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Nardò
Nardo' - Gallipoli
chiesa
sussidiaria
S.Lucia
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Facciata; Interno
nessuno
1452 - sec. XVII(origini carattere generale); 1725 - 1725(ricostruzione carattere generale)
Chiesa di Santa Lucia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Lucia <Nardò>
Altre denominazioni S.Lucia
Ambito culturale (ruolo)
barocco leccese (ricostruzione)
Notizie Storiche

1452 - sec. XVII (origini carattere generale)

La chiesa di S.Lucia ha origini antichissime. E' registrata negli Atti della Visita pastorale di Mons. Ludovico De Pennis del 1452 e ricordata successivamente in maniera costante per tutto il sec. XVII

1725  (ricostruzione carattere generale)

Essendo divenuta pericolante, fu abbattuta e ricostruita nel 1725 dal rettore don Francesco Presta sotto l'impulso del vescovo Antonio Sanfelice.
Descrizione

La chiesa è ubicata quasi a ridosso della mura urbiche, presso il varco a sud-est che serviva per lo scolo delle acque, denominato "paraporti di S.Lucia". Ha pianta quadrangolare con campanile a vela montato sul lato destro in posizione arretrata rispetto alla facciata. E' stata ricostruita nel 1725, sotto la direzione dell'arch. Ferdinando Sanfelice, fratello del vescovo del tempo.
Facciata
Il prospetto è lineare e squadrato, definito da due lesene sui bordi laterali e sormontato da una cornice in pietra. Al centro vi è il portale d'ingresso, archivoltato e sormontato da cornice in pietra leccese, al di sopra della quale è posta l'epigrafe dedicatoria e si apre una finestra strombata.
Interno
L'interno è ottagonale, coperto con volta a spigolo, poggiante su quattro pilastri in muratura, tra i quali vi sono i fondi dei quattro lati incorniciati da un arco a tutto sesto. Sul muro di fondo in asse con la porta è costruito l'altare in pietra e stucco, sormontato da un dipinto ad olio su tela raffigurante la santa titolare. Il muro di fondo del lato sinistro è cieco, ma all'esterno presenta la cornice di un ingresso secondario. Il muro di fondo destro ha una porta da cui si accede ad un piccolo scoperto attiguo alla chiesa. La luce entra dal finestrone posto in facciata e da altri due finestroni posti simmetricamente sul lato destro e sul lato sinistro, mentre il finestrone al di sopra dell'altare è stato occluso. Il piano di calpestio della chiesa è elevato di quattro alti gradini rispetto al piano strada.
Adeguamento liturgico

nessuno
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