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Matino
Nardo' - Gallipoli
chiesa
sussidiaria
B.V. del Carmine
Parrocchia di San Giorgio Martire
Facciata; Interno
altare - intervento strutturale (1966)
1603 - 1653(costruzione carattere generale); 2000 - 2011(restauro carattere generale); 1940 c. - 1966( rifacimenti carattere generale)
Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmine <Matino>
Altre denominazioni Chiesa della Beata Vergine Maria del Carmelo
B.V. del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
barocco leccese (costruzione)
Notizie Storiche

1603 - 1653 (costruzione carattere generale)

La chiesa è stata costruita agli inizi del sec. XVII a seguito del ritrovamento di un'icona della Madonna in campagna. Il suo completamento data al 1603. Nel 1653 lo scultore copertinese Ambrogio Martinelli realizzò l'altare maggio in pietra leccese, sul quale fu collocata l'icona ritrovata della Madonna.

2000 - 2011 (restauro carattere generale)

Tra il 2000 e il 2011 è stato effettuato il restauro conservativo dell'altare del Martinelli, sono state disvelate le decorazioni seicentesche e le cromie originali delle pareti interne della chiesa.

1940 c. - 1966 ( rifacimenti carattere generale)

Intorno al 1940 fu rifatta integralmente la facciata in stile neoromanico e negli anni Sessanta del sec. XX fu realizzato in ceramica policroma il bassorilievo in ceramica policroma collocato nella lunetta del portale. Nel 1966 fu eliminata la mensa dell'altare maggiore a muro e realizzata una nuova mensa staccata in marmo. Furono anche abbattuti i due altari laterali e sui muri laterali del presbiterio furono realizzate due nicchie con rivestimenti in marmo e mosaici.
Descrizione

La chiesa è collocata nel tessuto urbano del centro storico della città. Ha pianta rettangolare, ad unica navata, di modeste dimensioni. Le coperture sono con volte in muratura, ricoperte di intonaci, come il resto dei paramenti murari.
Facciata
Di stile neoromanico, è stata realizzata probabilmente a seguito dell'ampliamento della chiesa con l'aggiunta della parte antistante. E' dominata dal portale di stile neoromanico in pietra leccese, riccamente scolpito, con sulla porta una lunetta nella quale è collocato un bassorilievo in ceramica policroma, raffigurante l'episodio del ritrovamento dell'icona della Madonna in campagna. Al di sopra della cornice della porta vi è un piccolo rosone in pietra leccese, posto al centro di tre archetti che decorano la parte alta della facciata. Il frontone triangolare è coronato da una cornice in pietra leccese. La facciata si collega con i muri laterali della chiesa mediante due paramenti murari arrotondati. Davanti alla porta vi è una scalinata di sei gradini che collega la strada pubblica con il piano di calpestio della chiesa.
Interno
Ad aula unica, è costituito da un corpo centrale quadrangolare, coperto con volta a vela in muratura, con due finestroni collocati ad centro in alto delle pareti laterali. Al corpo centrale si aggiunge un'abside quadrangolare di dimensioni inferiori, coperta con volta lunettata, in cui trova collocazione il presbiterio, con l'altare maggiore monumentale. Le volte e le pareti sono policromate. Davanti al corpo centrale è stato poi aggiunto in tempi recenti, in concomitanza con il rifacimento della facciata, un terzo corpo di fabbrica coperto con volta a botte; nella controfacciata vi è un soppalco ligneo che ospita la cantoria e l'organo. Il pavimento è in mosaico.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1966)
Fu abbattuta la mensa dell'antico altare a muro e fu realizzata una nuova mensa in marmo, tutt'ora esistente.
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