chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ceres Torino cappella sussidiaria Morti Parrocchia di Assunzione di Maria Vergine pianta; facciate; copertura; Impianto strutturale; interni nessuno 1653 - 1653(preesistenza intero bene); 1769 - 1769(visita pastorale intero bene); 1867 - XX(demolizione intero bene); XX - XX(ricostruzione intero bene)
Cappella dei Morti
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella dei Morti <Ceres>
Altre denominazioni
Cappella di Sant'Orsola
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (preesistenza)
architettura alpina (ricostruzione)
Notizie Storiche
1653 (preesistenza intero bene)
Nella visita pastorale l'arcivescovo Bergera visitò diverse cappelle tra cui quella detta di Sant'Orsola. Essa si trovava non molto lontana dalla Stura di Cantoira, con copertura "a volta" imbiancata ed altare in laterizio.
1769 (visita pastorale intero bene)
Nella visita pastorale dell'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà, la cappella di Sant'Orsola viene descritta come "ruinosa, cadente, da demolire se non restaurata".
1867 - XX (demolizione intero bene)
Dal confronto con il Catasto Rabbini e le mappe catastali novecentesche si osserva che la cappella un tempo sorgeva in regione Bundina, lungo l'antica strada comunale che da Ceres portava a Cantoira, localizzata vicino alla Stura nei pressi del Molino. Non si conosce la datazione della sua demolizione e dello spostamento subito.
XX (ricostruzione intero bene)
La cappella venne ricostruita su un altro sito, sempre lungo il sentiero che collega Ceres alla Val Grande e arriva lungo il fiume Stura nella regione Ponti.
Descrizione
La cappella è raggiungibile a piedi percorrendo un brevissimo tratto del sentiero che diparte da Via Cantoira e arriva lungo il fiume Stura in regione Ponti. L'edificio ha pianta rettangolare ed è delimitato da tre pareti continue intonacate di bianco, mentre in facciata è chiuso da un cancello in ferro. Il fronte principale è rivolto a sud. La struttura con facciata "aperta" richiama il prototipo delle cappelle della "posa" dei morti: la funzione è confermata dalla presenza dal sostegno centrale per il feretro e dalla scritta sul fronte "Sancta Maria Ora Pro Eis". L'edificio presenta un discreto stato di conservazione complessivo. La cappella non è più utilizzata a tale scopo e non è officiata.
pianta
L'edificio ha pianta rettangolare.
facciate
La facciata principale è rivolta a sud, ed è chiusa da cancello in ferro. Al di sopra è riportata la scritta "Sancta Maria Ora Pro Eis". L'edificio è delimitato da tre pareti continue intonacate di bianco.
copertura
La copertura è piana, lastricata in pietra locale, "lose".
Impianto strutturale
La struttura portante è in muratura di pietra. La tipologia con facciata "aperta" richiama il prototipo delle cappelle della "posa" dei morti.
interni
Il vano è delimitato su tre lati da pareti in muratura di pietra a vista, e soffitto piano intonacato di bianco. Il pavimento è in lastre di pietra locale, "lose". Al centro è presente il sostegno a basamento per il feretro. Sulla parete posteriore è presente una piccola nicchia di forma quadrata ospitante statua della Vergine.