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S. Anna
Caselle Torinese
Torino
cappella
sussidiaria
Sant'Anna
Parrocchia di Santa Maria e San Giovanni Evangelista
pianta; facciata; prospetti laterali; Impianto strutturale; interni; presbiterio; apparato pittorico; apparato liturgico; campanile
presbiterio - aggiunta arredo (anni 1970-80)
XVIII - XVIII(costruzione nucleo originario); 1840 ca. - 1840 ca.(proprietà carattere generale); 1843 - 1843(ampliamento intero bene); 1858 - 1858(visita Don Bosco carattere generale); 1860 - 1860(ordinazione sacerdotale Don Michele Rua carattere generale); 1878 - 1878(lascito intero bene); 1980 - 1998(restauro intero bene); 2015 - 2016(rifacimento tetto)
Cappella di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Sant'Anna <S. Anna, Caselle Torinese>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
neoclassico (realizzazione facciata)
Notizie Storiche

XVIII  (costruzione nucleo originario)

Anticamente, la regione in cui sorge la cascina che ingloba la cappella, era denominata Rivatera. Il nucleo originario della cascina era già composto di due corpi di fabbrica allineati, che ancora oggi caratterizzano il prospetto nord del complesso. La cappella, dedicata a Sant’Anna, era originariamente di piccole dimensioni, corrispondenti all’attuale zona dell’altare.

1840 ca.  (proprietà carattere generale)

Intorno agli anni Quaranta dell’Ottocento la proprietà del complesso di cascina Sant’Anna passa nelle mani del barone Carlo Giacinto Bianco di Barbania.

1843  (ampliamento intero bene)

Il barone Carlo Giacinto Bianco di Barbania amplia la cappella verso levante, aggiungendo una navata a pianta quadrata e due cappelle laterali, oltre l'abitazione attigua del Cappellano. Il barone fornisce la cappella di arredi sacri e ogni altra cosa necessaria per il culto. Viene eretto un nuovo altare con la rappresentazione dell'Immacolata Concezione e, per simmetria, l'altro altare, dedicato a San Carlo Borromeo. Nell'abiside, dietro la statua di Sant'Anna, il barone fa disegnare il suo stemma, ancora visibile.

1858  (visita Don Bosco carattere generale)

Nel mese di luglio arriva, su invito del barone, Don Giovanni Bosco per la festa della Borgata.

1860  (ordinazione sacerdotale Don Michele Rua carattere generale)

Nella domenica del 29 luglio, presso la cappella di Sant'Anna, il beato Don Michele Rua viene insignito del carattere sacerdotale da Mons. Balma.

1878  (lascito intero bene)

Alla sua morte, il barone Bianco lascia per volontà testamentaria, don Bosco unico erede universale dei suoi possedimenti, tra cui la tenuta di Sant'Anna.

1980 - 1998 (restauro intero bene)

La cappella viene restaurata, con recupero delle decorazioni e degli affreschi interni.

2015 - 2016 (rifacimento tetto)

Risanamento del sottotetto e ricostruzione del tetto della canonica e della cappella.
Descrizione

