chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Gombola Polinago Modena - Nonantola chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo Parrocchia di San Michele Arcangelo Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - aggiunta arredo (1980) 1600 - 1635(costruzione preesistenze); 1811 - 1830(ricostruzione preesistenze); 1951 - 1955(costruzione intero bene); 1951 - 1955(costruzione intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Michele Arcangelo <Gombola, Polinago>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
eclettismo (costruzione dell'edificio)
Notizie Storiche
1600 - 1635 (costruzione preesistenze)
All'interno del castello di Gombola esisteva fin da epoca antica una chiesa dedicata a S. Michele patrono del popolo longobardo che, in seguito ad una rovinosa frana nel 1597, venne trascinata a valle assieme al caseggiato. I conti Cesis, sempre deferenti verso la chiesa, ne promossero la ricostruzione che avvenne agli inizi del XVII secolo con cospicuo impegno di spesa.
1811 - 1830 (ricostruzione preesistenze)
In seguito a un devastante terremoto nel luglio del 1811 la chiesa di S. Michele Arcangelo subì gravi danni e il parroco di Gombola don Paolo Casolari, che aveva da poco ultimato la costruzione dell'oratorio di S. Croce all'Ospitaletto, si dedicò alla ricostruzione del sacro edificio, ampliandolo e modificandolo.
1951 - 1955 (costruzione intero bene)
La vecchia parrocchiale di Gombola venne abbandonata nel 1951 a favore di una chiesa più accessibile dal centro del paese, che si era sviluppato al ponte sul Rossenna. L'idea della nuova chiesa per Gombola fu di don Dato Cavoli il quale, deceduto nel 1948, lasciò al suo successore, don Giuseppe Guicciardi, l'onore di provvedere alla realizzazione. Il 17 maggio 1951 veniva posata la prima pietra con l'autorizzazione dell'arcivescovo di Modena mons. Boccoleri. In fase di progettazione nacque una discussione sulla scelta del sito tra due proposte: nel centro abitato in un terreno detto "il Pratello", oppure sulla sponda opposta del Rossenna, sul terreno del beneficio parrocchiale detto "Arola". La decisione cadde sull'ultima, per la quale fu necessario costruire una strada nuova di accesso. Nel frattempo il parroco, tramite le ACLI, si era assicurato un cantiere di lavoro che si prolungò fino a compimento della costruzione. Numerosi parrocchiani contribuirono con opere e con offerte.
1951 - 1955 (costruzione intero bene)
I progettisti della nuova chiesa di S. Michele Arcangelo di Gombola sono stati gli ingegneri Bruni e Manfredini. Don Guicciardi, per far fronte alle spese della costruzione, dovette vendere la vecchia canonica e molti appezzamenti di terreno beneficiale. Complessivamente i costi per la nuova chiesa e la nuova canonica furono di circa £ 25 360 148.
Descrizione
L’attuale chiesa, in stile eclettico di gusto neoclassico dalle linee sobrie e proporzionate per quanto riguarda il linguaggio architettonico e l’apparato decorativo, possiede un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a croce latina senza i bracci laterali del transetto, a tre navate di cui quella centrale ampia e continua fino al presbiterio, con soffitto voltato a botte. I prospetti laterali interni sono scanditi dalla ripetizione ritmica di paraste che sostengono una trabeazione continua sulla quale si aprono finestrelle che illuminano l’aula con luce naturale e, di archi a tutto sesto che ripropongono la cosiddetta “travata ritmica”, il tutto intonacato e tinteggiato. Le navate laterali sono coperte con volte a crociera rinforzate da costoloni trasversali a tutto sesto e catene metalliche. Il presbiterio, leggermente rialzato rispetto l’aula ecclesiastica, è separato da essa con una balaustra in marmo bianco di Carrara e il coro con la parete di fondo semi-cilindrica è illuminato da due monofore ad arco. All'esterno la chiesa si presenta di medie dimensioni con forma semplice a capanna; i due corpi di fabbrica delle navate minori, più bassi, corti e stretti, sono addossati lateralmente alla navata maggiore centrale. La facciata di razionale semplicità, spoglia di elementi decorativi, presenta la parte centrale aggettante, caratterizzata da due superfici angolari in mattoni a faccia a vista, ed è coronata da due spioventi lineari. In posizione centrale troviamo un alto portale sormontato da una vetrata istoriata ad arco a tutto sesto, mentre ai lati, in corrispondenza delle navate minori, troviamo due accessi secondari.
Impianto strutturale
La chiesa di S. Michele si presenta esternamente di medie dimensioni con forma semplice a capanna e due corpi di fabbrica arretrati, più bassi e stretti, addossati lateralmente alla navata maggiore più alta al centro. La canonica è addossata all’edificio sacro in corrispondenza del presbiterio. La chiesa possiede un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a croce latina senza transetto e bracci laterali, a tre navate di cui quella centrale ampia e continua fino al presbiterio, quasi un prolungamento della navata stessa.
Struttura
Muratura portante continua nelle pareti perimetrali miste in mattoni di laterizio e in blocchi di arenaria locale. Grandi archi di separazione interna tra la navata centrale e le navate laterali e grandi archi d’irrigidimento trasversale nella navata centrale, realizzati con mattoni di laterizio e stabilizzati con catene metalliche. Un grande arco a tutto sesto sorretto da due paraste, separa il presbiterio dall’aula ecclesiastica. Copertura a falde inclinate, con capriate, arcarecci e travicelli di legno nella navata centrale, travetti di cemento con tavolato in tavelloni di laterizio nelle navate laterali, e manto superiore in coppi di laterizio.
Coperture
La copertura è tradizionale al falde inclinate, con due spioventi a capanna sulla navata centrale più alta e, con unico spiovente sulle navate laterali. Orditura in legno con capriate, arcarecci e travicelli.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento interno in marmette quadrate di calcestruzzo con graniglia di marmo, bicromatiche. Gradini in lastre di marmo botticino.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1980)
Impianto liturgico risalente all'epoca di costruzione della chiesa con l'altare maggiore di marmo alle spalle del celebrante, la seduta e l'ambone alla sua destra. E' stato modificato recentemente con l'aggiunta di una nuova mensa di marmo posta al centro del presbiterio e rivolta verso l'aula dei fedeli.