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Molfetta
Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi
palazzo
vescovile
Episcopio
Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi
Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture
nessuno
XVII - XVIII(costruzione avancorpo); 1695 - 1717(ampliamento e ristrutturazione carattere generale); 1760 - 1765(completamento facciata principale); 1785 - 1795(costruzione secondo piano); 1837 - 1844(ampliamento biblioteca); 1946 - 1650(rifacimento Intero bene); 1995 - 1997(ristrutturazione nucleo centrale); 2005 - 2009(restauro parte del secondo piano)
Episcopio
Tipologia e qualificazione palazzo vescovile
Denominazione Episcopio <Molfetta>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVII - XVIII (costruzione avancorpo)

la Compagnia di Gesù iniziò a costruire nel 1610, per lo studio dei loro alunni i primi stabili, adibiti a collegio, di quello che in seguito diventerà un più ampio seminario. Qui seguivano i corsi di grammatica e di umanità.

1695 - 1717 (ampliamento e ristrutturazione carattere generale)

mentre il XVII secolo volge al termine, i vescovi molfettesi riescono a porre le premesse per erigere un degno luogo destinato alla formazione dei chierici. Infatti Mons. Degli Effetti acquista alcune case attigue all'originale collegio e successivamente Mons. salemi provvede ad un'ampia ristrutturazione dei muri esterni e dei locali interni.

1760 - 1765 (completamento facciata principale)

verso la metà del diciottesimo secolo, Mons. Celestino Orlando dispone il completamento della faccita principale come la si può ammirare oggi con l'imponente portale d'ingresso e la bella balconata prospiciente il porto, magnifici nella eleganza settecentesca.

1785 - 1795 (costruzione secondo piano)

la fine del diociottesimo secolo, grazie all'iniziativa di Mons. Gennaro Antonucci, vede il completamento, con la costruzione del secondo piano, dello stabile adibito a luogo di formazione. Questa data, infatti, segna l'inizio di un continuo crescendo nella storia culturale e dottrinale del seminario.

1837 - 1844 (ampliamento biblioteca)

tra il 1837 ed il 1844 fu eretta, a ridosso della fabbrica del Seminario, l'attuale sede della biblioteca, dotata di ampia sala lettura intorno alle cui pareti fu realizzata una imponente scaffalatura in legno dall'ebanista terlizzese Filippo Giacomantonio su progetto dell'architetto G. Mastropasqua.

1946 - 1650 (rifacimento Intero bene)

a fine guerra il seminario è in miserevoli condizioni. La solerzia e la cura di Mons. Achille Salvucci donano all'intero edificio sobria eleganza in seguito a lavori di rifacimento e rinnovamento.

1995 - 1997 (ristrutturazione nucleo centrale)

per iniziativa di Mons. Donato Negro i due livelli del seminario sono oggetto di una importante ristrutturazione che restituisce al bene dignità e funzionalità. Durante i lavori di ristrutturazione la Comunità del Seminario si trasferisce a Terlizzi nei locali del Convento dei Padri Cappuccini e dell'adiacente Comunità dei Francescani di Betania

2005 - 2009 (restauro parte del secondo piano)

nel giugno 2005 Mons. Luigi Martella autorizza i lavori di restauro di alcuni ambienti posti al secondo piano del Seminario in virtù anche di un finanziamento concesso dal Ministero di Beni Culturali. al Termine dei lavori, il vescovo ha inaugurato, il 18 giugno 2009, il Museo Diocesano.
Descrizione

L'episcopio è collocato all'interno del grande complesso denominato storicamente "Palazzo Vescovile" sorto per dare alloggio alla scuola di formazione dei gesuiti nel XVII sec. Il Palazzo è situato nel centro della città di Molfetta e nel corso del tempo non è stato sempre sede vescovile. Dal 1.... ha assunto costantemente anche questa funzione. il Palazzo, di chiaro stampo rinascimentale, è costituito da murature in pietra locale sbozzata in parte intonacate e con funzione strutturale. Le coperture sono caratterizzate da capriate che sorreggono il tetto a falde e da terrazzi calpestabili.
Pavimenti e pavimentazioni
L'episcopio presenta pavimenti diversi: nei corridoi principale lastre di pietra locale ludidata, negli ambienti interni mattonelle in graniglia policroma.
Impianto strutturale
Il Palazzo è di chiaro stampo rinascimentale. E' costituito da estese murature (sia in altezza che in lunghezza) in pietra locale sbozzata in parte intonacate e con funzione strutturale. Si sviluppa su tre livelli e due piani ognuno limitato da solai e un tetto di copertura.
Coperture
Le coperture sono caratterizzate da capriate che sorreggono il tetto a falde e da terrazzi calpestabili resi impermeabili da una guaina.
Adeguamento liturgico

nessuno
La cappella del Vescovo è ad uso privato e utilizzata per la preghiera personale.
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