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Oratorio di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio di San Lorenzo Martire <Vaciglio, Modena>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
1737 (costruzione intero bene )
Come riporta Girolamo Tiraboschi nel suo Dizionario topografico degli Stati estensi, una “Silva quae dicitur Vacilli” risulta menzionata in una pergamena del 1025; successivamente, egli trova citata la località Vacillum in documenti degli anni 1168, 1192, 1223, verosimilmente coincidente con l’attuale borgo a Sud Est della città di Modena. Quanto al piccolo oratorio ora esistente, la lapide affissa sopra il portale d’ingresso è la fonte da cui sono tratte le scarne informazioni finora note su di esso: “il conte Borso Santagata dedicò [questo edificio] in onore della Beata Vergine Immacolata e dei santi Lorenzo martire e Carlo confessore, nell’anno della Redenzione 1737”. La Madonna Immacolata e i due santi indicati nell’iscrizione sono raffigurati nella pala affissa alla parete di fondo dell’edificio.
Descrizione
L’oratorio sorge sulla via Vaciglio, nel borgo omonimo a sud-est della città di Modena; orientato liturgicamente con facciata rivolta a ovest, ha paramento murario esterno in mattoni a faccia a vista. Sulla facciata a capanna, delimitata da lesene, si apre al centro il semplice portale sormontato da lapide commemorativa e, superiormente, da una finestra centinata; al culmine del timpano è infissa una croce in ferro. Un campanile a vela di ridotte dimensioni si eleva dalla parete di fondo dell’oratorio, sul lato destro, e ospita una campanella. L’interno, è a pianta rettangolare, con quattro vani o coretti agli angoli parzialmente aperti sull’aula. In controfacciata e sulle pareti laterali tali vani sono congiunti da balconate sospese protette da balaustre in legno, alle quali si accede tramite una scala posta nel primo vano entrando a destra. I vani posteriori delimitano l’area presbiterale, sopraelevata di un basso gradino, e occupata da altare con paliotto in scagliola. Sulla parete di fondo è appesa la cornice in legno dipinto che inquadra la pala raffigurante la Madonna Immacolata e i santi cui l’oratorio è dedicato. Le pareti sono rivestite in laterizi a faccia vista nella parte inferiore, intonacate in quella superiore; una tinteggiatura in giallo ocra si alterna al bianco delle partizioni architettoniche e al verde della copertura a volta. Il pavimento è in cotto.
Impianto strutturale
L’interno è a pianta rettangolare, con quattro vani o coretti agli angoli, parzialmente aperti sull’aula. In controfacciata e sulle pareti laterali tali vani sono congiunti da balconate sospese protette da balaustre in legno, alle quali si accede tramite una scala posta nel primo vano entrando a destra. I vani posteriori delimitano l’area presbiterale, sopraelevata di un basso gradino, e occupata da altare con paliotto in scagliola.
Struttura
Struttura portante in muratura continua laterizia, copertura con orditura primaria e secondaria in legno, manto a due falde in coppi tradizionali.
Pianta
La chiesa presenta pianta rettangolare, con quattro vani o coretti agli angoli parzialmente aperti sull’aula.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in cotto.
Coperture
la struttura di copertura presenta orditura primaria e secondaria in legno, manto in coppi laterizi a due falde.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1990)
La zona presbiteriale, sopraelevata da un basso gradino rispetto all'aula, presenta al centro l'altare in muratura con paliotto in scagliola; il celebrante trova la sede alla sua sinistra e il leggio alla sua destra, entrambi in legno.