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Borno
Brescia
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Altare maggiore
presbiterio - aggiunta arredo (Anni '70)
XI - XII(preesistenze intero bene); XV - XV(riedificazione intero bene); XVIII - XVIII(completamento nucleo centrale); XVIII - XVIII(riedificazione intero bene); XX - XX(completamento nucleo centrale); XX - XX(restauro intero bene); XXI - XXI(rifacimento sagrato)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Borno>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XI - XII (preesistenze intero bene)

La prima notizia relativa alla chiesa risale al 1018 allorché la contesa fra quelli di Borno e quelli della Val di Scalve si concluse "in villa dicitur Burnum ante hostium Basilice Sancti Martini". Nel XI e XII sec. la chiesa di Borno si distacca dalla pieve di Cividate e ha propri sacerdoti residenti. Forse allora la chiesa venne ricostruita, se nel 1146 il vescovo di Brescia Maifredo la consacra con il doppio titolo di San Giovanni e di San Martino: così risulta dai testimoni del processo tenutosi a Verona nel 1196 fra la pieve di Cividate e quelli di Borno. A seguito di una lite fra Borno e Lozio nel 1186 fu concesso il fonte battesimale.

XV  (riedificazione intero bene)

Nel 1449 a Borno si raccolgono i fondi per la ricostruzione della chiesa dei santi Giovanni e Martino (atto 345 e segg. del notaio Albertino de Banzonibus di Borno nell'archivio notarile di Breno) e nel 1456, forse a seguito di tale ricostruzione, il Papa Callisto III con decreto del 28 giugno provvide a una migliore sistemazione dei benefici ecclesiastici di Borno, incorporando i 10 chiericati esistenti e formandone due nuovi.

XVIII  (completamento nucleo centrale)

Nel 1747 era già stato demolito il vecchio coro e costruito uno nuovo su disegno e sotto la direzione del capo mastro Girolamo Cattaneo, ma fu demolito quando si ricostruì la chiesa nuova.

XVIII  (riedificazione intero bene)

Nel 1771 si decise di restaurare e rimodernare la vecchia chiesa in base al disegno di Pier Antonio Ceti, capomastro milanese, ma per le condizioni del vecchio edificio venne poi deciso l'abbattimento anche della navata e la costruzione di una nuova chiesa. Iniziati nel 1771, i lavori si protrassero per 10 anni, allorché fu completata anche la decorazione del 1781.

XX  (completamento nucleo centrale)

Nel 1972, vennero eseguiti lavori per il restauro dell'immobile: risarcimento delle lacune nelle superfici esterne e rifacimento della pavimentazione interna.

XX  (restauro intero bene)

Negli anni '90 del XX sec. vennero eseguiti lavori per il recupero della fabbrica: rifacimento del manto di copertura, restauro degli interni ed esterni.

XXI  (rifacimento sagrato)

Nel 20016 vennero eseguiti lavori per il rifacimento del sagrato.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista si trova nel comune di Borno, nella Media Valle Camonica. Il fabbricato è orientato seguendo l'asse est - ovest, con il prospetto principale rivolto verso ponente. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: nell'ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale; nel registro superiore fiancheggiano un finestrone posto in corrispondenza del sottostante ingresso. Entrambe le aperture sono complete di stipiti, architrave e coronamento triangolare lapidei. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre rettangolari che consentono l'illuminazione naturale, ad arco ribassato nell'aula, ad architrave nel presbiterio. Il possente campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell'edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto, cornicione marcapiano e copertura a padiglione. L'interno, avente superfici riccamente ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle volte di copertura, a vela nella navata e nel presbiterio, a botte nelle cappelle, a semi cupola nella zona absidale.
Altare maggiore
L'altare maggiore e il marmo di Carrara in verde antico e Diaspro. Fiori, uva, spighe di grano in metallo dorato sono applicati alla specchiatura e alle lesene del paliotto. Il ciborio presenta colonne in marmo verde e timpano triangolare. Lo sportello, di fattura seicentesca, raffigura Gesù nell'orto, con i santi Pietro, Giovanni, Giacomo e un angelo. Il tabernacolo è posto entro un tempietto circolare costituito da colonne rosate e capitelli dorati, corinzi, che sostengono una cupoletta arricchita da fregi in metallo dorato e sormontata dalla statua del Battista. L'ancona, in scagliola con semicolonne e cimasa triangolare sormontata da angeli, è di fattura settecentesca.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (Anni '70)
Il presbiterio presenta l'altare maggiore nella sua posizione originaria. Sono stati aggiunti, negli anni '70 del XX sec., mensa eucaristica rivolta verso l'aula, ambone e leggio.
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