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Monteobizzo
Pavullo nel Frignano
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
Santi Vincenzo ed Anastasio Martiri
Parrocchia dei Santi Vincenzo ed Anastasio
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
nessuno
XII - XII(costruzione abside); 1469 - 1469(preesistenza carattere generale); 1650 - 1650(ristrutturazione e ampliamento intero bene)
Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio <Monteobizzo, Pavullo nel Frignano>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale dei Santi Vincenzo ed Anastasio
Santi Vincenzo ed Anastasio Martiri
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione abside)
romanico (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (costruzione abside)

Una vecchia memoria dell’archivio parrocchiale, fatta risalire al 1576, parla di un’antichissima cappella rotonda, fatta in pietra battuta, trasformata in occasione dell’elevazione della chiesa in parrocchiale con l’aggiunta della restante parte. In realtà l’abside, di un inconfondibile stile romanico, è la parte superstite della chiesa del XII secolo.

1469  (preesistenza carattere generale)

Nel XV secolo una nuova chiesa venne connessa con l’abside romanica, consacrata nel 1469, di cui rimangono ancora la muratura del presbiterio ed il portale archiacuto ad essa omogeneo.

1650  (ristrutturazione e ampliamento intero bene)

La chiesa, nella veste attuale, è dovuta ad una ristrutturazione del 1650 con rifacimento della facciata, sopraelevazione della navata, aggiunta delle cappelle laterali e della canonica.
Descrizione

A pochi chilometri dal centro di Pavullo, nella località di Monteobizzo sorge la Chiesa Parrocchiale dei Santi Vincenzo e Atanasio. La facciata delle chiesa è a capanna, in cui campeggia un portale trilitico datato 1650, con spigolo arrotondato e riquadrato da un solco che alla base degli stipiti si avvolge a spirale, secondo un motivo decorativo largamente diffuso nel ‘600. Di particolare pregio l’abside di seguito ben illustrato. Abside semicircolare di diametro esterno ml. 6,70, interno 5,14 ml. In conci di arenaria macigno, accuratamente lavorati, disposti su file parallele e di altezza uniforme sullo stesso corso (muratura ad “opus quadratum” o pseodoisodoma); con basamento leggermente sporgente e smussato, presenta due finestre monofore, arcuate a tutto sesto, in quattro pezzi monolitici con doppia strombatura ad angolo semiretto, percorsa da scanalature (strombo gradinato) e luce ristrettissima. La cornice di coronamento con listello raccordato a sguscio a una serie di archetti pensili a doppia impronta, semicircolare quella interna a sesto acuto quella esterna, con peducci scolpiti a bassorilievo in foggia di leoni messi di fronte, di fianco, affrontati sulla mezzeria, e di due teste umane a chiusura della serie. Interessante il portale archiacuto, ora tamponato, sul fianco meridionale del presbiterio che presenta un paramento murario posteriore all'abside. I conci dell’arco presentano degli incastri di antichissima derivazione, unico esempio in zona di tale lavorazione su portale gotico, che poi passerà nei portali a tutto sesto di epoca successiva. Internamente la chiesa è a pianta rettangolare, affacciate sulla navata due cappelle coperte con volte a botte. La copertura in capriate lignee è lasciata a vista; l’edificio si conclude con abside semicircolare. Campanile del tipo a vela collocato sul lato posteriore, a destra dell’abside. Sul lato settentrionale, della chiesa, la canonica costruita nel ‘600 con disposizione poco felice rispetto l’abside.
Coperture
La copertura è a falde inclinate, con capriate lignee, travi, travetti e tavolato. Il manto di copertura in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti interni sono in mattonelle in cotto e lastroni in pietra arenaria.
Struttura
La struttura portante dell'edificio di culto è in muratura in pietra arenaria.
Adeguamento liturgico

nessuno
La zona presbiteriale è ricavata tra l'abside semicircolare e l'aula, rialzata da un gradino e divisa da una balaustra in legno, accoglie centralmente l'altare maggiore in scagliola con tabernacolo, alla destra l'ambone in legno e alla sinistra la sede.
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