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Sant'Angelo a Scala
Avellino
chiesa
parrocchiale
S. Giacomo Apostolo
Parrocchia di San Giacomo Apostolo
Facciata; Pianta; Elementi decorativi; Preesistenze; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1970)
XIV - XIV(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(ammodernamento interno); XX - XX(ammodernamento facciata)
Chiesa di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo <Sant'Angelo a Scala>
Altre denominazioni S. Giacomo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (costruzione intero bene)

La chiesa è stata costruita in epoca medievale come diretta dipendenza del Monastero verginiano di Montevergine. Con la soppressione degli ordini religiosi, operata nel 1807 e nel 1866, il monastero viene abbandonato dai religiosi ma rimane sotto il governo dell'abbazia di Montevergine. Questa sua appartenenza a Montevergine si è avuta fino al 2005 quando, insieme ad altri edifici, è passata sotto la giurisdizione della Diocesi di Avellino.

XVIII  (ammodernamento interno)

Ammodernamento dell'interno con aggiunta di stucchi tipici del periodo tardo barocco napoletano.

XX  (ammodernamento facciata)

Dopo il terremoto del 1980 si è rifatta la facciata.
Descrizione

La chiesa di San Giacomo Apostolo nasce come monastero verginiano alle dirette dipendenze del Monastero di Montevergine. L’edificio ha un impianto romanico con forma assimilabile ad un rettangolo, con abside a pianta rettangolare preceduto da un arco trionfale. L’interno della chiesa, archi in tufo decorati in stucco e marmi policromi, è a tre navate, essendo state aggiunte all’impianto originario ad unica navata, le due laterali. All’interno una sorgente d'acqua ritenuta miracolosa dagli abitanti del luogo. Nelle otto cappelle laterali, anche esse decorate in stucco e marmi policromi sono state sistemate delle nicchie con degli altari votivi. Molte le opere d’arte presenti all’interno dell’aula ecclesiale: di notevole rilievo alcuni dipinti settecenteschi provenienti dal Monastero dell’Incoronata e la statua dell’Incoronata del Merliano (XVIII secolo). Si segnalano, inoltre, lo splendido altare maggiore in marmi policromi, il fonte battesimale, forse seicentesco ed infine l'organo a canne. L’impianto dispone della zona destinata a sacrestia con decorazioni in stucco.
Facciata
La facciata è sormontata da un timpano triangolare. Il portale d'ingresso è tra i pochi elementi risalenti al secolo XVIII recuperati dopo il sisma del 1980.
Pianta
L’interno della chiesa, archi in tufo decorati in stucco e marmi policromi è a tre navate, essendo state aggiunte all’impianto originario ad unica navata, le due laterali.
Elementi decorativi
Le pareti sono decorate prevalentemente da stucchi con l'inserzione anche di marmi policromi.
Preesistenze
Non si riscontrano elementi decorativi della fondazione medievale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è stata rifatta nel secolo XX ed è in marmo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di altare in marmo di tipo basilicale.
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