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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Serpiano
Riolunato
Modena - Nonantola
oratorio
sussidiario
S.Pancrazio
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Coperture; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
1193 - 1193(preesistenze carattere generale); 1338 - 1631(carattere generale campanile); 1460 - 1460(preesistenza carattere generale); 1607 - 1607(restauro intero bene); 1879 - 1879(preesistenza carattere generale)
Oratorio di San Pancrazio Martire
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Pancrazio Martire <Serpiano, Riolunato>
Altre denominazioni S.Pancrazio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1193  (preesistenze carattere generale)

In una donazione di uomini di Barigazzo a favore della chiesa di Brocco, tenuta nella chiesa di Serpiano nel 1193, compare tra i testimoni il sacerdote Uberto di Rocchetta.

1338 - 1631 (carattere generale campanile)

Sul campanile c'erano due campane, una delle quali, risalente al 1338, sarebbe stata benedetta da S. Bernardino da Siena, secondo una tradizione consolidata al punto da provocare un'aspra contesa tra Serpiano e il rettore don Marco Ferrarini, che nel 1631 aveva tentato di trasferirle in quella chiesa.

1460  (preesistenza carattere generale)

Dopo la distruzione del castello di Serpiano, alla fine del trecento, quella comunità riconobbe per sua parrocchiale l'antico oratorio di S. Pancrazio di Rocchicciola fin verso la metà del cinquecento; anche dopo che nel 1460 le tre chiese di Rocchicciola, Castellino e Barigazzo facenti parte della comunità di Brocco furono unite, la sede della parrocchia rimase a Rocchicciola in quanto sede per lungo tempo del podestà lucchese.

1607  (restauro intero bene)

Sull'architrave della porta è incisa la data 1607, che probabilmente si riferisce ad una ricostruzione o ad un intervento generale di restauro che ha sostanzialmente condotto all'assetto attuale.

1879  (preesistenza carattere generale)

Nel 1879 entrambe le campane furono comunque fatte rifondere a spese del popolo di Serpiano nelle tre campane attuali.
Descrizione

Il nome della località, Rocchicciola, indica la consistenza dell'antico apprestamento fortificato, definito dal Gigli come una rocca, piccola ma forte, posta su un'alta rupe nei pressi di Serpiano cui era collegato da un percorso di mezzacosta che si stacca dalla Giardini in località Il Ponte. Attualmente lo sprone è occupato da un oratorio, dedicato a S. Pancrazio, che si affaccia sulla vallata tramite un tozzo campanile elevato all'esterno del lato posteriore, sulle fondamenta dell’antica torre castellana, nel punto più alto del poggio. Oltre al campanile-torre, a memoria dell'antico assetto fortificato l'edificio conserva in facciata un ingresso mediato da una "pusterla" sollevata da terra attraverso un'arcata che si appoggia ad una testa di ponte. L'oratorio è stato ricoperto sostituendo il manto in pianne con tegole in cemento; purtroppo nell'occasione si è provveduto anche alla ricostruzione del solaio di copertura in cemento ribassando la pendenza delle falde, con una sostanziale alterazione della fisionomia e delle proporzioni architettoniche. L'interno, spoglio e disadorno, è a pianta rettangolare. La chiesa si conclude in una piccola abside intonacata semicircolare, da segnalare la zona presbiteriale coperta da volta a botte affrescata. Sul fianco destro è innestato un corpo, di altezza pari a quella della sala, contenente la sacrestia. Accanto alla chiesa si trova un interessante edificio che con ogni probabilità doveva costituire la canonica fungendo inoltre, fin verso gli inizi del seicento, come sede della rettoria della parrocchia di Serpiano, caratterizzato da finestre di taglio quattro-cinquecentesco.
Coperture
La copertura della chiesa è a falde ribassate, dovuta alla ricostruzione del solaio in cemento; il manto è in tegole cementizie.
Pianta
La pianta è rettangolare conclusa da un piccolo abside semicircolare.
Pavimenti e pavimentazioni
L'aula e il presbiterio sono pavimentati con mattonelle in cotto, solo il gradino del presbiterio è in marmi policromi.
Struttura
La struttura portante della chiesa è in pietra arenaria sbozzata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
La zona presbiterale, rialzata da un gradino, è collocata tra il piccolo coro e l’aula ecclesiastica. L'altare maggiore è in marmo, la sede sistemata alle spalle del celebrante, l'ambone, sempre in marmo, alla sua destra. Assenza del tabernacolo.
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