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Chiesa di Santa Teresa di Gesù
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Teresa di Gesù <Nardò>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione della chiesa)
Notizie Storiche
XVIII (costruzione intero bene)
La chiesa fu eretta per volontà di Suor Teresa Adami da Nardò negli ultimi anni del vescovado di Francesco Carafa (1736-1751), ricordato nella Diocesi come il vescovo che tanto si prodigò per la ricostruzione di numerosi edifici colpiti dal terremoto del 20 febbraio 1743.
La Chiesa è opera dei mastri muratori, i fratelli Saverio, Gregorio e Cosimo De Angelis che la portarono a termine, dopo alterne vicende che videro la sospensione reiterata dei lavori per cause legate alle scarse disponibilità economiche delle suore Carmelitane, il 10 novembre 1769, data della consacrazione da parte del vescovo Mons. Petrucelli.
2013 (restauro intero bene)
La chiesa è stata restaurata con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana, oltre che con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I lavori hanno comportato: il consolidamento, la pulitura e il restauro delle facciate esterne; il consolidamento delle volte e il restauro del lastricato solare, con irregimentazione delle acque pluviali; la bonifica delle murature dall'umidità; il restauro degli stucchi interni delle volte e dell'intero presbiterio; il ripristino delle cromie originali delle volte e del presbiterio; la sostituzione del pavimento secondo le indicazioni della Soprintendenza; il restauro del portone principale e di tutte le finestre interne. I lavori sono stati conclusi a settembre 2013.
Descrizione
Il prospetto principale si presenta sontuoso nella facciata riccamente intagliata nella pietra di tufo a faccia vista.
L’impianto, tripartito, presenta un perimetro murario esterno incatenato verticalmente da grandi lesene con ordine gigante, chiuso in alto da un cornicione aggettante mistilineo, che accompagna il movimento modulato del paramento in una contrapposizione ritmica di rettifili e concavità.
L’ordine è decorato, al suo interno, da un piano di nicchie con timpano e davanzale fiorito, ed è interrotto, al centro, da un sontuoso portale con architrave a due volute affrontate ad un serafino, sovrastato dallo stemma del Vescovo Carafa, durante il cui episcopato furono iniziati i lavori di edificazione della fabbrica.
La parte centrale è innalzata su un secondo livello scandito dal finestrone centrale e coronato da un timpano curvilineo a sesto ribassato ove è collocato lo stemma dell’Ordine Carmelitano, raffigurante tre stelle circondanti una croce elevata su una montagna stilizzata con racemi floreali.
L’interno è caratterizzato dalla forma ellittica dell’aula unica con cappelle laterali, chiusa ad est da spazio absidale rettangolare. E’ dominato dal pregevole apparato a stucco che adorna la volta e le pareti, sostituendosi all’apparato scultoreo e costituendo una autentica espressione dell’arte dello stucco di gusto rococò.
Coperture
Volta bizzarramente composta risultante dall'incrocio di due botti, incisa tutt'intorno da unghie.
Elementi decorativi
Ricchi stucchi a targhe, rosoni, volute, conchiglie stilizzate, adornano le volte, il portale d'ingresso e i tre altari i quali sono di pietra intagliata e dipinta a colla.
Impianto strutturale
Muratura portante in blocchi di tufo locale lasciato a vista all'esterno.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento in origine era di terra battuta, di recente è stato sostituito con tavelloni moderni.
Pianta
Pianta ellittica con cappelle laterali, chiusa ad est da spazio absidale rettangolare.
Scale
Gradinata esterna.
Arredi
Artistico pulpito di legno della metà del XVIII sec.; di fronte al pulpito è la cantoria e l'organo di legno della seconda metà del settecento. La pala dell'altare maggiore rappresenta l'Estasi di S. Teresa ed è alio su tela di Vincenzo Fato (XVIII sec.)