chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Carpignano Salentino Otranto chiesa sussidiaria Maria SS. Immacolata Parrocchia dell'Assunzione di Maria Vergine Facciata; Pianta; Illuminazione naturale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - aggiunta arredo (anni Settanta) XVIII - XVIII(costruzione intero bene); 1790 - 1790(costruzione nucleo centrale); 1838 - 1838(inserimento organo spazio liturgico); 1912 - 1912(realizzazione altare spazio liturgico)
Chiesa di Maria Santissima Immacolata
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Maria Santissima Immacolata <Carpignano Salentino>
Altre denominazioni
Chiesa dell'Immacolata Maria SS. Immacolata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (costruzione intero bene)
la chiesa fu edificata intorno alla metà del secolo XVIII come sede dell'omonima Confraternita, riconosciuta con decreto di Ferdinando IV di Borbone datato 11 agosto 1772. Alla costruzione contribuì con una donazione di ben 2000 ducati il nobile Nicola Spiri, il cui stemma familiare è riprodotto sul portale e sull'intradosso della volta.
1790 (costruzione nucleo centrale)
nel 1790 è documentata la realizzazione dell'altare maggiore, attribuito allo scultore e architetto alessanese Emanuele Orfano.
1838 (inserimento organo spazio liturgico)
risale al 1838 il pregevole organo inserito in nicchia alla sinistra dell'altare. L'opera è comunemente attribuita al maestro organaro Vincenzo De Michele di Maglie.
1912 (realizzazione altare spazio liturgico)
nel 1911 fu sottoposto ad approvazione il progetto della contigua torre dell'orologio, edificata celermente e portata a compimento l'anno successivo.
Descrizione
l'edificio si colloca nel centro storico della piccola cittadina, laddove le vie Giuseppe Elia e Camillo Benso Conte di Cavour convergono sino a confluire in Piazza Duca d'Aosta. La pregevole chiesetta, addossata e in parte foderata da altri edifici, si inserisce sul lato ovest dell'oblunga piazza fronteggiando il vicino Palazzo Comunale. La nobile facciata è interamente rivestita da muratura in conci di pietra leccese ben squadrati e levigati, ed è di poco superata in altezza dalla contigua torre dell'orologio, realizzata dall'amministrazione comunale nel 1912. Dinanzi all'edificio una bassa copertura vetrata segnala la presenza di resti archeologici della città antica, mentre dalla via Giuseppe Elia è possibile intravedere il piccolo campanile a vela che sormonta la parete sud.
Facciata
la facciata presenta un classico partito architettonico teso ad alludere, sia pur velatamente, alle antiche strutture templari: un basso ma robusto basamento tripartito sorregge quattro paraste con capitelli tuscanici simmetricamente disposte, sormontate da un accenno di trabeazione e infine da un timpano ingentilito nelle forme dal due volute laterali. Sull'asse centrale si dispongono, nell'ordine, il portale trabeato con stemma della Famiglia Spiri, l'ampia finestra a tutto sesto con griglia lapidea e infine, a coronamento del timpano, il piccolo podio con croce metallica. Tra le paraste laterali due edicole vuote ripropongono la sagoma della finestra centrale segnalando, forse, l'assenza di due antiche icone a tutto tondo.
Pianta
lo spazio interno ad unica navata si configura come aula rettangolare articolata in tre campate da originali lesene "interrotte" con capitello tuscanico sorreggenti volte a stella semplicemente intonacate e imbiancate. Il singolare espediente architettonico, risolto con piccole mensole sagomate a mo' di peduccio, è motivato dalla presenza del pregevole coro in ligneo confraternale che fodera la controfacciata e le pareti laterali. Sulla parete est si colloca l'altare a dossale in pietra leccese con la tela raffigurante l'Immacolata (1842), caratterizzato da una coppia di colonne tortili e da un corposo e inconsueto apparato plastico. Alla destra dell'altare una porta sormontata dalla nicchia con l'organo conduce al piccolo vano adibito a sacrestia, mentre al centro della parete laterale sinistra un piccolo spazio-filtro conduce all'ingresso secondario e consente di accedere alla corda collegata all'unica campana. Le pareti laterali sono tinteggiate di un debole color paglierino che ben si lega con la pietra leccese delle membrature architettoniche.
Illuminazione naturale
lo spazio liturgico è sufficientemente illuminato dalle due ampie finestre posizionate sulla facciata e sulla parete laterale sinistra, mentre la parete destra denuncia una finestra cieca verosimilmente tamponata a seguito della costruzione del corpo di fabbrica contiguo.
Pavimenti e pavimentazioni
il piano di calpestio dell'aula liturgica è costituito da piastrelle in cotto 31x31 cm disposte secondo un'orditura diagonale. Le medesime piastrelle foderano anche il piano della predella d'altare, mentre la sacrestia mostra piastrelle ceramiche 25x25 cm di recente fattura.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni Settanta)
la chiesa non è mai stata oggetto di un effettivo adeguamento liturgico. La confraternita che ha in uso l'edificio ha tuttavia introdotto modesti arredi mobili (altare, leggio, sede lignea) utili a facilitare la celebrazione secondo gli orientamenti dell'ultima riforma liturgica.