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Siena
Siena - Colle di Val D'Elsa - Montalcino
chiesa
sussidiaria
San Vigilio
Parrocchia di San Martino
Scale; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (anni '80)
1131 - 1131(fondazione/tracce in via sallustio bandini intero bene); 1783 - 1783(ristrutturazione/facciata intero bene)
Chiesa di San Vigilio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Vigilio <Siena>
Autore (ruolo)
Grassi, Orazio (ristrutturazione/facciata)
Ambito culturale (ruolo)
architettura romanica (fondazione/tracce in via Sallustio Bandini)
barocco (ristrutturazione/facciata)
Notizie Storiche

1131  (fondazione/tracce in via sallustio bandini intero bene)

Fu fondata a Siena dalla famiglia Ugurgieri nell'XI secolo ed istituita come parrocchia. Nel 1131 fu donata ai monaci Camaldolesi da Guinigi di Ringhieri.

1783  (ristrutturazione/facciata intero bene)

Tutto l'isolato compreso fra S. Vigilio, via di Follonica e via di Pantaneto-Banchi di Sotto nel secolo XVIII ha avuto importanti ritrutturazioni, che, pur lasciando inalterato il tracciato viario, ormai consolidato, hanno profondamente modificato il tessuto medioevale, lasciando solo alcune tracce.
Descrizione

La chiesa di San Vigilio è un edificio sacro che si trova a Siena, in via di San Vigilio, dedicato a san Vigilio Vescovo e Martire. Attualmente è sede della Cappella Universitaria di Siena ed è presente una comunità delle Suore Figlie della Chiesa. La facciata, in laterizio, è realizzata in stile barocco: sono presenti elementi decorativi quali un timpano racchiuso da un frontone dentellato, lesene e marcapiani. La pianta è rettangolare, costituita da una navata centrale e da delle cappelle laterali. L'abside è semicircolare e coperta da una volta a calotta semisferica. Questo dettaglio emerge anche sull'esterno (dal lato di via Sallustio Bandini), con la parte absidale che è rivestita in pietra.
Scale
Esternamente si trova una scalinata in travertino, che porta anche alla sede del Rettorato dell'Università degli Studi di Siena.
Coperture
La copertura è a capanna, a due falde, con elementi in laterizio.
Elementi decorativi
La chiesa ha il soffitto ornato di quindici grandiosi comparti del pittore senese Raffaello Vanni con cornicioni intagliati e rosoni messi riccamente a oro, esprimenti il Giudizio Universale. La chiesa si segnala anche per la ricca ornamentazione scultorea. In particolare: il Sant'Ignazio de Lojola e il Beato Colombini, altorilievi in bronzo eseguiti da Rocco Tamburani; il monumento funebre a Marcello Biringucci di Bartolomeo Mazzuoli; il gran Crocifisso bronzeo di Ferdinando Tacca (1644). All'altare vi è un bellissimo dipinto di Mattia Preti raffigurante la Gloria di Sant'Ignazio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni '80)
E' stato realizzato un altare molto ricco, centrale rispetto all'area presbiteriale.
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