La cappella si colloca tra Caselle e Leinì, al centro di una vasta area agricola, una volta conosciuta come regione Rivatera, e che oggi prende il nome dalla cappella. Il complesso, costituito dalla cappella, dal campanile e dall'ex canonica, sorge in posizione isolata rispetto alle altre abitazioni; sul lato sinistro sono presenti strutture prefabbricate utilizzate durante la festa patronale dedicata a Sant'Anna. La cappella ha pianta a croce, costituita da un'aula centrale, due cappelle laterali e un'abside rettangolare; a destra dell'abside si trova la sacrestia, mentre a sinistra un varco collega con il campanile. Internamente l'aula è coperta da una volta a vela cupoliforme, mentre volte a botte sormontano le cappelle laterali e l'abside. Le superfici interne sono affrescate, con paraste e cornicione a finto marmo. Nelle cappelle laterali sono presenti gli altari dedicati a San Carlo Borromeo, a destra, e all'Immacolata Concezione, a sinistra. L'edificio ha struttura in muratura portante, intonacata sia internamente che esternamente; il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi. La facciata, in stile neoclassica, è rivolta ad est. Presenta fronte squadrato, caratterizzato da quattro lesene, sormontate da trabeazione e timpano triangolare, a sua volta sormontato da attico. Al centro si apre il portone d'ingresso, riquadrato da cornice in pietra, e sormontato da architrave e apertura a lunetta; nelle specchiature laterali si aprono due finestre rettangolari, nella parte inferiore, mentre nella parte superiore, in asse, sono presenti due sfondati. Leggermente arretrati rispetto la facciata, sono presenti i volumi delle cappelle laterali, su cui si aprono finestre rettangolari, nella parte bassa, sormontati da aperture a lunette. Sul retro dell'edificio, a sinistra dell'abside, si eleva il campanile, interamente in muratura a vista; la cella campanaria è aperta su tutti i lati e termina con cuspide in rame. L'edificio presenta un buono stato conservativo esterno; gli interni sono in discreto stato conservativo, con fenomeni di umidità di risalita sulle pareti perimetrali. La cappella è officiata in occasione della festa di Sant'Anna.
pianta
La cappella ha pianta a croce, costituita da un'aula centrale, cui si affiancano due cappelle sui lati, e abside rettangolare, composta da due campate. Ai lati dell'abside si aprono due ulteriori volumi, di cui quello a destra utilizzato come sacrestia.
facciata
La facciata, di stile neoclassica, è rivolta ad est, e presenta fronte quadrangolare. Essa è caratterizzata da quattro lesene, sormontate da trabeazione e timpano triangolare, cui si aggiunge un attico, che dà alla facciata una forma quadrangolare. Sull'asse centrale si apre il portone d'ingresso, in legno a due battenti, sopraelevato rispetto al piano stradale da tre gradini in pietra; il portone è riquadrato da una cornice in pietra e sormontano da un architrave, anch'esso in pietra, modanato e sorretto da due modiglioni. Sopra l’architrave si apre una finestra lunettata. Nelle specchiature laterali si aprono due finestre rettangolari, munite di grate e serramenti; in asse ad esse, superiormente, sono presenti due sfondati di forma rettangolare. Ai lati della facciata sono presenti i volumi delle cappelle laterali; su di essi si aprono finestre rettangolari, nella parte inferiore, e finestre lunettate, nella parte superiore. Il volume di sinistra è parzialmente coperto da una struttura mobile a capannina, ad esso anteposta. I volumi si concludono, ad altezza del timpano, con cornicioni sottogronda modanati. Le superfici sono intonacate e tinteggiate di colore giallo ocra mentre gli elementi dell’apparato decorativo sono di colore grigio chiaro; alla base è presente una zoccolatura in lastre di pietra e, in corrispondenza delle specchiature ai lati del portone, sono poste due sedute, anch'esse in pietra. All'interno del timpano è indicato il millesimo MDCCCXLIII, in ricordo dell'ampliamento.
prospetti laterali
I prospetti laterali presentano medesima finitura della facciata. In corrispondenza della cappella sinistra, nella parte alta, si apre una finestra lunettata, mentre sulla cappella destra la finestra è tamponata. Sul lato destro della cappella si sviluppa il volume della canonica.
Impianto strutturale
L'edificio ha struttura in muratura di laterizio portante, intonacata sia internamente che esternamente, rimanendo a vista solo la torre campanaria. Internamente, una volta a vela cupoliforme ribassata su pennacchi copre l'aula, mentre l'abside e le cappelle laterali sono coperte da volte a botte. Il tetto è a falde, con struttura lignea e manto di copertura in coppi.
interni
Le superfici sono scandite da paraste parietali e angolari, su cui si imposta una trabeazione che corre lungo tutto il perimetro. Le cappelle laterali, sopraelevate di un gradino rispetto l'aula e da essa separate con balaustre lignee, ospitano altari in marmo, dedicati a San Carlo Borromeo, quello a destra, e all'Immacolata Concezione, quello a sinistra. Un pulpito ligneo trova collocazione sul lato destro dell'aula, all'intersezione tra abside e cappella laterale; sul lato opposto invece si trova una nicchia contenente la statua del Sacro Cuore di Gesù. A destra dell'abside è presente una porta lignea che da accesso alla sacrestia mentre, sul lato opposto, un varco consente di raggiungere il campanile. All'interno della cappella è custodita una tela del pittore torinese Nanni Del Maestro, raffigurante la Sacra Famiglia, oltre a statue e una Via Crucis. La pavimentazione è in marmo.
presbiterio
Il presbiterio è collocato nella prima campata dell'abside, è rialzato di un gradino rispetto l'aula e da essa separato mediante balaustra in marmo. L'altare maggiore, collocato centralmente, è in marmi policromi, con passaggi laterali, muniti di tendaggi, che conducono nell'area retrostante. Sulla parete absidale, entro un'edicola marmorea, è collocata la statua raffigurante "l'Educazione di Sant'Anna a Maria".
apparato pittorico
Le superfici interne presentano uniformità dell'apparato decorativo, che restituisce un'immagine architettonica omogenea della cappella. Le pareti risultano decorate a filetti e cornici nei toni del bianco, del grigio e del rosa; le paraste e il cornicione perimetrale sono decorati a finto marmo; le volte, le lunette e i sottarchi risultano decorati a motivi floreali, con la presenza di monocromi su fondi rosati. La volta centrale è affrescata con una finta balaustra trompe l'oeil aperta sul cielo, mentre sui quattro pennacchi sono dipinti i simboli teologici: il vangelo, l’arca dell’alleanza, il potere temporale della chiesa e la chiesa ortodossa. Nell'abside, dietro la statua di Sant'Anna è dipinto lo stemma del Barone Bianco.
apparato liturgico
L'assemblea è ordinata in panche a battaglione conformemente al volume dell'aula e al suo orientamento. Nella cappella sul lato destro è presente un confessionale ligneo.
campanile
Sul retro della cappella, sul lato sinistro, si trova il campanile. Esso si eleva su base quadrata, con struttura in muratura a vista. La cella campanaria è compresa tra due cornicioni in aggetto, aperta sui quattro lati mediante monofore ad arco. Il campanile termina con cuspide in rame.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni 1970-80)
Aggiunta di nuovo arredo, mensa, posizionato in corrispondenza del presbiterio storico, di fronte all'altare originario. La mensa è costituita da un parallelepipedo con pannellature in legno chiuso su tre lati.
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