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edilizia di culto
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adeguamento liturgico
Ceres
Torino
cappella
sussidiaria
San Giacomo Apostolo
Parrocchia di Assunzione di Maria Vergine
pianta; facciata ; facciate laterali; copertura; Impianto strutturale; interni; apparato liturgico; Campanile
presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
1755 - 1755(costruzione intero bene); 1769 - 1769(visita pastorale intero bene); 1868 - 1868(relazione parrocchiale intero bene); 1926 - 1926(restauro intero bene); 2000 - 2000(costruzione campanile); 2008 - 2008(rifacimento tetto); 2012 - 2013(manutenzione facciata); 2013 - 2014(sistemazione esterno)
Cappella di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Giacomo Apostolo <Ceres>
Ambito culturale (ruolo)
architettura alpina (costruzione)
Notizie Storiche

1755  (costruzione intero bene)

La cappella fu costruita a spese di alcuni abitanti di Ceres, i quali, trascorrendo sei mesi all'anno "ne' Monti della Moja", restavano lontani dalla chiesa parrocchiale senza poter così assistere alla messa, e senza poter ricevere i Sacramenti in caso di malattia. Nel 1755 la cappella era al compimento e munita delle suppellettili necessarie allo svolgimento delel celebrazioni. Venen benedetta il 17 luglio dello stesso anno.

1769  (visita pastorale intero bene)

Nella sua relazione di visita pastorale, l'arcivescovo Luserna Rorengo di Rorà nominò la cappella intitolata a San Giacomo Apostolo in regione "La Moglia"definendola "decente"; scrisse che apparteneva agli abitanti della regione i quali vi facevano celebrare la messa in occasione della festa del santo titolare.

1868  (relazione parrocchiale intero bene)

La cappella venne menzionata nella Relazione sullo stato della parrocchia di Ceres fatta dal teologo Caveglia, il 10 marzo, il quale la descrisse come: assai piccola, in mediocre stato di conservazione, con l'altare in "pietra a calce". Il solaio era in legno, il pavimento in pietra e i sigilli della pietra sacra interi. Tutto l'occorrente per la celebrazione della messa veniva portato dalle cappelle del Fè e del Cernesio.

1926  (restauro intero bene)

Uno degli ex-voto appesi alle pareti interne della cappella, ricorda che nel 1926 vennero offerte £.487,80 per i restauri, ma ne furono spese unicamente 279.

2000  (costruzione campanile)

Il campanile venne eretto a ricordo di "Francesco Possio che queste Valli amò più di se stesso", così come riportato nella targa affissa sulla parete destra della cappella, del 29 luglio 2000. La campana fu offerta in ricordo di Michelina Gardi, nello stesso anno.

2008  (rifacimento tetto)

Il tetto fu oggetto di lavori di rifacimento, con la sostituzione dell'orditura e del manto in lastre di pietra, "lose".

2012 - 2013 (manutenzione facciata)

La facciata è oggetto di manutenzione con ritinteggiatura delle superfici.

2013 - 2014 (sistemazione esterno)

Il sagrato esterno viene sistemato con pavimentazione in pietra di Luserna; sono posizionate due panche in pietra ai lati della porta di ingresso.
Descrizione

La cappella è situata a 1414 metri s.l.m. E' raggiungibile salendo dalla frazione del Fè di Ceres attraverso una strada stretta e in parte sterrata, oppure salendo da Lanzo in direzione Chiaves per una strada più agevole e asfaltata. E' una cappella "di cresta", e per le sue dimensioni e rapporti rappresenta la forma tipica delle costruzioni religiose pastorali delle Valli di Lanzo. La costruzione dell'edificio è isolata rispetto all'intorno, la facciata principale è rivolta a sud-est. Tutto attorno corre una balconata che permette di affacciarsi verso l'abitato di Ceres e l'imbocco delle Valli, Val Grande e d'Ala, verso nord. La pianta è a base rettangolare, ad aula unica sormontata da volta a botte. La struttura portante sono in muratura di pietra intonacata su entrambe le facce, verso interno e verso esterno. La copertura è a doppia falda, con orditura in legno che sorregge il manto in "lose". La facciata principale è intonacata, con finitura liscia, e presenta due finestre rettangolari poste rispettivamente ai lati della porta di ingresso. Al di sopra è riportata la scritta dell'intitolazione "S.Giacomo". Le pareti laterali sono rifinite ad intonaco grezzo, su quella di sinistra è collocata un'apertura. All'interno dell'aula, le pareti sono intonacate e tinteggiate di colore bianco, così come la volta. Il pavimento è in lastre di pietra. L'altare maggiore è addossato alla parete posteriore, è realizzato in muratura, con tre ripiani in legno, e nella parte sottostante è affrescato in modo da imitare un paliotto ricamato. Il campanile è inglobato nella costruzione e si eleva dalla falda del tetto. Nel complesso l'edificio presenta un buono stato di conservazione. La cappella è officiata in occasione della festa del santo titolare.
pianta
La pianta è a base rettangolare, ad aula unica.
facciata
La facciata principale è rivolta a sud-est, con superficie intonacata, a finitura liscia, e presenta due finestre rettangolari poste rispettivamente ai lati della porta di ingresso. La porta è in legno a un battente, e al di sopra è riportata la scritta dell'intitolazione "S.Giacomo".
facciate laterali
Le pareti laterali sono rifinite ad intonaco grezzo, su quella di sinistra è collocata un'apertura.
copertura
La copertura è a doppia falda, con orditura in legno che sorregge il manto in "lose".
Impianto strutturale
La struttura portante sono in muratura di pietra, così come la volta a botte che copre l'aula.
interni
All'interno dell'aula, le pareti sono intonacate e tinteggiate di colore bianco, così come la volta. Il pavimento è in lastre di pietra. L'altare maggiore è addossato alla parete posteriore, è realizzato in muratura, con tre ripiani in legno, e nella parte sottostante è affrescato in modo da imitare un paliotto ricamato. Alle pareti sono appesi alcuni quadri ex-voto.
apparato liturgico
Sono presenti due panche in legno addossate alle pareti laterali.
Campanile
Il campanile è inglobato nella costruzione e si eleva dalla falda del tetto. Ha base quadrata con cella campanaria sovrastante aperture ad arco sulle quattro facce. La copertura a falde ha manto in "lose".
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1980-1990)
Aggiunta di nuovo arredo posizionato di fronte all'altare originario. La mensa è composta da un tavolo in legno.
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