chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Settefrati
Sora - Cassino - Aquino - Pontecorvo
chiesa
sussidiaria
Madonna di Canneto
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Facciata; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (2015)
1288 - 1288(notizia intero edificio); 1288 - 1978(notizia intero edificio); 1973 - 1973(notizie intero edificio); 1975 - 1975(progettazione intero edificio); 1978 - 1983(costruzione intero edificio); 2015 - 2016(restauro intero edificio)
Chiesa della Madonna di Canneto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna di Canneto <Settefrati>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione)
Notizie Storiche

1288  (notizia intero edificio)

A quest'anno risale la prima notizia riguardante la chiesa originaria, anch'essa dedicata a S. Maria di Canneto. La chiesa viene citata in un rescritto di Papa Niccolò IV. Al periodo medievale (secc. XIII-XIV) risale la statua della Madonna in trono con Gesù Bambino in braccio, in legno scolpito, di probabile fattura abruzzese.

1288 - 1978 (notizia intero edificio)

La primitiva chiesa, di epoca medievale, fu ampliata e rimaneggiata nei vari secoli fino ad essere quasi completamente demolita (fu risparmiato solo il portico, realizzato nel 1921) nel 1978, per far posto all'attuale edificio. L'antica chiesa nel 1857 era a tre navate con volte in pietra, tre ingressi e portico sul davanti. Tra il 1821 e il 1849 il tempio fu ulteriormente ampliato, incorporando due portici laterali come sviluppo e continuazione di quello posto sulla facciata della chiesa.. Dal 1921 al 1923 fu realizzata la facciata in pietra da taglio e sistemato il piazzale antistante. Dal 1951 al 1968 fu realizzato il prolungamento della chiesa con la costruzione della nuova abside e sacrestia nel seminterrato. Dal 1968 in poi si perseguì l'obiettivo di portare a termine il restauro della chiesa, cercando di armonizzare le parti vecchie e nuove dell'edificio, ma dopo vari tentativi progettuali non andati a buon fine si optò per la soluzione radicale di demolire l'edificio.

1973  (notizie intero edificio)

Al 1973 risale la decisione, presa in accordo con le Soprintendenze competenti, di demolire completamente la chiesa preesistente e realizzare un un edificio nuovo, a condizione che esso sorgesse sul sito dell'antica chiesa e che non venisse abbattuto il portico antistante la facciata. Le ragioni della demolizione risiedevano nel deterioramenteo e nella fatiscenza delle antiche strutture, nel forte contrasto stilistico tra le parti antiche e nuove, e, in generale, nella mancanza di valore artistico sia dell'interno che dell'esterno della chiesa. C'erano poi motivi legati alla stabilità della volta centrale, minata dagli eventi sismici, e delle mura perimetrali, che risultavano senza fondamenta.

1975  (progettazione intero edificio)

Dopo l'indizione di un concorso di idee, il progetto della nuova chiesa fu affidato all'ing. Paolo Garroni di Roma.

1978 - 1983 (costruzione intero edificio)

Nel 1978 iniziarono i lavori di demolizione dell'antica chiesa. Il nuovo edificio, con le relative pertinenze, fu inaugurato solennemente il 18 agosto 1983.

2015 - 2016 (restauro intero edificio)

TRa il 2015 e il 2016 sono stati realizzati lavori di restauro e consolidamento statico dell'edificio con il contributi CEI (Pratica E/8941/2015). I lavori hanno riguardato la pavimentazione della chiesa che appariva deformata, e due facciate dell'edificio che presentavano calcestruzzo ammalorato e armature a vista.
Descrizione

La chiesa attuale conserva scarse testimonianze dell'antico edificio. Ad eccezione del nartece e della facciata, risalenti agli Venti del XX secolo, l'attuale chiesa e le sue pertinenze furono completamente ricostruite tra il 1978 e il 1983. Il fabbricato attuale è costuito da un'ampia aula liturgica su cui si affacciano lateralmente due matronei. Uno di questi è occupato dalla cantoria. Sul lato destro della chiesa si aprono sette stanzette -confessionale. La parete di fondo dell'aula è costituita da una grande vetrata che permette la visione del suggestivo paesaggio montano in cui è immersa la chiesa. Anche il tetto fa intravedere il cielo, mediante un lucernario che attraversa tutta l'aula. In questo modo la chiesa appare perfettamente integrata e in osmosi con la natura circostante. Sul pavimento, in marmi policromi, corre una guida che, in corrispondenza del presbiterio, tramite due fasce trasversali, forma un tau. La facciata è costituita da tre ingressi con portico antistante. La parte superiore, su cui si aprono cinque finestre, è coronata da un timpano. Al di sopra dell'aula liturgica si trovano la casa parrocchiale e altre stanze adibite ad abitazione. Al di sotto, invece, vi sono i locali della sacrestia e della penitenzieria, una cappella, una sala conferenze e i servizi igienici. Sul lato sinitro della chiesa corre un locale-museo che conserva gli ex-voto dei pellegrini. Sul timpano della chiesa è collocato lo stemma della basilica. L'artistico portone centrale in bronzo raffigura la statua della Madonna di Canneto venerata dai fedeli.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica con due matronei, rispettivamente sulla parete sinistra e destra della chiesa, e n. 7 stanze adibite a confessionali che si aprono sulla parete destra.
Coperture
Copertura con falde spioventi, a capanna, divise da un lucernario centrale che corre lungo tutta la lunghezza della chiesa. La copertura è dotata di un manto di usura in guaina bituminosa.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmi policromi: Perlato di Sicilia nell'aula liturgica e nelle stanze laterali; Rosso Coralide posto nella zona centrale della navata e nelle fasce trasversali antistanti il presbiterio a formare un TAU; Giallo di Siena come cornice del TAU. Nelle fasce trasversali del Rosso Coralide sono inseriti, rispettivamente a destra e a sinistra del presbiterio, lo stemma vescovile di Gerardo Antonazzo e lo stemma papale di Francesco.
Impianto strutturale
Struttura in cemento armato costituita da un ampio volume occupato dall'aula liturgica a navata unica. Dietro il presbiterio è presente una superficie vetrata che occupa l'intera parete di fondo, lasciando intravedere il paesaggio montano retrostante. Sulla navata si affacciano due matronei, a quali si accede dall'atrio di ingresso mediante due rampe di scale. Dall'esterno, sul lato sinistro della chiesa, si accede ad un locale dedicato all'esposizione degli ex-voto. Si accede alla chiesa attraverso un nartece, di epoca precedente, cui corrisponde il piano superiore della chiesa adibito a casa parrocchiale. Altre camere attrazzate per il soggiorno si trovano al di sopra della casa parrocchiale. Nel piano sotterraneo della chiesa si trova un cappella dedicata a S. Anna, la sacrestia, i servizi igienici, una sala conferenze e stanze adibite a confessionali.
Facciata
Facciata in pietra con ingresso centrale e due entrate laterali. Il portone principale è inquadrato dalla cornice del vecchio portale, realizzata durante i restauri del 1857, con un' epigrafe in latino che documenta quei lavori, posta sull'architrave. Dinanzi alla facciata si apre un portico con cinque arcate e campate voltate a crociera. La sopraelevazione centrale della facciata è sormontata da un timpano, recante al centro lo stemma della basilica.
Elementi decorativi
Portone principale in bronzo, realizzato nel 2015, su cui è raffigurata a rilievo la statua della Madonna di Canneto venerata dai pellegrini.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2015)
Realizzazione della mensa d'altare in pietra locale di forma quadrangolare, semplicemente profilata.
Contatta la diocesi