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Siena
Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino
chiesa
sussidiaria
Santi Quirico e Giulitta
Parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta in Santa Lucia
Pianta; Coperture; Struttura
nessuno
XII sec. - XIII sec.(costruzione intero bene); 1598 - 1598(modifiche intero bene); 2012 - 2013(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta <Siena>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XII sec. - XIII sec. (costruzione intero bene)

La chiesa sembra essere stata eretta su un preesistente tempio pagano, tanto che non sarebbe casuale la sua intitolazione proprio a due martiri romani. Sono ancora visibili testimonianze d'epoca medioevale (del XII-XIII secolo) quali il portale d'ingresso ed alcuni capitelli, nonostante i più recenti interventi.

1598  (modifiche intero bene)

L'attuale fisionomia dell'edificio è dovuta al radicale intervento di rinnovamento architettonico del 1598.

2012 - 2013 (restauro intero bene)

E' attualmente in corso un restauro conservativo dell'interno dell'edificio.
Descrizione

La Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta è una delle più antiche di Siena, come risulta evidente dalle numerose tracce tuttora presenti, come il portale romanico e l'abside. La struttura attuale dell'edificio risale alla fine del Cinquecento, come si evince dalla facciata che, partendo da quella primitiva in pietra tufacea, fu totalmente trasformata utilizzando nuovi elementi in laterizio, quali paraste, frontone e portale; vi fu anche aggiunto un piccolo porticato. Internamente la chiesa è ad aula rettangolare, suddivisa in tre navate, ed è coperta da una struttura a capanna. L'interno offre un interessante florilegio della pittura senese d'inizio Seicento. Alla decorazione affrescata dell'abside presero parte alcuni fra i più rinomati pittori senesi dell'epoca (Ventura Salimbeni, Alessandro, Pietro Sorri). Questi stessi artisti sono gli artefici di buona parte delle tele che adornano la chiesa. Vanno inoltre segnalate le due notevoli pale dipinte da Francesco Vanni con il "Cristo alla colonna" e il "Ritorno dalla fuga in Egitto"
Pianta
La pianta è ad aula rettangolare, suddivisa in tre navate.
Coperture
La copertura, a capanna, è coperta da un manto in laterizio.
Struttura
La struttura è in muratura portante in elementi di tufo.
Adeguamento liturgico

nessuno
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