di saggi stratigrafici, riportando allo stato originario il paramento pittorico della chiesa.
Si provvide anche all’aggiornamento degli impianti elettrici e d’illuminazione.
Pochi anni prima, nel 2001, erano stati sostituite le lattonerie in rame ormai gravemente ammalorate e consolidato il fronte meridionale con iniezioni nelle fondazioni, che dava segno di cedimento.
Nel 2019-2020 la chiesa è stata oggetto di un importante restauro strutturale a seguito di cedimenti fondali che avevano creato gravi lesioni nelle murature e nelle volte. Per l'intervento si è potuto accedere a contributi 8x1000 CEI.
Descrizione
Il complesso della chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo, con annesso campanile e canonica, è ubicato nella piazza della Repubblica nel centro di Formigine di fronte all’ingresso al castello. L’attuale chiesa parrocchiale derivò il titolo di San Bartolomeo dalla cappella interna del castello assumendo, intorno al 1575, la funzione di parrocchia cittadina.
Già restaurata una prima volta nel 1688, essa venne radicalmente ristrutturata nel 1729, mentre la facciata fu portata a termine soltanto due secoli più tardi.
La facciata è divisa orizzontalmente da una trabeazione modanata e alta zoccolatura e presenta un portale architravato ornato da fastigio a timpano spezzato; la parte superiore, a coronamento triangolare, è caratterizzata al centro da una grande finestra rettangolare.
L’interno è a navata unica, fiancheggiata da sette cappelle di minore altezza, è coronata da una volta a botte.
Il campanile, costruito a ridosso dell’abside, dall’impianto planimetrico quadrangolare, è in muratura di mattoni faccia a vista e termina con una guglia molto alta a pianta ottagonale, ornata agli angoli da quattro statue di marmo raffiguranti le Quattro Stagioni.
Pianta
La chiesa è ha navata unica, fiancheggiata da sette cappelle di minore altezza e conclusa da una profondo abside.
Impianto strutturale
La chiesa è ha navata unica, fiancheggiata da sette cappelle di minore altezza, entro le archeggiature a tutto sesto che si aprono fra le paraste che scandiscono le pareti laterali e sorreggono la trabeazione modanata, su cui poggia la volta. Questa è a botte ritmicamente spezzata da paraste abbinate in un susseguirsi illusionistico di finte campate in fuga verso la profonda conca absidale.
Il campanile, costruito a ridosso dell’abside, dall’impianto planimetrico quadrangolare, è in muratura di mattoni faccia a vista e termina con una guglia molto alta a pianta ottagonale.
Coperture
Il manto di copertura è in coppi e le lattonerie in rame.
Fronti
La facciata è divisa orizzontalmente da una trabeazione modanata; nella parte inferiore, scandita da sei lesene poggianti su un basamento inserito nell’alta zoccolatura, si apre al centro il portale, architravato ed ornato da un fastigio a timpano spezzato con al centro un cartiglio sagomato recante un’iscrizione.
Nella parte superiore, a coronamento triangolare decorato da un cartiglio sagomato, sorretto da quattro lesene, si inserisce al centro una grande finestra rettangolare con davanzale poggiante su mensole , sormontata da fastigio curvilineo; questa porzione è raccordata a quella sottostante da due volute laterali delimitate da una piedistallo sormontato da un vaso. Lesene binate scandiscono anche la parte alta delle murature laterali, che delimitano finestre rettangolari entro cornici sagomate a rilievo.
Il campanile, in muratura di mattoni faccia a vista, è diviso in tre tronconi evidenziati da cornici marcapiano sagomate ed intonacate e delimitati da lesene stilizzate. Le finestre della porzione intermedia sono rettangolari, quelle della cella campanaria sono ad arco a tuto sesto. Il campanile termina con un cornicione modanato ed intonacato su cui poggia una guglia molto alta a pianta ottagonale, ornata agli angoli del basamento da quattro statue di marmo raffiguranti le Quattro Stagioni.
Elementi decorativi
L’interno della chiesa presenta superfici dipinte a tinta monocromatica, sulle tonalità del beige, nocciola e bianco, ad eccezione delle cornici e delle finte modanature e scanalature dipinte a chiaroscuro.
Solo gli archi, corrispondenti agli altari laterali e affacciati sulla navata centrale, così come l’arco sull’altare maggiore, sono arricchiti da medaglioni evidenziati da cornici dipinte.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento attuale, in marmo, è stato realizzato negli anni ’80 in concomitanza con la nuova sistemazione interna, per adeguamento alle nuove esigenze liturgiche.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1981-1984)
Nel 1980 è stato realizzato un intervento di nuova sistemazione interna ed in particolare della zono presbiteriale, per adeguamento alle nuove esigenze liturgiche.
L’ampio presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto all’aula. Tutti gli elementi sono realizzati in marmo e omogenei nella linea stilistica: al centro, l'altare verso il popolo, rialzato di un ulteriore gradino, è arricchito nel basamento da una rappresentazione dell’ultima cena; la sede è collocata dietro l'altare ed è costituita da una seduta con braccioli affiancata da due sedute di minore dimensione, una per lato; a sinistra, in posizione avanzata verso l’aula, è posizionato l’ambone; il tabernacolo è appoggiato centralmente alla parete di fondo dell’abside, in posizione rialzata raggiungibile attraverso cinque gradini.